Robotica, l'Italia è il sesto mercato più grande al mondo! La classifica

Il nuovo rapporto World Robotics ha registrato 553.052 installazioni di robot industriali nelle fabbriche di tutto il mondo, un tasso di crescita del 5% nel 2022, su base annua. L'Italia è il sesto mercato più grande al mondo nel settore
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 14 Novembre 2023, alle 11:21 nel canale Scienza e tecnologiaIl mercato mondiale dei robot industriali non conosce battute d'arresto e continua a crescere a ritmo sostenuto. Secondo il rapporto World Robotics 2023 presentato a Francoforte, nel 2022 sono state installate oltre 553.000 nuove unità, con un aumento del 5% rispetto al 2021. Per il secondo anno di fila è stato infranto il record di 500.000 robot venduti.
A addestrare il settore è l'Asia, che assorbe il 73% delle nuove installazioni. La Cina si conferma leader indiscusso con 290.258 unità (+5% sul 2021), nonostante la crisi energetica e le tensioni geopolitiche. I produttori cinesi e internazionali hanno aperto numerosi stabilimenti nel Paese per soddisfare la crescente domanda. Negli ultimi 5 anni la Cina ha registrato una crescita media del 13% nelle installazioni di robot.
Al secondo posto si piazza il Giappone con 50.413 nuovi robot (+9%). Nonostante la forte concorrenza cinese, rimane il principale produttore mondiale di robot, detenendo il 46% della produzione globale. Solida crescita anche per la Corea del Sud (+1%) dopo 4 anni di flessione.
Robot industriali, il mercato non conosce crisi: +5% nel 2022. L'Italia è sesta al mondo e seconda in Europa
In Europa spicca l'Italia, che si posiziona al 6° posto nel ranking mondiale con 11.475 nuovi robot industriali venduti nel 2022, pari a una crescita dell'8%. Un segnale incoraggiante per la manifattura italiana, che punta sull'automazione per recuperare competitività. Il nostro Paese ferma una quota di mercato del 16% nell'Unione Europea, secondo solo alla Germania.
Complessivamente l'UE ha installato 70.781 robot nel 2022, segnando un +5%. La Germania guida con 25.636 unità nonostante un calo dell'1%, mentre la Francia registra un solido +13%. Bene anche il Regno Unito (+3%) malgrado gli effetti della Brexit.
Nelle Americhe spiccano gli Stati Uniti, primo mercato regionale, con 39.576 nuovi robot (+10%) addestrati dal comparto automotive. Ottime performance anche per Messico (+13%) e Canada (-24%). In Brasile la crescita stenta (+4%) nonostante l'enorme potenziale manifatturiero.
Secondo le previsioni, il 2023 registrerà un rallentamento dell’economia globale. Ciò però non inciderà sull'ascesa inarrestabile del settore della robotica industriale. Si stimano oltre 590.000 nuovi robot installati entro fine anno, per poi sfondare il tetto delle 600.000 unità nel 2024.
L'automazione industriale è una chiave imprescindibile per aumentare la produttività e la competitività delle fabbriche. L'Italia sembra aver raccolto la sfida e punta decisa verso l'industria 4.0. Se saprà sfruttare al meglio i fondi del PNRR, il nostro Paese potrà ritagliarsi un ruolo di primo piano nel mercato dei robot industriali.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infovero, a spannoni, un robot ogni 1500ab in Korea
impressionante appunto USA 1/8300ab
incredibile la China, fatta proporzione con gli abitanti è "solo" 1/4800, quindi molto vicino all'Italia con 1/5000
La Corea è in pieno boom economico ed è iperindustrializzata. Hanno anche i loro robot Hyundai che non sono male.
Cmq ha anche una logica che nei paesi con meno abitanti (e di consegna meno manodopera) si punti molto sull'automazione.
Bene anche il Regno Unito (+3%) malgrado gli effetti della Brexit.
Neppure compare in classifica, quindi è oltre il quindicesimo posto, dopo la Spagna e la Turchia, che non sono neppure citate nell'articolo, e quindi con meno di un terzo delle installazioni in Italia.
Direi che l'effetto della Brexit sul Regno Unito è quello di trasformarlo sempre di più in uno stato post-industriale, che mantiene un po' di ricchezza solo per gli aspetti finanziari.
Meno innovativo di noi, ed è tutto dire.
impressionante appunto USA 1/8300ab
incredibile la China, fatta proporzione con gli abitanti è "solo" 1/4800, quindi molto vicino all'Italia con 1/5000
Mi sembra di aver capito che la classifica interessa le nuove installazioni; per fare il rapporto robot/abitanti occorre conoscere il totale dei robot operativi, che essendo macchine industriali hanno una vita utile di parecchi anni.
Comunque, mi piacerebbe conoscere come hanno calcolato il numero delle installazioni di robot nei vari stati, perché se hanno solo conteggiato i pezzi venduti nelle singole nazioni non è corretto visto che molte aziende producono impianti industriali dove ci sono installati anche i robot, che poi vengono esportati all'estero
Comunque ci deve essere un errore nella classifica perché non è menzionata la posizione dell'UK e trattasi di un mercato importantissimo, sicuramente più avanti rispetto all'Italia. Quindi bisognerebbe rettificare i dati. A Londra (Kensington, Oxford street, Regent street ma ho visto anche Covent Garden) in molti negozi addirittura entri e l'assistenza clienti è gestita da robots che si muovono e parlano
Comunque ci deve essere un errore nella classifica perché non è menzionata la posizione dell'UK e trattasi di un mercato importantissimo, sicuramente più avanti rispetto all'Italia. Quindi bisognerebbe rettificare i dati. A Londra (Kensington, Oxford street, Regent street ma ho visto anche Covent Garden) in molti negozi addirittura entri e l'assistenza clienti è gestita da robots che si muovono e parlano
L'unica cosa che spinge il mercato sono i clienti che pagano, non certo l'istituto di Genova...
Pure l'UK a livello di produzione industriale non e' mai stata fra i top.
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