Problema al sistema propulsivo per la sonda della missione ESA-JAXA BepiColombo

Problema al sistema propulsivo per la sonda della missione ESA-JAXA BepiColombo

La missione ESA-JAXA BepiColombo è a rischio a causa di un problema al Mercury Transfer Module che fornisce la propulsione attraverso un sistema che sfrutta l'energia elettrica fornita da pannelli solari. C'è ancora speranza.

di pubblicata il , alle 18:35 nel canale Scienza e tecnologia
JAXAESA
 

C'è una sonda diretta verso Mercurio per un'ambiziosa missione che dovrebbe svelare molti segreti del pianeta roccioso più interno del Sistema Solare. Si tratta di BepiColombo, nata da una collaborazione tra ESA e JAXA e che prevederà la separazione di due sonde quando ci sarà l'ingresso in orbita intorno al pianeta per svolgere funzioni diverse. Una delle ultime notizie risaliva a quasi un anno fa ed era legata a un flyby di Mercurio. L'agenzia spaziale europea ha però annunciato negli scorsi giorni che la sonda avrebbe un problema attualmente ancora in fase di risoluzione.

bepicolombo

BepiColombo avrebbe sofferto nelle scorse settimane di un problema al modulo propulsivo che ne ha ridotto la capacità di generare spinta e quindi di proseguire correttamente la missione. Una cattiva notizia ma che non ha ancora posto fine alla speranza di recuperare l'unità e quindi di raggiungere l'obiettivo finale.

Secondo quanto riportato ufficialmente le due sonde scientifiche non avrebbero problemi mentre questo risiederebbe nel Mercury Transfer Module. Il sistema di propulsione sfrutta i pannelli solari per generare energia elettrica che poi viene impiegata per i propulsori così da generare la spinta necessaria per viaggiare nello Spazio ed effettuare i cambi di traiettoria necessari nel lungo viaggio.

Il 26 aprile, quando BepiColombo avrebbe dovuto iniziare una nuova manovra, il Mercury Transfer Module non ha fornito energia elettrica necessaria per la spinta corretta. Gli ingegneri dell'ESA e i partner che hanno costruito i sistemi hanno cercato di individuare la causa. Il 7 maggio la spinta della sonda spaziale era stata ripristinata al 90% rispetto ai valori nominali. Pur essendo un miglioramento sostanziale, non si tratta ancora di una situazione ideale.

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Attualmente si sta cercando i capire come mantenere la spinta costante e capire come la mancanza del 10% della potenza possa influire sulle prossime manovre orbitali. Inoltre la causa del problema non è ancora stata individuata e questo pone a rischio il successo della missione.

Stando al comunicato dell'ESA, se venisse mantenuto un livello di potenza del 90%, BepiColombo potrebbe arrivare in orbita intorno a Mercurio a settembre 2024 per sfruttare un'ulteriore spinta gravitazionale e poi inserirsi in orbita definitivamente a dicembre 2025 con le operazioni scientifiche che inizierebbero a primavera 2026. Chiaramente molto dipenderà da come evolverà la generazione della potenza del modulo di propulsione. La missione non è ancora perduta, per il momento.

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