La sonda ESA BepiColombo ha completato il nuovo flyby di Mercurio
La sonda spaziale realizzata in collaborazione tra ESA e JAXA e chiamata BepiColombo (in onore del fisico, matematico e ingegnere italiano) ha completato un nuovo flyby di Mercurio arrivando a poche centinaia di chilometri dalla superficie.
di Mattia Speroni pubblicata il 20 Giugno 2023, alle 22:41 nel canale Scienza e tecnologiaESAJAXA
Il Sistema Solare esterno ha certamente il suo fascino con le future missioni che puntano a inviare droni sulle lune dei giganti gassosi e continuare l'esplorazione dei pianeti oltre la fascia principale degli asteroidi. Le agenzie spaziali non stanno però trascurando la parte più interna del nostro sistema con missioni per Venere e Mercurio. Tra queste c'è BepiColombo (missione ESA e JAXA) che sta pian piano perdendo energia per entrare in orbita del pianeta più vicino al Sole così da scoprirne i segreti.

A metà dello scorso anno avevamo già scritto di alcune immagini catturate dalla sonda spaziale (in realtà si tratta di due sonde che si separeranno in futuro) e ora, a distanza di mesi, grazie a un nuovo passaggio ravvicinato è stato possibile mostrarne di nuove. Si tratta ancora di immagini catturate con strumenti pensati per il monitoraggio della navicella e quindi quelle migliori arriveranno solamente nei prossimi anni. Questo è quello che sappiamo.
La sonda BepiColombo e le nuove immagini di Mercurio
Come preannunciato negli scorsi giorni, nella giornata di ieri quando in Italia erano le 21:34, la sonda spaziale è passata a circa 236 km dalla superficie di Mercurio dalla parte non illuminata dal Sole. Come confermato da Ignacio Clerigo (Operations Manager dell'ESA) la manovra è stata eseguita correttamente e quindi BepiColombo potrà continuare il suo viaggio per poter entrare in orbita intorno al pianeta.

Per arrivare ad avere nuove immagini ravvicinate di Mercurio bisognerà ora aspettare il 5 settembre 2024. Nel frattempo gli ingegneri saranno impegnati a monitorare la propulsione elettrica della sonda che sarà attiva tra agosto e settembre di quest'anno.
Come scritto sopra, le immagini rilasciate da ESA sono state catturate dalla fotocamera di monitoraggio della sonda e quindi non sono prettamente "scientifiche" pur permettendo di mettere in risalto la superficie di Mercurio. La risoluzione è pari a 1024 x 1024 pixel e in bianco e nero così da avere dimensioni dei file relativamente ridotte e un ottimo contrasto.
Sono state scattate decine di immagini. Sono stati rilevati diversi crateri da impatto compreso uno con diametro di 218 km al quale è stato assegnato il nome di Manley. Il cratere era noto in precedenza ma non aveva ancora una denominazione. In particolare questa zona sarà interessante in quanto potrebbe essere composta dalla prima crosta del pianeta con materiale particolarmente scuro e poco riflettente (forse ricco di carbonio).

Sono presenti anche delle strutture geologiche simili a canyon della lunghezza di 600 km e chiamate Beagle Rupes formatesi (forse) quando il pianeta era in fase di raffreddamento e si stava contraendo all'inizio della sua vita. Questo flyby non ha portato però solo immagini. La sonda BepiColombo aveva alcuni strumenti attivi come un magnetometro e un sistema di rilevamento delle particelle e del plasma che permetteranno di aggiungere importanti dati.
Click sull'immagine per ingrandire alla massima risoluzione
I motori elettrici permetteranno di rallentare la sonda ed evitare che "cada" nel pozzo gravitazionale originato dal Sole. Si tratterà di diversi momenti fondamentali per la riuscita della missione (in particolare nel 2025). La vera e propria missione scientifica inizierà nel 2026 con la separazione dei due moduli della sonda Mercury Planetary Orbiter (MPO) dell'ESA e Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO) della JAXA. Queste due unità saranno in orbita intorno a Mercurio su orbite complementari, con i propri strumenti attivi.











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4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMercurio è un forno e nello stesso tempo un congelatore ... si perché volge sempre la stessa faccia al sole quindi per metà è forno e per metà è un congelatore, con i tempi brevissimi che occorrono per fare un giro completo attorno al pianeta non credo che ci saranno problemi di calore ...
la risoluz è di 1024x1024 pixels
:/
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