Perché il lato oscuro della Luna è così diverso da quello vicino? La risposta potrebbe essere nei campioni di roccia

Le recenti missioni sulla Luna hanno portato alla luce dati interessanti sulla sua storia geologica, sfidando le teorie consolidate e aprendo nuove prospettive per l'esplorazione futura. Le novità aprono nuove possibilità per svelare i misteri del nostro vicino celeste.
di Nino Grasso pubblicata il 17 Febbraio 2025, alle 12:11 nel canale Scienza e tecnologiaLe ultime missioni spaziali sulla Luna stanno rivelando dettagli interessanti sulla formazione e l'evoluzione della Luna. In particolare, quanto scoperto dall'analisi di campioni di roccia lunare recuperati recentemente, rivela aspetti finora sconosciuti del nostro vicino celeste alimentando il dibattito su alcuni quesiti che non hanno ancora risposte.
Nel 2024, la sonda cinese Chang'e-6 ha compiuto un'impresa storica atterrando sul lato nascosto della Luna e riportando sulla Terra 1,9kg di campioni di suolo lunare per la prima volta dalla faccia invisibile dal nostro pianeta. Questa missione, insieme alla precedente Chang'e-5 del 2020, ha permesso di riportare campioni lunari sul nostro pianeta dopo quasi mezzo secolo di assenza, dall'epoca delle missioni Apollo degli anni '70. L'analisi dei nuovi campioni ha rivelato dettagli inattesi riguardo all'attività vulcanica lunare: contrariamente alla convinzione diffusa che la Luna fosse inattiva da miliardi di anni, le nuove evidenze suggeriscono che l'attività vulcanica potrebbe essere continuata fino a tempi molto più recenti.
Il passato recente della Luna potrebbe essere stato più dinamico del previsto
Un elemento cruciale emerso dalle recenti missioni è la datazione di alcune rocce vulcaniche lunari: i campioni riportati dalla missione Chang'e-5 hanno rivelato un'età di circa 2 miliardi di anni, rendendoli i più giovani mai recuperati dalla Luna. Tuttavia, è stata ancor più sorprendente la scoperta dello scorso anno di minuscole perle di vetro vulcanico nei campioni di suolo risalenti a soli 120 milioni di anni fa. Questi risultati indicano che la Luna potrebbe aver mantenuto la capacità di produrre magma fino a tempi geologicamente recenti, e forse persino fino a oggi. Clive R. Neal, geologo dell'Università di Notre Dame specializzato in esplorazione lunare, ha commentato:
"Ogni nuovo dato che otteniamo dalla Luna ci fa rendere conto di quanto ancora ci sia da scoprire. Le nostre conoscenze attuali sono solo la punta dell'iceberg".
Le prove raccolte suggeriscono che la Luna non si sia raffreddata con la rapidità ipotizzata finora, mantenendo un certo grado di attività geologica fino a tempi relativamente recenti. Una delle ipotesi più intriganti riguarda il possibile ruolo di elementi radioattivi in alcune regioni del sottosuolo lunare, che potrebbero aver generato il calore necessario per la formazione di magma alimentando così eruzioni vulcaniche in epoche più recenti. Alcune delle rocce analizzate, però, sembrano provenire da zone del mantello lunare non arricchite di elementi radioattivi, quindi altri meccanismi non ancora conosciuti potrebbero aver mantenuto attivo il vulcanismo lunare per periodi molto più lunghi di quanto si pensasse. Le scoperte, insomma, "sollevano più domande che risposte", ha sottolineato Neal.
Un altro aspetto intrigante emerso dalle recenti missioni riguarda le differenze tra il lato visibile e quello nascosto della Luna: i campioni raccolti dalla Chang'e-6 nel Polo Sud-Bacino di Aitken, il più grande e antico cratere da impatto lunare, potrebbero fornire informazioni sulle ragioni di queste disparità. Gli scienziati utilizzeranno i dati per comprendere, ad esempio, perché il lato nascosto presenti una crosta più spessa e sia quasi privo di mari lunari. Saranno fondamentali, per ottenere una risposta, le missioni future sulla Luna: la NASA sta pianificando di riportare gli astronauti sul satellite nel 2027 con la missione Artemis III, proprio nel polo sud della Luna per via della sua geologia rappresentativa e per la presenza di ghiaccio d'acqua, confermata nel 2018 da dati di mappatura orbitale.
Nel lungo articolo di Knowable Magazine si sottolinea inoltre l'importanza delle risorse presenti nel satellite: in particolare, l'elio-3, un isotopo dell'elio molto più abbondante sulla Luna che sulla Terra, è considerato un potenziale combustibile per la fusione nucleare. Aziende come Interlune stanno già pianificando missioni per riportare l'elio-3 sulla Terra entro il 2030, anche se la realizzabilità e la tempistica dell'estrazione mineraria lunare rimangono ad oggi una questione aperta. L'estrazione di risorse sulla Luna, per certi versi poco etica considerando l'ambiente incontaminato del satellite, porterà anche benefici collaterali come la necessità di sviluppare tecniche di estrazione senza fluidi che potrebbero essere sfruttate anche nell'estrazione mineraria terrestre riducendo l'impatto ambientale.
La speranza è, insomma, che le prossime missioni con equipaggio possano riportare sulla Terra una quantità ancora più significativa di campioni, nel tentativo di ampliare ulteriormente le nostre conoscenze sulla Luna, e non solo. Le nuove rivelazioni sul suolo lunare sono state considerate "totalmente sorprendenti", con la Luna che potrebbe essere stata "viva" fino a tempi che possiamo considerare relativamente recenti rispetto a quanto ritenuto in precedenza.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoC'è da dire che solo nel titolo clickbait viene usato il termine lato oscuro, poi si parla di lato nascosto e di faccia invisibile, avrei anche gradito che il link alla fonte fosse ben messo in cima o in fondo all'articolo e non semi nascosto nel mezzo, tralasciando però questi dettagli ho trovato l'articolo corposo e molto interessante, e pensare che fino a non molti anni fa si parlava della luna come di "un sasso noioso" dove non era il caso di sperperare soldi in missioni scientifiche dato che ormai non c'era più nulla da scoprire.
Certo che sì e non solo la Luna ma anche Marte :-)
https://ibb.co/8gHdNPLC
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".