Norimaki Syntesizer: il lecca-lecca elettronico che ricrea qualsiasi sapore senza usare il cibo. Come funziona?

Sviluppato in un'università giapponese un dispositivo che permette di ricreare artificialmente tutti i sapori miscelando i gusti di base: è un lecca-lecca digitale che può sapere di tutto!
di Andrea Bai pubblicata il 26 Maggio 2020, alle 17:01 nel canale Scienza e tecnologiaUn ricercatore della Meiji University in Giappone ha inventato un particolarissimo dispositivo definito come un "taste display", cioè con la capacità di ricreare artificialmente qualsiasi sapore andando a fare leva sui cinque gusti di base che sono riconosciuti dai recettori presenti sulla lingua.
Qualche decennio fa si pensava che sulla lingua si trovassero regioni ben precise dove percepire dolce, salato, amaro e aspro, ciascuna con concentrazioni più elevate di recettori e papille sensibili a gusti specifici. Più di recente si è invece potuto comprendere che su tutta la lingua vi sia una distrbuzione grossomodo omogenea dei recettori i quali sono in grado di percepire un quinto gusto, l'umami, che gioca un ruolo chiave nel definire i sapori dei cibi. La miglior comprensione del funzionamento della lingua è la chiave che ha permesso a Homei Miyashita, il ricercatore giapponese, di sviluppare il dispositivo che ha battezzato Norimaki Synthesizer.
Ma perché si parlava di "taste display", o "schermo dei sapori"? L'ispirazione arriva proprio dal principio di funzionamento dei display: per esempio lo schermo che state guardando proprio ora, mentre leggete questa notizia, è costituito da piccolissime unità - i pixel - che emettono luce rossa, verde e blu opportuntamente miscelata e a varie intensità per creare i colori. Miyashita ha provato ad immaginare se un approccio simile potesse essere usato per trarre in inganno anche la lingua.
In passato si è provato più volte a stimolare artificialmente i recettori del gusto presenti sulla lingua, con o senza presenza di cibo reale, ma essi tendono a concentrarsi su un gusto specifco o ad evidenziare un singolo sapore. Norimaki Syntesizer prevede invece di stimolare tutti i ricettori usando cinque gel specifici una volta che entrano a contatto con la lingua. I gel sono fatti di agar, addensante comunemente utilizzato in cucina per realizzare gelatine, e usano glicina per il gusto dolce, acido citrico per l'acido, cloruro di sodio per il salato, cloruro di magnesio per l'amaro e glutammato di sodio per l'umami.
Quando la lingua entra in contatto con il dispositivo, l'utente percepisce tutti e cinque i gusti insieme, ma miscelandoli opportunamente in quantità differenti è possibile ricreare sapori specifici, esattamente come vengono create le sfumature di colore con i pixel RGB di un display. La miscelazione dei gusti avviene tramite la tecnica dell'elettroforesi - tecnica che permette di muovere molecole all'interno di un fluido applicando un campo elettrico - e mediante un processo "sottrattivo": l'elettroforesi viene infatti utilizzata per richiamare le molecole "gustose" lontano dal contatto con la lingua, riducendo quindi l'intensità con cui le stesse vengono percepite. La quantità di molecole "gustose" viene regolata tramite opportuni potenziometri collocati ad un'estremità del dispositivo.
Attualmente il dispositivo è ancora allo stato di prototipo, avvolto in un foglio di rame per agevolare il processo di elettroforesi, e dalle dimensioni un po' ingombranti. Tuttavia si tratta di un oggetto che potrebbe facilmente essere miniaturizzato e reso portatile, un po' come le sigarette elettroniche che già si sono diffuse e sono ampiamente utilizzate, per disporre di un piccolo oggetto capace di farci apprezzare ad esempio il sapore di un pezzetto di cioccolato senza dover assumere calorie. O, per i più coraggiosi, di conoscere il sapore di cose non commestibili.
10 Commenti
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quando la vibrazione non basta
niente più pater e visite dal dietologo?
oppure la sensazione di sazietà rimane fuori dai giochi,
e quindi la brama di cibo rimane?
lo faranno sui tappi delle "biro", con la pila dove termina
lo stilo per l'inchiostro.
niente più pater e visite dal dietologo?
oppure la sensazione di sazietà rimane fuori dai giochi,
e quindi la brama di cibo rimane?
Mangiare è molto molto di più del sapore che senti sulla lingua, ci sono odori, consistenza, temperatura, c' è la parte visiva ...
Ridurre tutto a quello che sente la lingua è come dire che fare l' amore è uguale a sbattere il salsicciotto dentro una bistecca cruda
-"Girare Lecca-lecca, girare!"
La lingua da sola non basta assolutamente!
Sulla lingua percepiamo solo una componete base del gusto ovvero le sensazioni suddette di dolce, amaro, acido ecc. ma il restante pacchetto di sensazioni che danno origine al "gusto" di un cibo sono percepite dall'olfatto!
Senza la parte olfattiva non sentirete mai il gusto di un cibo ma solo l'impronta sensoriale di base data dalle papille gustative.
Sperimentare questa cosa è facile: perndete un amico, bendatelo e chiudetegli il naso con una molletta. Poi fategli assaggiare pezzetti di cibo tipo frutta, verdura o altro e chiedetegli cosa sta mangiando. Vedrete che sbaglierà anche di parecchio.
Quindi direi che con questo affare siamo ben lontani da riprodurre il gusto della cioccolata come ingenuamente sostiene l'articolo.
Che poi di base cosa fa di cosi rivoluzionario? Aggiunge sale ad una gelatina "neutra" per farci sentire il gusto del salato? Acido citrico(cioè la sostanza base del succo di limone!) per farci percepire l'aspro? Ok...
PS Mi colpisce però che nessuno si sorprenda della presenza del sapore "umami" che sebbene sia stato scoperto il secolo scorso (comunque molto di recente se consideriamo che gli altri sono noti fin dall'antichità
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