NASA Hubble e il pianeta nella zona abitabile con vapore d'acqua

Grazie ai dati rilevati da NASA Hubble nel 2016 e 2017 è stato possibile scoprire che un esopianeta a 110 anni luce dalla Terra si trova nella zona abitabile e la sua atmosfera contiene vapore d'acqua. Una prima volta da confermare.
di Mattia Speroni pubblicata il 12 Settembre 2019, alle 14:41 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
La notizia ha fatto il giro del Mondo ed è stata battuta da agenzie e media: grazie a NASA Hubble abbiamo trovato un esapianeta che si trova nella zona abitabile e che ha vapore d'acqua nell'atmosfera. Si tratta della prima volta che si trovano queste combinazioni fondamentali per far sviluppare la vita (come la conosciamo o la immaginiamo).
Il nome del pianeta è K2-18b ed è più grande (otto volte la massa terrestre), con una gravità maggiore e con più radiazioni rispetto alla Terra e non è quindi un vero e proprio "gemello" del nostro pianeta. Ma trovare vapore d'acqua rimane un tassello così importante da avere una rilevanza nelle ricerche fondamentale.
K2-18b orbita intorno a una nana rossa che si trova a circa 110 anni luce dalla Terra (nella costellazione del Leone). Anche se la distanza che ci separa da questo esopianeta in termini umani è elevata c'è da considerare che queste ricerche non servono per trovare una "nuova Terra" da abitare ma capire quanti pianeti simili al nostro esistono nelle vicinanze. E 110 anni luce, in termini astronomici, sono relativamente pochi.
Come precisato da Angelos Tsiaras (primo ricercatore al CSED) "trovare acqua in un mondo potenzialmente abitabile diverso dalla Terra è incredibilmente eccitante. K2-18b non è una Terra 2.0 in quanto è significativamente più pesante e ha una composizione atmosferica diversa. Tuttavia, ci avvicina a rispondere alla domanda fondamentale: la Terra è unica?".
La ricercatrice italiana Giovanna Tinetti (UCL CSED) ha poi aggiunto "la nostra scoperta rende K2-18b uno degli obiettivi più interessanti per uno studio futuro. Sono stati rilevati oltre 4000 esopianeti ma non sappiamo molto sulla loro composizione e natura. Osservando un ampio campione di pianeti, speriamo di rivelare segreti sulla loro chimica, formazione ed evoluzione".
Una scoperta unica, ma servono ulteriori conferme
Come precisato dai ricercatori, non è ancora certo che il pianeta abbia effettivamente vapore d'acqua nell'atmosfera. Ma se ci saranno ulteriori conferme si tratterà di un'unicità allo stato attuale. NASA Hubble è stato fondamentale nella scoperta grazie alla sua Wide Field Camera 3 (WFC3), la stessa che aveva avuto un problema qualche mese fa.
Le particolarità di K2-18b è che l'acqua potrebbe essere non solo nell'atmosfera ma anche sulla superficie di quello che dovrebbe essere un pianeta roccioso (anche se il dubbio è che possa essere invece un Nettuno in piccolo). Nell'atmosfera inoltre potrebbero essere presenti idrogeno ed elio.
Come precisato sopra, la vita avrebbe comunque diversi ostacoli da superare. Per esempio la quantità di radiazioni liberate dalla stella che comporterebbe alterazioni delle molecole. Interessante è sapere che i dati di NASA Hubble non sono recenti. Si tratta infatti di dati raccolti nel 2016 e 2017 ma analizzati solamente in questo periodo con algoritmi open source.
Per avere un'idea più precisa di come potrebbe essere K2-18b bisognerà attendere nuovi dati che però non saranno forniti da NASA Hubble. Dovranno intervenire le nuove generazioni di telescopi come NASA TESS e il James Webb Space Telescope che potrà definire al meglio l'atmosfera degli esopianeti, compresa questa "perla rara".
6 Commenti
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terzo, smetti di fare il guastafeste e facci sognare
Questo non pregiudica lo sviluppo di vita evoluta.
C'è vita a parecchi km di profondità nel mare dove la pressione schiaccerebbe un elefante come una sottilette giusto per fare un esempio, la vita si adatta alle condizioni in cui nasce.
Sarei più curioso di sapere quanta sia la forza di gravità e quanto penserei io che peso 90 kg sulla terra.
I sogni e il mondo delle favole regnano incontrastati nelle realtà di oggi.
E' giusto che ogni tanto specie quando si parla di scienza qualcuno vi rimetta i piedi per terra.
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