Luna-25: Roscosmos chiarisce parte delle cause del fallimento della missione

Il direttore generale di Roscosmos, Yuri Borisov, ha confermato che la problematica del lander della missione russa Luna-25 sarebbe stata legata a un'errata accensione prolungata del propulsore durante la seconda manovra orbitale.
di Mattia Speroni pubblicata il 21 Agosto 2023, alle 20:40 nel canale Scienza e tecnologiaRoscosmos
Nella giornata di ieri abbiamo riportato del fallimento della missione russa Luna-25 che avrebbe dovuto allunare nella giornata odierna ma che invece si è schiantata sulla superficie del nostro satellite naturale. Bisogna considerare che le missioni spaziali hanno sempre un certo margine di rischio, soprattutto quelle nello Spazio profondo e quelle che comprendono atterrare su un corpo diverso dalla Terra. Roscosmos ha già indicato alcune delle cause del fallimento della missione anche se mancano ancora diversi dettagli.
Ricordiamo che la missione Luna-25 era stata lanciata poco dopo l'una di notte dell'11 agosto (ora italiana) sfruttando un razzo spaziale Soyuz-2.1b dal cosmodromo di Vostochny. Fino al momento di una seconda manovra orbitale tutto era proseguito come previsto e non c'erano state avvisaglie di problematiche o possibili fallimenti. La modifica orbitale non è stata però come da programma causando la perdita della missione lunare russa. Questo è quello che sappiamo.
Luna-25: un'accensione prolungata del propulsore la causa del fallimento
Come avevamo scritto ieri, la problematica era stata rilevata in precedenza ma dal centro di controllo russo speravano che si trattasse di un'anomalia correggibile. A poche ore di distanza invece è arrivata la notizia della distruzione della sonda spaziale russa con un impatto sulla superficie della Luna. Roscosmos non ha lasciato alcuna flebile speranza sulla possibilità di recuperare la missione dichiarando la sonda persa.
In un articolo sull'agenzia di stampa russa Ria Novosti sono state riportate le parole del capo di Roscosmos, Yuri Borisov (succeduto qualche tempo fa a Dmitry Rogozin). Il direttore generale ha dichiarato "sfortunatamente, l'arresto del motore non è avvenuto normalmente, secondo il diagramma di sequenza, ma secondo un'interruzione temporale, e invece degli 84 secondi previsti, ha funzionato per 127 secondi. Questa è stata la causa principale dell'incidente del dispositivo".
Anche prima che ci fosse un'effettiva conferma della distruzione del lander Luna-25 si era vociferato che il propulsore potesse aver funzionato per circa 1,5 volte più a lungo di quanto previsto. Questo avrebbe causato una modifica ai parametri orbitali non prevista con il successivo schianto sulla superficie.
Borisov ha tenuto anche a precisare che il centro di controllo stava monitorando il funzionamento del dispositivo lungo tutto il percorso della missione. I primi calcoli hanno mostrato come il lander sarebbe passato a un'orbita lunare aperta (anziché un'orbita ellittica pre-atterraggio) andandosi poi a distruggere sulla superficie lunare. Questa però è solo una parte del problema. Una commissione ad hoc è stata creata per cercare di capire come mai il propulsore ha funzionato in maniera anomala.
Secondo l'Accademia Russa delle Scienze, il lander russo Luna-25 si sarebbe schiantato all'interno del cratere Pontecoulant G (dalle dimensioni di circa 42 km), nell'emisfero sud lunare, intorno alle 13:58 del 19 agosto (ora italiana).
Rispondendo poi indirettamente alle critiche di chi sollevava dubbi sul fatto che le missioni robotiche erano state portate a termine anche negli anni '60 e '70, Borisov ha ricordato che "l'inestimabile esperienza dello sbarco sulla Luna, accumulata negli anni 60-70, è praticamente persa. Il cambio generazionale è stato interrotto".
Ora Roscosmos si concentrerà sulle future missioni Luna-26, Luna-27 e Luna-28 che dovranno ovviamente "fare tesoro" delle problematiche di Luna-25. Sempre il direttore generale di Roscosmos ha aggiunto che anche dopo questo fallimento il programma lunare continuerà.
4 Commenti
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Viene da pensare ad un overflow oppure a qualche bit-flip di troppo.
Questa non l'ho capita. Va bene che che non ci sono più stati lanci sulla Luna, ma non è che il programma spaziale russo si è fermato del tutto.
Attualmente il programma spaziale russo consiste nel lanciare satelliti a scopo militare e tutto ciò che riguarda le attività russe a bordo dell'ISS usando fondamentalmente hardware con decenni alle spalle.
Continui tagli di budget e corruzione divampante (basti guardare la costruzione del "nuovo" cosmodromo Vostochny) hanno praticamente portato al fallimento e cancellazione di tutto il resto, a partire dalle missioni scientifiche e allo sviluppo di nuovi programmi ambiziosi. Senza soldi ed ambizioni manca chiaramente anche il personale e i talenti giovani che dovrebbero sostituire gli scienziati e tecnici dei decenni scorsi. è questo a cui fa riferimento Borisov nel suo commento sul ricambio generazionale.
Luna 25 avrà anche fallito per un problema tecnico, ma le vere cause si trovano nei problemi sistemici di Roscosmos.
Soltanto un radicale cambio di approccio voluto da Putin e compagnia può cambiare la situazione, ma non sembra che siano interessati alla cosa. La sola guerra ucraina è l'ennesimo danno per Roscosmos.
Attualmente il programma spaziale russo consiste nel lanciare satelliti a scopo militare e tutto ciò che riguarda le attività russe a bordo dell'ISS usando fondamentalmente hardware con decenni alle spalle.
Continui tagli di budget e corruzione divampante (basti guardare la costruzione del "nuovo" cosmodromo Vostochny) hanno praticamente portato al fallimento e cancellazione di tutto il resto, a partire dalle missioni scientifiche e allo sviluppo di nuovi programmi ambiziosi. Senza soldi ed ambizioni manca chiaramente anche il personale e i talenti giovani che dovrebbero sostituire gli scienziati e tecnici dei decenni scorsi. è questo a cui fa riferimento Borisov nel suo commento sul ricambio generazionale.
Esatto.
Di fatto dopo il crollo dell'URSS la ricerca & sviluppo in campo spaziale si era praticamente fermata, rimaneva la catena produttiva di quello che era stato già sviluppato e messo a punto ma un sacco di persone con competenze ed esperienza di importanza fondamentale è andata in pensione senza aver modo di "passare l'esperienza" e formare i loro sostituti lavorando insieme su nuovi progetti.
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