La nuova immagine del telescopio spaziale James Webb è della galassia Messier 74 (NGC 628)

La nuova immagine del telescopio spaziale James Webb è della galassia Messier 74 (NGC 628)

Le immagini del telescopio spaziale James Webb continuano a fluire sul Web e l'ultima riguarda la galassia a spirale Messier 74 (conosciuta anche come NGC 628). Ecco due elaborazioni realizzate in questi giorni.

di pubblicata il , alle 14:04 nel canale Scienza e tecnologia
NASAESA
 

Poco prima della metà di luglio sono state rivelate in due eventi le prime immagini del telescopio spaziale James Webb. La prima riguardava il campo profondo (SMACS 0723) dove è stato possibile vedere una galassia a 13,1 miliardi di anni luce dalla Terra. A poche ore di distanza sono poi arrivate le immagini e i dati degli altri obiettivi che comprendevano l'esopianeta WASP-96 b, la Nebulosa Anello del sud, il Quintetto di Stephan e infine la Nebulosa della Carena.

jwst messier 74

A sinistra l'immagine di Hubble, a destra quella di Spitzer

Ma non è finita qui! Per via della necessità di provare il JWST è stato anche necessario provare a catturare immagini di oggetti celesti che si trovano nel Sistema Solare e l'attenzione è caduta su Giove (e alcune lune) oltre a diversi asteroidi. Il confronto con quanto realizzato da Hubble nel corso degli scorsi anni ha permesso di notare le evidenti differenze, pur considerando che si tratta di telescopi differenti con HST che è pensato per visibile, UV e parte dell'infrarosso mentre JWST si focalizza solamente sull'infrarosso. In queste ore è stata anche diffusa una nuova immagine della galassia Messier 74 (conosciuta anche come NGC 628), sempre catturata dal nuovo telescopio spaziale.

Il telescopio spaziale James Webb e l'immagine della galassia Messier 74

L'immagine di Messier 74 (o NGC 628), secondo l'elenco degli obiettivi rilasciato dall'STScI, è stata catturata il 17 luglio con una sessione di osservazioni multiple sfruttando lo strumento MIRI (Mid-Infrared Instrument). L'elaborazione è stata poi realizzata da Gabriel Brammer, dell'Università di Copenaghen, che ne ha estratto una versione particolare con note che tendono al violetto dovute alla tipologie di molecole che la costituiscono che emettono solo alcune specifiche lunghezze d'onda mappate in rosso e blu mentre il verde era poco presente.

jwst messier 74

Bisogna infatti ricordare che l'occhio umano non percepisce gli infrarossi e quindi le immagini del telescopio spaziale James Webb devono essere "tradotte" in colori visibili e apprezzabili dai nostri occhi (pur mantenendo una struttura coerente per esaltare le varie conformazioni). Le nubi che costituiscono questa galassia in particolare sono formate da molecole di grandi dimensioni chiamate idrocarburi policiclici aromatici.

Anche Judy Schmidt ha elaborato l'immagine di Messier 74 con tonalità differenti. In particolare in questo caso la colorazione rossa è data dal filtro F2100W, le parti arancioni sono dovute al filtro F1130W mentre il ciano a quello F770W. Per la luminosità generale invece è stato impiegato il filtro F1000W.

messier 74

Messier 74 (o NGC 628) è una galassia a spirale con due bracci simmetrici che ne fanno "un riferimento" per questo genere di galassie. L'oggetto celeste si trova a circa 32 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione dei Pesci. Al suo interno potrebbero essere presenti 100 miliardi di stelle. In passato era già stata osservata da altri telescopi come Hubble o Spitzer (visibile nell'immagine in apertura) che ne avevano già evidenziato la struttura. La sua scoperta si deve all'assistente di Charles Messier, Pierre Méchain, nel 1780.

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30 Commenti
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fabio75i20 Luglio 2022, 20:24 #1
SMACS 0723 è a 13,1 miliardi di distanza da noi e se l'universo è nato dal BigBang 13,1 miliardi di anni fa', significa che tutta quella massa che compone questa galassia si è spostata all'istante per un percorso che la luce impiega oltre 13 miliardi di anni. Ma scusate un attimo ma di cosa parliamo? Sappiamo che avvicinarsi alla velocità della luce è impossibile per un atomo avente una massa e solo il fotone può raggiungere tale velocità perché non ha massa....e poi ammettiamo che una massa così enorme possa aver coperto in un istante una distanza che la luce impiegherebbe 13 miliardi di anni!! Quindi esiste un modo x accelerare una massa a una velocità 13 miliardi di volte superiore alla luce? E quanto sarebbe? 300 mila km al secondo moltiplicato x 13 miliardi (3.900.000.000.000.000 km/s)
Quindi esiste la possibilità di spostarsi ovunque nel cosmo all'istante?
GiGBiG20 Luglio 2022, 21:00 #2
si chiama inflazione
fabio75i20 Luglio 2022, 22:09 #3
Si gli hanno dato questo nome ma che si siano inventati un nome non significa che esista la possibilità di lanciare materia a quella distanza contro ogni logica. Allora se queste sono le basi della scienza forse è meglio credere al Creatore
biometallo20 Luglio 2022, 23:03 #4
Originariamente inviato da: fabio75i
SMACS 0723 è a 13,1 miliardi di distanza da noi e se l'universo è nato dal BigBang 13,1 miliardi di anni fa', significa che tutta quella massa che compone questa galassia si è spostata all'istante per un percorso che la luce impiega oltre 13 miliardi di anni.


Non proprio, prima di tutto l'età stimata dell'universo, o meglio una delle due stime più accreditate è di 13,787 miliardi di anni, e infatti si dice che la luce di SMACS 0723 provenga da quando l'universo aveva circa 700 milioni di anni, che è pochissimo considerando che secondo l'attuale teoria del Big Bang i primi atomi si sono formati a circa 400 milioni di anni... ma a giudicare dalle altre tue considerazioni che fai direi che hai proprio un'idea del tutto errata di cosa dica la teoria del big bang:

Da come scrivi sembra tu creda che tutti gli astri del cielo fossero condansati in un unico punto e che dopo una grossa esplosione siano stati scagliati distanti gli uni dagli altri... un po' come si vede in quest'animazione:

https://www.youtube.com/watch?v=t_ad-rfvtIA

Ma la teoria del Big Bang propone una cosa totalmente diversa:

https://it.wikipedia.org/wiki/Big_Bang

Intanto non c'è stata nessuna esplosione ma una rapida espansione, poi come ho già scritto per centinaia di milioni di anni non esisteva la materia ma si è formata dopo in modo uniforme per tutto l'universo, quindi non è che SMACS 0723 si sia teletrasportato da qualche parte, ma è sempre stato molto distante dalla nostra galassia tanto che la luce che genera impiega appunto 13,1 miliardi di anni per arrivare a noi...
camuso20 Luglio 2022, 23:18 #5
Premessa: chiedo venia a fisici, astronomi e astrofisici e scienziati molto ma molto più ferrati di me; sicuramente mi scapperanno molte imprecisioni e alcune cose le avrò capite male e magari le spiegherò anche peggio ma è solo per dare uno spunto di riflessione alla curiosità di fabio75i. Anche io come lui faccio una fatica boia ad accettare con il senso comune quello che la scienza a volte ha palesato (precisando che l'inflazione è una teoria accreditata ma non dimostrata penso in modo inequivocabile e se una cosa la storia della scienza ce l'ha insegnata è che tutte le teorie nel tempo sono state bene o male scalzate da altre più accurate o più generali; ne sa qualche cosa Newton )

Non sono le galassie a spostarsi ma lo spazio che in ogni punto si espande in ogni direzione. Quindi non sono le galassia ad approssimare la velocità della luce ma la struttura stessa dell'universo che si espande e a questa, soprattutto a distanze immense, non si applica la relatività speciale (per la quale due osservatori non potranno mai relativamente al loro sistema di coordinate misurare una velocità superiore a quella della luce). Più spazio separa due punti più espansione.

A X X B Ogni punto di spazio che ho grossolanamente indicato con le X si espande; e lo spazio appena creato si espanderà a sua volta.

A X X X X X B Più distanti i punti e maggiore l'espansione.

Risultato: la velocità di allontanamento aumenta in ragione di 73km/s per mega parsec (3,26 milioni di anni luce). Facendo due conti in circa 13 miliardi di anni luce corrisponde a una velocità di espansione prossima a quella della luce; oggetti più distanti non li potremo mai vedere anche dovessero esistere

Altra cosa da tenere conto: prima che si formassero le galassie come accennava GiGBIG l'inflazione ha d'un botto espanso l'universo nei primi istanti in modo incredibile (dopo 1 secondo 10 anni luce, dopo un anno 100,000 anni luce, dopo 10 mila anni 10 milioni di anni luce). Quindi la nostra regione di spazio non era già a quella distanza quando la luce si è irradiata quella galassia ma molto meno; la luce veniva verso di noi ma a causa dell'espansione noi ci siamo allontanati sempre più e alla fine ci ha raggiunto, appunto, dopo tutto questo tempo
Compass20 Luglio 2022, 23:56 #6
Perché pensi che la galassia abbia viaggiato istantaneamente?
La galassia si è formata dove si è formata, e l'espansione dell'universo l'ha portata a quella distanza da noi.
Essere a 13,1 miliardi di anni luce di distanza non significa che la luce ha impiegato 13,1 miliardi di anni per raggiungerci, ma meno tempo.
Se leggi quest'altra notizia https://www.hwupgrade.it/news/scienza-tecnologia/il-telescopio-spaziale-james-webb-potrebbe-aver-rilevato-una-galassia-di-13-4-miliardi-di-anni_108793.html, un oggetto vecchio di 13,4 miliardi di anni, si trova a oltre 33 miliardi di anni luce di distanza da noi, per effetto dell'espansione dell'universo.
Lo spazio si sta espandendo, trascinando tutte le galassie con sé. E più due oggetti sono lontani tra loro, più la loro velocità di allontanamento reciproco è grande. Ma poiché è lo spazio a muoversi, le masse non si spostano rispetto ad esso, quindi non c'è violazione della relatività, perché la velocità delle masse resta inferiore a quella della luce. Lo spazio, in zone molto lontane tra di loro, si sta espandendo a velocità superiori a quella della luce. Ma questa veloce espansione non viola la relatività, perché è lo spazio a espandersi.
Questo comporta che alcune zone dell'universo non potranno più essere in contatto (visivo) tra loro, perché l'espansione dello spazio le allontana sempre più, con velocità sempre maggiori, e maggiori della velocità della luce.

L'inflazione prevede che, subito dopo il Big Bang, cioè parecchi milioni di anni prima della formazione delle galassie, e per un tempo breve, l'universo si sia espanso a velocità enormi, ben superiori a quella della luce, e causando, già da allora, il fatto che alcune zone non fossero più in contatto.
fabius2121 Luglio 2022, 00:05 #7
Ultimamente avevo letto una teoria che la maggiorparte del dispiegamente dell'universo sia accaduto i primi attimi, per poi diminuire la sua velocità di espansione
biometallo21 Luglio 2022, 00:16 #8
Originariamente inviato da: fabius21
Ultimamente avevo letto una teoria che la maggiorparte del dispiegamente dell'universo sia accaduto i primi attimi, per poi diminuire la sua velocità di espansione


Stai appunto parlando dell'infalzione cosmica di cui altri hanno già accennato:

[I][B]Inflazione (cosmologia)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

In cosmologia l'inflazione (dal termine inglese inflation, che ha conservato anche l'originario significato di "gonfiaggio" derivato dal latino inflatio) è una teoria che ipotizza che l'universo, poco dopo il Big Bang, abbia attraversato una fase di espansione estremamente rapida, dovuta a una grande pressione negativa.

Si stima che l'inflazione sia avvenuta intorno a 10-35 secondi dal Big Bang, sia durata intorno a 10−30 s e abbia aumentato il raggio dell'universo di un fattore enorme, superiore a 1030 (circa mille miliardi di miliardi di miliardi di volte).[1] L'ipotesi prevalente è che sia stata generata da un campo di energia chiamato inflatone, forse originato da uno stato instabile dovuto alla non immediata rottura spontanea di simmetria delle forze fondamentali dopo una transizione di fase quantistica; tale campo, caratterizzato da una grande energia di punto zero, avrebbe assunto il ruolo di costante cosmologica, provocando l'espansione quasi esponenziale dell'universo.[2] Al termine della breve fase inflazionaria l'espansione sarebbe ripresa al ritmo precedente secondo la cosmologia standard.[3]

La teoria è stata proposta inizialmente da Alexei Starobinski[4][5] in Unione Sovietica e contemporaneamente da Alan Guth[6][7] negli Stati Uniti d'America all'inizio degli anni ottanta.[/B][/I]
fabio75i21 Luglio 2022, 00:23 #9
Io dico che la materia non si crea e non si distrugge e neanche che qualcosa possa espandersi a miliardi di volte la velocità della luce, quindi intanto che nessuno sa che pesci prendere sarebbe il caso di non dire niente
camuso21 Luglio 2022, 00:56 #10
Le teorie che spiegano il come sia avvenuto potrebbero essere da cambiare completamente ma che quelle galassie siano così distanti è supportato da evidenze difficili da negare. Difficilissimo capire la teoria della relatività, durissimo da accettare a senso comune ad esempio che la massa influenzi il passare del tempo (personalmente la cosa che mi 'sconvolge' di più; ma quando. giusto per dirne una, poi applicando la teoria della relatività correggi alla perfezione la sfasatura degli orologi sui sistemi satellitari GPS che vanno più veloci di quelli al suolo al punto che commetterebbero errori di diversi metri, ci si arrende all'evidenza che il tempo scorra più lentamente in prossimità di grande massa (la Terra in questo caso rispetto ai satelliti che le stanno più lontano). PER ORA la teoria della relatività è quella che spiega meglio il fenomeno che rimarrà incontrovertibile come da misurazioni sperimentali. Lo capisco? No. L'ha voluto così un essere soprannaturale? Non lo so. Ma devo accettare il fatto sperimentale misurabile. Negare queste conoscenze porterebbe a negare altre evidenze come il funzionamento dei LED o i computer quantistici. Che l'universo si stia espandendo è supportato da molti fatti ed osservazioni: purtroppo gli strumenti matematici e le nozioni scientifiche che servirebbero sono tali che a noi possono sembrare magia o strambe teorie.

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