La NASA riduce l'attività delle missioni su Marte a causa della congiunzione solare

A causa della congiunzione solare che blocca quasi completamente l'invio e la ricezione di segnali da Marte, la NASA ridurrà l'attività delle sue missioni (Perseverance, Curiosity, etc.) fino al 14 Ottobre 2021.
di Mattia Speroni pubblicata il 01 Ottobre 2021, alle 13:57 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Abbiamo scritto recentemente di come sia il rover Perseverance che il drone Ingenuity siano in una fase di pausa (relativa) a causa della congiunzione solare che si verifica ogni due anni. In realtà tutte le missioni NASA ma anche CNSA, ESA e di altre agenzie sono in una fase di standby dove non potranno ricevere o inviare segnali da e verso la Terra.
Quando il Sole si frappone tra la Terra e Marte i segnali vengono bloccati o degradati a tal punto da non essere più affidabili. Per questo gli ingegneri si preparano a questo periodo (che dura circa due settimane) per permettere di riprendere le attività appena saranno possibili di nuovo comunicazioni affidabili.
La NASA e la congiunzione solare: si pensa alle missioni su Marte
Dal 2 Ottobre al 14 Ottobre (e alcune missioni fino al 16 Ottobre) la NASA farà in modo che le missioni attualmente su Marte possano eseguire compiti basilari che non mettano a rischio l'integrità dei vari dispositivi. Quindi i rover Perseverance e Curiosity non si sposteranno mentre il drone Ingenuity non volerà (anche per via del problema rilevato ai servomotori).
Come scritto poco sopra, questo non significa che i vari sottosistemi saranno completamente disattivati. Nelle scorse settimane sono stati inviati i vari comandi da eseguire in questo periodo "di pausa" permettendo di svolgere alcune routine e raccolta di informazioni scientifiche sul Pianeta Rosso.
NASA Perseverance in posizione di riposo visto dal MRO
Per quanto riguarda NASA Perseverance, utilizzerà la sua stazione meteorologica MEDA (Mars Environmental Dynamics Analyzer) per la raccolta di informazioni sul meteo marziano. Con le fotocamere invece cercherà i dust devil (diavoli di polvere) senza però muovere la "testa" del rover. Saranno poi impiegati il RIMFAX (Radar Imager for Mars Subsurface Experiment) e microfoni per catturare suoni ambientali.
NASA Ingenuity invece non volerà e si è fermato a 175 metri di distanza dal rover. Per avere informazioni aggiuntive sul drone, quest'ultimo invierà alcuni dati a Perseverance che li raccoglierà per poi inviarli, appena possibile, verso la Terra. Questo consentirà agli ingegneri di conoscere lo stato di salute del dispositivo.
NASA Curiosity registrerà dati sul meteo marziano (si trova in un luogo diverso rispetto a Perseverance) grazie a REMS (Rover Environmental Monitoring Station). Inoltre verranno misurate le radiazioni che arrivano al suolo grazie a RAD (Radiation Assessment Detector) e DAN (Dynamic Albedo of Neutrons). Infine si andrà "a caccia" di dust devil grazie alle fotocamere.
Il lander NASA InSight (che ha raggiunto e superato i 1000 sol) continuerà ad analizzare i possibili terremoti marziani. Non mancano poi i tre orbiter Odyssey, Mars Reconnaissance Orbiter e MAVEN. Questi continueranno a raccogliere dati e cercheranno di inviarne alcuni a Terra. In questo caso si tratta di dati non essenziali, ma solo quelli dove il loro danneggiamento non sarà un problema. Per scaricare tutti i dati, una volta che la congiunzione solare sarà passata, ci vorrà circa una settimana. Dopo questo periodo le operazioni riprenderanno normalmente.
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