La Cina mostra le tute spaziali per le missioni verso la Luna (entro il 2030)

La Cina (attraverso la CMSA) ha mostrato nelle scorse ore le nuove tute spaziali per le attività extraveicolari delle missioni verso la Luna. Il primo allunaggio con equipaggio è previsto ancora entro il 2030 e ci potrebbe essere una donna.
di Mattia Speroni pubblicata il 28 Settembre 2024, alle 22:30 nel canale Scienza e tecnologiaCNSANASAArtemis
In passato abbiamo scritto di come sia in atto una nuova "corsa verso la Luna". Le missioni Artemis, capitanate dalla NASA, dovrebbero riuscire a portare due esseri umani, tra i quali la prima donna, sulla superficie lunare tra il 2026 e il 2027 (stando al Government Accountability Office), anche se ulteriori ritardi sono piuttosto probabili. L'India punta ad arrivare sul satellite naturale intorno al 2040. La nazione che però preoccupa maggiormente gli Stati Uniti è la Cina, che punta a portare i primi astronauti cinesi sulla Luna entro il 2030. Nelle scorse ore la CMSA (China Manned Space Agency) ha mostrato le nuove tute spaziali per compiere questa storica impresa.
Secondo quanto riportato il design delle tute spaziali cinesi per la Luna mostrato durante una conferenza stampa potrebbe essere vicino a quello definitivo con l'agenzia ha indetto un concorso per dare un nome a questi nuovi indumenti tecnologici. Si può notare la scelta di un colore bianco (per permettere un migliore isolamento termico) e uno zaino che contiene il sistema per il riscaldamento e il raffreddamento.
Le nuove tute spaziali cinesi dedicate alle missioni lunari
Oltre al bianco sono evidenti le strisce rosse nella zona superiore si ispirano alle pitture rupestri delle apsarā volanti che si trovano nella grotta di Dunhuang. Nella zona inferiore invece l'idea è di rappresentare (stilizzate) le fiamme di un razzo spaziale. Le informazioni rilasciate indicano come il materiale impiegato per le tute spaziali cinesi per le missioni lunari siano in grado di proteggere efficacemente gli astronauti dall'escursione termica lunare e dalla regolite. Gli ingegneri si sono anche concentrati sul rendere questi modelli particolarmente leggeri.
Non manca anche un un pannello di controllo integrato multifunzionale facile da usare e telecamere sia per la visione ravvicinata che per inquadrare soggetti più distanti. Ci sono poi guanti flessibili e un'ampia visiera panoramica antiriflesso in grado di filtrare la luce solare. Durante la conferenza non sono state date informazioni tecniche su ciò che si trova "sotto la tuta" che è la parte più complessa e interessante del sistema ma anche quella più preziosa e da proteggere da occhi indiscreti.
A fare da "modelli" durante la presentazione sono stati gli astronauti cinesi Zhai Zhigang e Wang Yaping con quest'ultima che si vocifera potrà essere la prima donna cinese (e non solo) sulla superficie della Luna. La fase di sviluppo attiva di queste tute spaziali è iniziata nel 2020 portando a termine buona parte del lavoro in soli quattro anni. Alla fine di febbraio di quest'anno, la CNSA aveva annunciato i nomi scelti per la navicella spaziale e per il lander lunare che si chiameranno rispettivamente Mengzhou e Lanyue.
Questa dimostrazione tecnologica da parte della Cina è in contrasto con quanto visto recentemente per le tute spaziali occidentali. Quelle dedicate alla ISS, che sarebbero dovute essere realizzate da Collins Aerospace, non saranno più sviluppate per questione di costi. Axiom Space sta invece realizzando quelle per le missioni Artemis ma la società potrebbe essere in difficoltà economiche (in particolare per la Axiom Station) con l'Office of Inspector General della NASA che, in futuro, mostrerà un nuovo rapporto dove potrebbero essere mostrate le problematiche nello sviluppo delle tute spaziali.
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonon mi sembrano tanto diverse da quelle americane o russe
Vedremo chi la spunta a sto giro.
Vedremo chi la spunta a sto giro.
Speravo che dopo oltre 50 anni la corsa sarebbe stata per chi arrivava prima su Marte.
50 anni fa hanno fatto una passeggiata, "domani" vogliono attrezzare una base e fare una miniera, è un po' diverso.
Intanto anche solo (ri)metterci piede sarebbe importante, non si può pensare di fare una base se ancora non si è in grado di stabilire una certa familiarità con il suolo lunare, sarebbe un pò come se dopo Colombo per 50 anni nessuno sia più tornato in America, ma si sia posticipato il ritorno per organizzarsi nel colonizzarla, non ha alcun senso.
Tutti i rischi calcolati (dicono), oddio a dir la veirità non era certo come l'uomo sarebbe reagito in condizioni estreme e non si era fatto un granchè per proteggere gli astronauti dalle radiazioni spaziali, eppure (pare) che sono stati tanto maniacali da spendere un bel pò di tempo per proteggere i rullini fotografici dalle radiazioni, tanto che le foto sono praticamente perfette, nonostante qualche danno dovuto alle radiazioni avrebbe reso quei documenti più credibili, ma tantè......della serie, le immagini fotografiche sono più importanti della sicurezza degli uomini.
Per non parlare poi dell'atterraggio e ripartenza dalla luna, una operazione mai eseguita prima di allora e che avrebbero potuto fare prima con delle sonde automatiche per assicurarsi che nulla andasse storto, ma ciò non fu fatto, perchè vincere la corsa contro l'Unione Sovietica era più importante della sicurezza degli astronauti, che poi diciamo la verità, l'U.R.S.S a metà anni '60 si era già arresa all'idea di riuscire ad andare sulla Luna, quindi possiamo dire che gli Stati Uniti stavano gareggiando praticamente da soli, ma era importante comunque riuscire ad andare sulla luna prima della fine degli anni'60 e in effetti per pochi mesi quell'obbietivo fu raggiunto, perchè allora a differenza di oggi le promesse le sapevano mantenere.
la regolite ad esempio: ho dovuto cercarla su internet ma mettere una frase tra parentesi che spieghi cos'è mi pare il minimo senza scendere nei particolari.
Non è pappa pronta ma su questo sito il target medio sa cos'è una latenza o un ciclo di clock non termini tecnici aerospaziali
Secondo appunto per la foto e il video: curioso che ci sia un tubo di carrugato che va dietro alla tuta, vuol dire che non funziona autonomamente al momento.
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