Kuiper funziona al 100%: la rete a banda larga satellitare di Amazon è un successo
Amazon ha completato con un tasso di successo del 100% i test sui primi due satelliti prototipo di Project Kuiper. Entro la metà del prossimo anno partirà la produzione di massa dei suddetti satelliti ed entro fine anno dovrebbe iniziare la distribuzione della rete per i clienti finali.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 17 Novembre 2023, alle 17:51 nel canale Scienza e tecnologiaAmazon
Amazon ha completato con successo la missione Protoflight, ovvero la prima fase di test di Project Kuiper. La banda larga satellitare del colosso dell'e-commerce ha funzionato al 100% dopo 30 giorni dal lancio dei primi satelliti. L'anno prossimo inizierà la costruzione dell'infrastruttura per la distribuzione su vasta scala.
Per chi non lo sapesse, Project Kuiper è un sistema elaborato dagli ingegneri di Amazon per portare la connessione a banda larga in quelle aree dove la realizzazione di un'infrastruttura a terra risulterebbe estremamente complessa se non impossibile. Il progetto prevede una costellazione di satelliti nell'orbita bassa della Terra.
Circa un mese fa, Amazon ha spedito in orbita i primi due satelliti prototipo nello spazio LEO (orbita bassa della Terra), Kuiper-1 e Kuiper-2. Nelle ultime ore, è stata completata la prima fase di test con un tasso di successo del 100%. In buona sostanza, l'infrastruttura e tutti i sistemi integrati dei satelliti hanno funzionato perfettamente.
"Tutti i principali sistemi e sottosistemi a bordo dei due prototipi, dai computer di volo e i pannelli solari al nostro sistema di propulsione e al carico utile avanzato per le trasmissioni in radiofrequenza, hanno dimostrato prestazioni nominali o superiori dopo il lancio" si legge nel comunicato stampa.
"Insieme, questi test hanno consentito al team di convalidare l'architettura e il design della nostra costellazione di satelliti e di condurre dimostrazioni di streaming video in 4K e videochiamate bidirezionali sulla rete".
In sostanza, i test di Amazon si sono svolti in tre fasi. Nella prima fase è stato effettuato l'accesso a un account Amazon Prime e cercato un prodotto specifico per poi aggiungerlo al carrello. Infine si è proceduto al checkout con successo.
Nella seconda, invece, è stato effettuato l'accesso a Prime Video e dopo aver cercato un film in particolare, è stato trasmesso sul terminale dell'utente posizionato nell'area di test. Infine, è stata effettuata una videochiamata bidirezionale attraverso Amazon Chime tra il sito di test in Texas e il centro operativo di Washington.
I test hanno evidenziato, oltre che l'elevata velocità di connessione, anche una bassa latenza che ha consentito di effettuare una videochiamata fluida. Tuttavia, le finestre di prova sono state piuttosto brevi – dai 30 ai 120 secondi – poiché dipendenti dal posizionamento dei satelliti rispetto al sito di test. Un problema che, in ogni caso, non si dovrebbe riscontrare una volta che la costellazione sarà ultimata.
Il prossimo passo, infatti, sarà la produzione di massa dei satelliti che dovrebbe essere avviata entro la prima metà del 2024. Entro la fine del prossimo anno, invece, in collaborazione con Vodafone e Verizon, alcuni utenti selezionati degli Stati Uniti potranno partecipare al test della distribuzione sulla larga scala.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuindi? Li lanciano con una catapulta?
Quindi? Li lanciano con una catapulta?
Perché non dovrebbero usare Space-X?
Se (e quando) riuscisse a far partire Starship, il lancio dovrebbe costare relativamente poco.
By(t)e
Se (e quando) riuscisse a far partire Starship, il lancio dovrebbe costare relativamente poco.
By(t)e
prima di tutto sono in concorrenza, secondo space X ha già messo migliaia di satelliti starlink in orbita con i falcon 9, con cui i lanci costano già relativamente poco, con spaceship costeranno ancora meno ma non è una priorità.
Non vedo perché SpaceX non possa vendere il proprio servizio di messa in orbita a un concorrente. Lei guadagnerebbe dal lancio e magari sfrutterebbe il passaggio per mettere in orbita anche satelliti suoi.
Ad ogni modo un test di pochi minuti non mi sembra un successo visto che una cosa da verificare è proprio la stabilità di connessione quando il satellite a cui ti sei agganciato sparisce e devi saltare sull'altro. Poi se con un solo client si fosse saturata la banda sarebbero semplicemente stati licenziati tutti gli ingegneri del progetto.
Ad ogni modo un test di pochi minuti non mi sembra un successo visto che una cosa da verificare è proprio la stabilità di connessione quando il satellite a cui ti sei agganciato sparisce e devi saltare sull'altro. Poi se con un solo client si fosse saturata la banda sarebbero semplicemente stati licenziati tutti gli ingegneri del progetto.
Ma infatti: starlink qua da me ha una latenza media di 60ms e una banda di 200 mega pieni per la maggiorparte del tempo (20 in up). Non ci sarebbe nulla di nuovo nè sensazionale.
Può essere, ma alla fine è gente pragmatica, quello che gli interessa sono i soldi. Se spendono di meno a usare SpaceX, useranno SpaceX.
By(t)e
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