Il test di SpaceX Crew Dragon è stato posticipato al 18 Gennaio

Il test di SpaceX Crew Dragon è stato posticipato al 18 Gennaio

Il test di SpaceX Crew Dragon che era stato fissato in precedenza per l'11 Gennaio 2020 è stato rimandato ufficialmente al 18 Gennaio. Si tratta dell'ultimo test che potrebbe precedere il lancio con equipaggio fissato entro quest'anno.

di pubblicata il , alle 16:21 nel canale Scienza e tecnologia
SpaceXNASA
 

Alla fine del mese di Dicembre 2019 il test della capsula Boeing CST-100 Starliner si è concluso con un "quasi" successo. Infatti nonostante la fase iniziale del lancio sia avvenuta correttamente, la capsula non ha raggiunto la ISS ritornando poi a terra (con successo). La soluzione concorrente, SpaceX Crew Dragon, potrebbe tornare di nuovo in vantaggio.

SpaceX Crew Dragon

La strada che porterà alla conclusione dei test e al "via libera" per l'utilizzo umano è però in salita. Infatti l'"in-flight abort test" abbreviato in IFA e che è uno dei passaggi fondamentali per poter passare all'utilizzo reale.

Inizialmente questo test era fissato per l'11 Gennaio 2020 ma ora la NASA ha fissato una nuova data. Il test potrebbe avvenire il 18 Gennaio 2020 o ancora più tardi. La motivazione ufficiale per lo spostamento di data sarebbe legata alla possibilità di SpaceX di continuare a sviluppare la capsula Crew Dragon.

Il test di "in-flight abort test" non prevederà ancora equipaggio con la capsula Crew Dragon che sarà agganciata a un razzo Falcon 9 e che sarà lanciata dal KSC in Florida. Dopo il decollo verrà simulata un'avaria che dovrà far separare SpaceX Crew Dragon dal razzo tramite gli abort thrusters.

Questo sistema serve a mettere al sicuro l'equipaggio nel caso, nelle prime fasi del lancio, ci fosse un'anomalia potenzialmente fatale. Altro test sarà legato ai paracadute che dovranno consentire un atterraggio sicuro alla capsula.

Se questo test avrà successo e non sorgeranno altri problemi o perplessità si passerà quindi al test con equipaggio (Demo-2) durante il quale gli astronauti Bob Behnken e Doug Hurley arriveranno fino alla ISS.

Si tratta di un punto strategico fondamentale: infatti gli astronauti della NASA dal 2011 si affidano (dietro lauto pagamento) alle Soyuz russe per raggiungere la ISS. Questo è un limite politico/strategico che l'amministrazione Trump vuole assolutamente superare.

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