Il telescopio spaziale James Webb inizia le fasi di raffreddamento degli strumenti scientifici
Il telescopio spaziale James Webb è arrivato da qualche giorno in orbita intorno al punto L2 (di Lagrange). Ora sono iniziate le fasi di raffreddamento degli strumenti scientifici che li porteranno a temperature di oltre -150°C.
di Mattia Speroni pubblicata il 01 Febbraio 2022, alle 15:50 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Dopo il lancio del telescopio spaziale James Webb il 25 dicembre 2021 tutte le operazioni successive sono andate come previsto e ora il JWST si trova in orbita intorno al punto L2 dove resterà per i prossimi anni (per un minimo di 5 anni ma con la possibilità di arrivare anche fino a 20 anni). Come sappiamo però è ancora presto pensare di vedere una bella immagine nell'infrarosso. Serviranno circa cinque mesi per i passaggi successivi.

La prima immagine che il grande telescopio spaziale potrebbe catturare una volta completati i passaggi dell'allineamento sarà probabilmente focalizzata sulla Grande Nube di Magellano. Per l'allineamento degli specchi (primario e secondario) invece il JWST punterà i propri strumenti in direzione della stella chiamata HD84406 nella costellazione dell'Orsa Maggiore. Cosa succederà nelle prossime settimane?
Il telescopio spaziale James Webb e il raffreddamento degli strumenti
Come spiegato dalla NASA nell'ultimo post dedicato al JWST, per completare l'allineamento degli specchi (in particolar modo dello specchio primario con i suoi 18 segmenti) bisognerà anche raffreddare gli strumenti scientifici. NIRSpec, NIRCam, FGS/NIRISS e MIRI lavoreranno a temperature molto basse per evitare che il calore (e quindi gli infrarossi) prodotto dalla strumentazione stessa possa interferire con le rilevazioni.

Come ricordato dall'agenzia spaziale, MIRI e altre componenti del telescopio spaziale James Webb erano già stati accesi qualche settimana dopo il lancio. NIRCam, NIRSpec e FGS/NIRISS erano invece parzialmente operativi e solo negli ultimi giorni gli ingegneri hanno completato le operazioni di accensione. Ora si procederà a spegnere i sistemi di riscaldamento (per evitare che la condensa presente al momento del lancio congelasse creando problemi) per permettere di iniziare a raffreddare gli strumenti fino alle temperature operative.
MIRI per esempio lavorerà ad appena 7K (pari a circa -266,15°C) grazie a un sistema di raffreddamento aggiuntivo a elio liquido. Gli altri strumenti, compreso NIRCam, che servirà per l'allineamento degli specchi, lavoreranno a -153°C. Si tratta di temperature estremamente basse ed è uno dei motivi per i quali è stata pensata la schermatura solare. Inoltre nella zona posteriore dello specchio primario è presente ADIR (Aft Deployed Instrument Radiator), un radiatore che servirà a smaltire parte del calore.

Inizialmente gli ingegneri vedranno HD84406 come se fossero 18 stelle diverse per via del mancato allineamento degli specchi. A quel punto, grazie a NIRCam si potranno iniziare ad allineare i 18 segmenti con precisioni di alcuni nanometri per arrivare fino alla posizione definitiva. Un processo lungo e delicato che richiederà i mesi che ci separano dalla prima immagine post-calibrazione. Nel frattempo i più curiosi potranno utilizzare il nuovo strumento presente sul sito ufficiale del telescopio spaziale James Webb (JWST). Nella sezione "where is Webb?" è ora possibile tracciare la posizione del telescopio all'interno del Sistema Solare (cliccando su Webb in 3D Solar System) e vedere come si muove rispetto alla Terra, al Sole e agli altri pianeti.
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2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoC'e' qualche nuovo software aggiornato da usare come planetario virtuale con textures, simulazioni e altro?
Avevo visto un simulatore di microsoft mi pare ma era considerato alla stregua di un gioco e da acquistare a parte come pacchetto completo, cercavo qualcosa aggiornato regolarmente...
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