Ora è possibile seguire l'allineamento degli specchi del telescopio spaziale James Webb on-line

Il telescopio spaziale James Webb sta continuando il suo viaggio verso il secondo punto di Lagrange. Nel frattempo gli ingegneri stanno continuando la procedura di allineamento degli specchi primario e secondario. Ora è possibile seguirla on-line.
di Mattia Speroni pubblicata il 16 Gennaio 2022, alle 10:01 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
Come sappiamo molte delle fasi critiche dell'apertura del telescopio spaziale James Webb sono ormai alle spalle ma questo non significa che si possa "tirare un sospiro di sollievo". Ci sono ancora molte procedure da svolgere e in particolare in questi giorni è iniziata l'operazione che porterà all'allineamento degli specchi (primario, secondario e terziario).
Ci vorranno poco meno di dieci giorni per fare in modo che i segmenti, 18 di forma esagonale realizzati in berillio e ricoperti d'oro e vetro, dello specchio primario prima che si passi dalla loro posizione di sicurezza durante il lancio fino a quella operativa. Anche lo specchio secondario del JWST è già esteso ma dovrà essere orientato correttamente per fare in modo che il fascio di luce possa giungere fino agli strumenti. Dalla giornata di ieri è possibile seguire parte di questa procedura sul Web.
L'allineamento degli specchi del telescopio spaziale James Webb
Già in precedenza abbiamo scritto di come il JWST non abbia telecamere esterne per poter seguire l'apertura (conclusa) o l'allineamento degli specchi. Questo non significa che la NASA non metta a disposizione degli appassionati strumenti per seguire le operazioni come già fatto per altre missioni. In molti conosceranno il sito ufficiale del telescopio spaziale che ha una sezione "where is Webb?", ora si aggiunge un nuovo sistema di monitoraggio.
Andando alla pagina indicata sopra è possibile vedere lo stato dell'allineamento dello specchio principale e di quello secondario del telescopio spaziale James Webb. La posizione dei segmenti durante il lancio era pari a -12,5 mm e gli ingegneri li muoveranno di circa 1 mm al giorno per 10 giorni. Nelle ore passate i segmenti A3 e A6, come riportato da Mark McCaughrean erano in una posizione diversa rispetto agli altri (-12,3 mm contro i -9 mm degli altri). Questo non è un problema. Sono stati pensati per muoversi nella posizione definitiva alla fine del processo.
Tutto finirà quando i segmenti dello specchio primario raggiungeranno gli 0 mm? No. A quel punto inizierà l'allineamento vero e proprio che permetterà ai 18 segmenti di funzionare come fossero un unico specchio da 6,5 metri di diametro. Per questo ci vorranno circa tre mesi (ma non c'è una data precisa, dipenderà da diversi fattori). L'allineamento poi verrà verificato e rivisto, se necessario, dopo pochi giorni.
🤩 The real #NASAWebb is now fully unfolded! Amazing!! 👏 👏 Hopefully you can build and unfold your own #LEGO #JWST someday! @LEGOIdeas pic.twitter.com/0JVrkMZ948
— LEGO JWST (@LEGO_JWST) January 8, 2022
Jane Rigby (operations project scientist) ha aggiunto anche che uno dei primi obiettivi del telescopio spaziale James Webb dovrebbe essere la Grande Nube di Magellano. La scelta è ricaduta su questa galassia in quanto sarà sempre visibile e quindi non bisognerà aspettare posizionamenti particolari del telescopio per poter calibrare gli strumenti. Questo consentirà di ottimizzare i tempi. La Grande Nube di Magellano non sarà solo utilizzata per questa "calibrazione". Secondo quanto riportato in passato, il JWST analizzerà zone come la Nebulosa Tarantola e cercherà anche la presenza di Nane Brune. Questo permetterà di capire se la funzione di massa iniziale substellare sia universale o legata alla massa di Jeans locale.
Nel frattempo il JWST ha completato oltre l'88% del suo viaggio verso l'orbita halo intorno al punto di Lagrange L2 superando 1,28 milioni di km. La velocità sta pian piano scendendo toccando gli 0,28 km/s mentre le temperature sul lato caldo sono intorno ai 55°C e 11°C mentre su quello freddo toccano i -200°C. L'avventura continua.
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10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoStesso mio pensiero
Che magari si chiami anche Stella?
E comunque stella nana tutta tana...
https://www.space.com/james-webb-sp...-cameras-reason
Ormai e' una FAQ... SpaceX ci ha abituati male
Vedi link nel post precedente al mio
in parole povere
perchè non serve ad un kaiser
è uno strumento scientifico e come tale monta quello che gli serve per fare il suo lavoro niente di più niente di meno
perchè non serve ad un kaiser
è uno strumento scientifico e come tale monta quello che gli serve per fare il suo lavoro niente di più niente di meno
Non e' soltanto il discorso di essere inutile, ma e' addirittura controproducente, per motivi anche non citati nell'articolo, ma che sono spuntati durante le fasi di sviluppo:
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[*]Costi: Introdurre una camera significa progettarla, progettare tutta l'elettronica di contorno, la parte di invio immagini etc. Questo richiede soldi, e non pochi, per avere praticamente nessun vantaggio su uno strumento che gia' cosi' ha sforato non di poco i limiti di budget.
[*]Tempi: Una volta progettate, ovviamente occorre anche realizzare il tutto, andando ad allungare i tempi di sviluppo e costruzione, e anche questi hanno largamente sforato le deadline previste (mi ricordo di quando si prevedeva il lancio nel 2018 ed erano gia' in ritardo)
[*]Cosa inquadrare: Lo so che sembra una roba decisamente stupida, ma esattamente la telecamera cosa dovrebbe inquadrare? Dove sarebbe dovuta essere piazzata? Se inquadra lo specchio non poteva vedere, che so, il dispiegamento delle vele. Se la inquadri davanti non potevi vedere come si dispiegava il radiatore dietro, e via dicendo. Cioe', se devi mettere una camera per vedere il dispiegamento, che senso ha vederne solo una piccola parte? Allora cosa facciamo, mettiamo decine di telecamere per inquadrare il tutto, aggiungendo costi, tempi, peso, complessita' per avere delle immagini che comunque non servono a niente dato che tutto viene monitorato da sensori?
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Gli ingegneri NASA negli schermi avevano un tool che in pratica era un modello 3D del telescopio, la cui configurazione veniva modificata, diciamo in tempo reale, in base ai dati telemetrici. Potevano quindi avere un colpo d'occhio sul dispiegamento del telescopio senza andare a vedere i numeri delle telemetrie, anche se ovviamente per avere informazioni piu' dettagliate guardavano la telemetria in maniera molto piu' dettagliata.
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