Il telescopio spaziale James Webb ha rilevato l'anidride carbonica nell'atmosfera di un esopianeta

Grazie al telescopio spaziale James Webb è stata rilevata la presenza di anidride carbonica all'interno dell'atmosfera dell'esopianeta WASP-39 b (distante 700 anni luce dalla Terra). Una scoperta importante, ma è solo l'inizio.
di Mattia Speroni pubblicata il 25 Agosto 2022, alle 21:46 nel canale Scienza e tecnologiaESANASA
Solamente pochi giorni fa abbiamo scritto delle nuove immagini di Giove catturate dal telescopio spaziale James Webb. Si tratta di immagini molto belle che dimostrano le potenzialità del nuovo strumento scientifico che ha ancora una lunga vita operativa davanti a sé. Ma ovviamente il JWST non è solo pensato per "farci sognare" con immagini stupende (come quelle mostrate il 12 luglio), il telescopio è infatti in grado di raccogliere nuovi dati grazie agli strumenti di bordo.
Proprio grazie a queste potenzialità è stato possibile rilevare la presenza di anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera di un esopianeta. Gli scienziati hanno utilizzato JWST per caratterizzare WASP-39 b, un gigante gassoso che si trova a 700 anni luce dalla Terra e che orbita attorno a una stella simile al nostro Sole. Questo è un elemento importante in quanto, pur non essendo un pianeta come il nostro, fornisce elementi importanti per capire come evolvono pianeti in altri sistemi solari.
Il telescopio spaziale James Webb e l'anidride carbonica su WASP-39 b
Durante la conferenza per l'annuncio delle prime immagini si era già parlato della caratterizzazione dell'atmosfera di un esopianeta: in quel caso però si trattava di WASP-96 b dove gli scienziati avevano rilevato del vapore acqueo che si diffonderebbe come una specie di "foschia". Nel caso di WASP-39 b invece la concentrazione dell'anidride carbonica ha attirato l'attenzione. Ora lo studio derivante è stato accettato per la pubblicazione su Nature.
WASP-39 b, come detto, è un esopianeta simile a Saturno per massa con un diametro che è però 1,3 volte quello di Giove. Questa sua forma "rigonfia" è in parte dovuta alla temperatura (intorno ai 900°C) causata dalla vicinanza con la stella intorno alla quale orbita in quattro giorni, circa 1/8 della distanza Sole-Mercurio. Le precedenti osservazioni con altri telescopi avevano rilevato elementi come sodio e potassio oltre a vapore acqueo (e l'assenza di metano) ma, grazie a telescopio spaziale James Webb, è stata anche rilevata l'anidride carbonica.
L'analisi è stata possibile grazie al transito dell'esopianeta davanti alla stella con la luce di quest'ultima che attraversa l'atmosfera e che quindi può essere caratterizzata grazie al variare della lunghezza d'onda stabilendo da quali elementi è composta. Lo strumento del JWST impiegato per questa rilevazione è stato NIRSpec dove lo spettro tra i 4,1 µm e 4,6 µm ha messo in evidenza la presenza di anidride carbonica in maniera chiara (l'analisi è stata eseguita tra i 3 µm e i 5,5 µm).
Gli scienziati sono rimasti sorpresi dalle capacità di telescopio spaziale James Webb e ora si guarda alla possibilità di caratterizzare esopianeti più piccoli e simili alla Terra. In generale lo scopo è quello di avere un'idea di come altri sistemi solari si formino ed evolvano nel tempo trovando così similitudini e differenze con il nostro. La prima campagna osservativa del nuovo telescopio spaziale durerà cinque anni, che potrebbero essere estesi a dieci (o addirittura arrivare a venti visto il propellente risparmiato grazie al lancio preciso di Ariane 5). Molto c'è ancora da osservare e questo è solo l'inizio.
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5 Commenti
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bhe, 900 gradi non è malaccio! ma poi, scusate ma mia terribile ignoranza in materia, ma Giove non era una "stella mancata" per via della sua enorme massa..? questo è persino più grande (x1.3)... inoltre come fa, sempre con quella massa, a non essere attratto dalla stella a così poca distanza (1/8 di della distanza con mercurio) ?
chiaro che è un equilibrio... un po precario no?!
grazie a chi risponderà
(senza infamarmi troppo grazie, sono solo un curioso della materia)
chiaro che è un equilibrio... un po precario no?!
grazie a chi risponderà
(senza infamarmi troppo grazie, sono solo un curioso della materia)
Perche' intanto la massa e' inferiore a quello che tu pensi. Essendo un pianeta gassoso, il volume del gas dipende dalla temperatura. Essendo cosi' vicino al sole, la temperatura e' parecchio alta, quindi la stessa quantita' di gas occupa un volume piu' grande su questo pianeta che non su Giove.
In seconda battuta, puoi vedere dalle immagini che il tempo di transito del pianeta sulla stella e' poco piu' di un'ora, il che suggerisce che l'orbita attorno alla stella dura appena qualche giorno. Ruotando molto piu' velocemente rispetto alla terra, o anche a mercurio, la forza centrifuga e' molto piu' forte, pareggiando cosi' quella di attrazione.
Certo che è "attratto" dalla stella! come tutti i pianeti infatti sta "cadendo" a spirale verso di essa ma la velocità con cui si muovono nello spazio li tiene in orbita per miliardi di anni (l'ho fatta molto più semplice di come è in realtà
Se ti interesa sapere qualcosa di più
https://www.youtube.com/watch?v=T3C...S9FCLMuNCGhMBoN
chiaro che è un equilibrio... un po precario no?!
grazie a chi risponderà
(senza infamarmi troppo grazie, sono solo un curioso della materia)
In realtà Giove è considerabile una stella mancata solo fino ad un certo punto... per accendere le reazioni nucleari avrebbe dovuto avere una massa decine di volte maggiore di quella che ha
Esiste un diametro minimo al di la del quale un'orbita non è più stabile: limite di Roche, orbite con diametri minori sono soggette a forze mareali tali da disgregare il pianeta, o la luna, ed è così che si formano gli anelli planetari, da rocce disseminate da luna che sono passate più vicine del limite di Roche.
Il limite di Roche non è facilmente calcolabile perchè dipende da molti fattori come il rapporto di masse, la composizione del pianeta etc..., a titolo di esempio per la coppia Sole-Giove è pari a 1.7 milioni di km di raggio, mentre mercurio dista 58 milioni di km dal Sole e questo pianeta 7.5 milioni di km dalla sua stella.
Per completezza: se Giove orbitasse in un'orbita solare di raggio pari al limite di roche avrebbe un periodo di rivoluzione di sole 10 ore.
Per accenderlo servirebbero altri 12 Giove, mica briciole ^^
Come alternative ti basterebbero qualche milione di Monoliti.... ^^ Questa è sottile vediamo se qualcuno la coglie
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