Il telescopio spaziale Hubble cattura un'immagine delle galassie Arp-Madore 2339-661

Di recente quando si pensa a un telescopio spaziale si fa riferimento al JWST che, pur essendo all'inizio della sua carriera scientifica, ha già permesso di scoprire diversi fenomeni che avvengono nell'Universo. Non bisogna però dimenticare che a circa 550 km di quota, orbitando intorno alla Terra, c'è anche il telescopio spaziale Hubble che, pur avendo ormai oltre 33 anni di servizio (con il lancio effettuato il 24 aprile 1990 da Cape Canaveral grazie allo Space Shuttle Discovery), continua a fornire immagini utili per gli scienziati ed evocative per chiunque sia interessato allo Spazio.

Click sull'immagine per ingrandire

Una delle ultime immagini catturate dall'HST è quella riguardante due galassie (o forse tre) in fase di fusione chiamate Arp-Madore 2339-661 in quanto appartenenti al catalogo Arp-Madore. Una situazione non così rara nel Cosmo e che, per esempio, vedrà protagoniste la Via Lattea e Andromeda nel corso dei prossimi 4,5 miliardi di anni. Grazie ai nuovi dati sarà possibile analizzare come le galassie interagiscono tra loro e quali potrebbero essere gli effetti sui sistemi planetari presenti così come per altri oggetti celesti.

Il telescopio spaziale Hubble e le galassie Arp-Madore 2339-661

Secondo quanto riportato dall'ESA (che collabora con la NASA per le ricerche effettuate attraverso HST) le galassie conosciute come NGC 7733 e NGC 7734 si trovano a 500 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione del Tucano. L'immagine catturata da Hubble copre un'area di 2,79 x 2,94 arcominuti e sono stati impiegati diversi filtri per ottenere un maggior numero di dati per gli scienziati.

Le galassie Arp-Madore 2339-661 sono due elementi principali formati da NGC 7734 (in alto a sinistra) e NGC 7733 (in basso a destra) mentre, meno evidente, è NGC 7733N che si trova nella zona del braccio superiore della seconda ed ha una struttura meno definita a causa della polvere cosmica che ne oscura parzialmente la vista agli strumenti del telescopio spaziale Hubble. Gli scienziati, analizzando lo spostamento verso il rosso (redshift) hanno notato che questa sezione è differente rispetto alle altre due galassie e ritengono quindi che si possa trattare di un oggetto a sé.

Ovviamente a essere in maggiore evidenza sono NGC 7734 e NGC 7733 e la loro interazione gravitazionale è notevole e già evidente con i bracci che si allungano una verso l'altra (e in parte verso NGC 7733N). Tra molto tempo queste galassie arriveranno a formarne una che ingloberà quasi tutta la materia presente nelle singole galassie.

Il telescopio spaziale Hubble ha impiegato in particolare la Advanced Camera for Surveys (ACS) sfruttando la lunghezza d'onda nel visibile a 606 nm. Per aggiungere ulteriori elementi sono stati anche impiegati filtri del telescopio terrestre Víctor M. Blanco con specchio da 4 metri (con lunghezze d'onda di 474 nm, 644 nm e 919 nm alle quali sono state assegnate le colorazioni blu, verde e rosso). L'ESA ha anche fornito il file ad alta risoluzione da 67,5 MB che permette di cogliere un maggior numero di dettagli.

Il telescopio spaziale Hubble potrebbe avere ancora una vita operativa lunga per fornirci spettacoli come quello di Arp-Madore 2339-661 ma dovrà superare almeno due ostacoli. Uno è legato al decadimento orbitale che potrebbe essere risolto con missioni ad hoc (proposte anche da SpaceX). Il secondo invece riguarda un taglio del budget per HST a partire dall'anno fiscale 2024 considerando che questo strumento scientifico assorbirà 93,3 milioni di dollari in un anno (la missione più costosa per la divisione astrofisica della NASA dopo Webb).

La soluzione potrebbe essere finirne l'operatività quando entrerà in servizio il Nancy Grace Roman Space Telescope che potrebbe essere lanciato nel 2027. Nel corso del prossimo anno potrebbe essere promossa una revisione della sua attività per capirne il futuro. Nel frattempo potremo goderci ancora per qualche tempo immagini come quella di Arp-Madore 2339-661.