I telefoni cellulari non causano il cancro al cervello. Lo conferma una nuova revisione sistematica

Una revisione sistematica di oltre 5.000 studi scientifici pubblicati tra il 1994 e il 2022, e dunque riguardanti un arco temporale di quasi 30 anni, non ha trovato alcuna correlazione tra l'uso dei telefoni cellulari e l'insorgenza di tumori al cervello. Ciò conferma che, per quelle che sono le nostre conoscenze scientifiche al momento, non ci sono rischi d'insorgenza di tumori legati all'uso dei telefoni cellulari.

L'uso dei telefoni cellulari non è collegato al cancro al cervello

C'è da tempo consenso all'interno della comunità scientifica sul fatto che usare i telefoni cellulari non comporta l'insorgenza di cancro al cervello. La nuova revisione sistematica, commissionata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e pubblicata in Environment International, conferma quanto affermato dai precedenti studi. Ha considerato oltre 5.000 studi e ne ha usati 63 per l'analisi finale.

Nel 2011 l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro aveva classificato le onde radio come un possibile agente carcinogeno, ma tale classificazione era dettata da un lato da un eccesso di cautela, e dall'altra dal fatto che alcuni studi su cui si era basata contenevano dei bias (traducibile in italiano come "pregiudizio, preconcetto, predisposizione, tendenza verso qualcosa") dettati dal fatto che le persone coinvolte tendevano a sovrastimare nettamente il proprio uso del telefono, falsando così i dati.

Un aspetto interessante che è emerso dallo studio è che l'incidenza dei tumori al cervello è rimasta grossomodo inalterata negli ultimi 30 anni, nonostante l'uso dei telefoni cellulari sia cresciuto significativamente in termini sia di uso da parte dei singoli individui (ovvero quanto tempo ciascuno passa al telefono), sia di impiego da parte della popolazione (e quindi quante persone usano il cellulare). Se esistesse una correlazione diretta, un uso maggiore dei telefoni cellulari avrebbe dovuto provocare una maggiore incidenza di tumori, ma ciò non è avvenuto.

Questa revisione conferma, dunque, che i limiti di potenza imposti dalle regolamentazioni nazionali, sovranazionali e internazionali funzionano e che i telefoni cellulari possono essere considerati sicuri.

Un fatto che bisogna considerare è che si tratta di una revisione sistematica, ovvero un cosiddetto "meta-studio" che prende in esame i risultati di numerosi studi, verifica che questi siano stati condotti con una metodologia corretta e che i dati siano stati interpretati correttamente, e va a metterli insieme per ottenere un quadro più ampio, e su un arco temporale più esteso, rispetto a uno studio singolo. I risultati delle revisioni sistematiche sono normalmente considerati molto affidabili, proprio perché prendono in considerazione un numero elevato di studi e ne verificano l'attendibilità. È possibile che nuove scoperte scientifiche in futuro vadano a contraddire quanto affermato da una revisione sistematica, ma è un'eventualità piuttosto rara proprio per la sistematicità che caratterizza questo tipo di studio.

Questa revisione sistematica aiuterà a contrastare la disinformazione e le convinzioni errate legate agli effetti dell'uso dei cellulari. È comunque importante che la ricerca su questo ambito continui, perché usiamo sempre più frequenze differenti e in maniere nuove, quindi è necessario continuare a verificare che non ci siano effetti collaterali.