Gli equipaggi di Crew-9 e Starliner CFT-1 (mai bloccato nello Spazio) sono rientrati correttamente

Gli equipaggi di Crew-9 e Starliner CFT-1 sono rientrati correttamente nella serata di oggi (ora italiana) con l'ammaraggio della capsula SpaceX Crew Dragon che è avvenuto da pochi minuti. Nessun problema nelle operazioni.
di Mattia Speroni pubblicata il 18 Marzo 2025, alle 23:14 nel canale Scienza e tecnologiaBoeingNASASpaceXRoscosmos
Con il lancio e il successivo arrivo sulla Stazione Spaziale Internazionale dell'equipaggio della missione Crew-10 a bordo della capsula SpaceX Crew Dragon Endurance è stato possibile effettuare il consueto passaggio di consegne e quindi permettere la partenza degli equipaggi di Crew-9 e Starliner CFT-1 a bordo della navicella Crew Dragon Freedom per il rientro degli astronauti Nick Hague, Butch Wilmore e Suni Williams e del cosmonauta Aleksandr Gorbunov. Nelle scorse ore i quattro membri dell'equipaggio "misto" hanno quindi indossato le tute spaziali IVA per iniziare le operazioni di undocking dalla ISS.
Secondo quanto riportato dalla NASA, la capsula SpaceX Crew Dragon Freedom ha effettuato l'undocking dalla Stazione Spaziale Internazionale alle 6:05 di oggi (ora italiana). Le operazioni si sono svolte senza problemi con i tre astronauti e il cosmonauta che hanno così potuto lasciare la ISS dopo diversi mesi nello Spazio. Nick Hague e Aleksandr Gorbunov sono arrivati a bordo alla fine di settembre 2024.
Rientrati gli astronauti di Starliner CFT-1 insieme ai colleghi di Crew-9
I ben più noti Butch Wilmore e Suni Williams avevano raggiunto la stazione spaziale con la navicella Boeing CST-100 Starliner all'inizio di giugno 2024 ma, a causa di problemi ai propulsori, era stato deciso di rinunciare al rientro con equipaggio (avvenuto poi correttamente, senza nessuno a bordo) e ad agosto 2024 era stato annunciato che i due astronauti NASA avrebbero impiegato la capsula di Crew-9, come poi avvenuto.
Ricordiamo che Butch Wilmore e Suni Williams non sono mai stati effettivamente bloccati nello Spazio e hanno sempre avuto almeno un'opzione per tornare sulla Terra in caso di necessità. La NASA ha preferito seguire però una procedura conservativa senza dover inviare una capsula aggiuntiva per il rientro dei due astronauti e non dovendo "sconvolgere" in maniera drastica la rotazione degli equipaggi a bordo della ISS in quanto non era di alcuna utilità. Wilmore e Williams hanno quindi lavorato nello Spazio eseguendo attività di manutenzione, esperimenti scientifici e attività extraveicolare così come previsto dal loro incarico di astronauti.
Butch Wilmore e Suni Williams non sono mai stati in pericolo e non hanno mai indicato situazioni di stress a causa del prolungamento della loro missione originaria. Durante una conferenza avvenuta nelle scorse ore i dirigenti NASA hanno ribadito che non sono mai stati bloccati e che c'è sempre stata la possibilità di rientro.
Get ready for a lot of mainstream media articles with titles such as "stuck," "stranded," and "rescue."
— NSF - NASASpaceflight.com (@NASASpaceflight) March 17, 2025
A reminder of what NASA's management had to say about that after Crew-10's launch. https://t.co/41aOUmtlE0 pic.twitter.com/ic9RSVvxQp
Tornando al rientro degli equipaggi di Crew-9 e Starliner CFT-1 nella serata di oggi, intorno alle 22:07 il trunk della Crew Dragon si è separato dalla capsula e rientrerà in maniera incontrollata mentre alle 22:23 è stata completata l'accensione dei motori per deorbit burn e la parte frontale della navicella è stata chiusa.
L'ammaraggio della capsula SpaceX Crew Dragon Freedom è avvenuto, come previsto, alle 22:57 nelle acque del Golfo del Messico vicino alle coste di Tallahassee, Florida. Ora la navicella sarà recuperata dalla nave di supporto per poi estrarre i quattro membri dell'equipaggio dall'interno e portarli al Johnson Space Center per gli accertamenti medici. Si conclude così la vicenda degli "astronauti bloccati nello Spazio" (che bloccati non lo sono mai stati) e del primo test con equipaggio della navicella Boeing CST-100 Starliner, che sicuramente porterà a una riflessione da parte della NASA e della società statunitense su come, quando e se sarà impiegata per una prossima missione con persone a bordo nei prossimi mesi.