ESA Euclid: rilasciati i dati di oltre 380 mila galassie e 500 possibili lenti gravitazionali

Il telescopio spaziale europeo ESA Euclid ha catturato in questi mesi i dati di oltre 380 mila galassie (con un catalogo che comprende 26 milioni di galassie) e 500 possibili lenti gravitazionali forti. Questo è solo l'inizio!
di Mattia Speroni pubblicata il 19 Marzo 2025, alle 22:27 nel canale Scienza e tecnologiaESA
Grazie al telescopio spaziale ESA Euclid (all'inizio della sua vita operativa) sono già state fatte scoperte interessanti, come un anello di Einstein nella galassia NGC 6505 oppure la mappatura tridimensionale da 208 gigapixel di una parte dell'Universo. L'insieme dei dati raccolti e di quelli che saranno catturati in futuro permetterà di gettare nuova luce sulla materia oscura e sull'energia oscura che hanno importanti effetti su come le galassie sono strutturate e come si muovono nello Spazio.
Nelle scorse ore l'agenzia spaziale europea ha rilasciato una nuova serie di dati raccolti proprio da ESA Euclid che copre un'ampia area di cielo derivante da tre mosaici distinti. Qui si trovano le tracce di fenomeni transitori ma anche la luce emessa da oltre 380 mila galassie (il dataset completo è da 26 milioni di galassie) e la possibilità che siano state individuate 500 lenti gravitazionali.
Valeria Pettorino (scienziata del progetto Euclid dell’ESA) ha dichiarato "è impressionante come un'osservazione delle aree a campo profondo ci abbia già dato una ricchezza di dati che possono essere utilizzati per una varietà di scopi in astronomia: dalle forme delle galassie, alle lenti forti, agli ammassi e alla formazione stellare, tra gli altri. Osserveremo ogni campo profondo tra 30 e le 52 volte durante la missione di sei anni di Euclid, migliorando ogni volta la risoluzione di come vediamo quelle aree e il numero di oggetti che riusciamo ad osservare. Pensate alle scoperte che ci attendono".
Delle 26 milioni di galassie, le più lontane distano 10,5 miliardi di anni luce e non mancano anche quasar. Le tre aree analizzate per realizzare questo archivio saranno poi catturate nel corso del tempo fino ad almeno il 2030 (fine della missione principale) così da fornire una visione a campo profondo.
Esplorando l'Euclid Deep Fields è possibile osservare ammassi di galassie di varie forme e con diverse strutture. Durante i sei anni di osservazione ci si aspetta che ESA Euclid arrivi a osservare oltre 1,5 miliardi di galassie con 100 GB di dati al giorno. Questa grande quantità di informazioni sarà vagliata sia da esseri umani ma anche sfruttando algoritmi basati sull'intelligenza artificiale così da rendere più veloce il lavoro. Per esempio un catalogo di galassie è stato realizzato dall'algoritmo AI Zoobot che, in un mese di lavoro e con l'aiuto di 9976 volontari per l'addestramento, ha realizzato Galaxy Zoo. Questo è solo l'inizio con lo 0,4% delle galassie che il telescopio spaziale osserverà complessivamente.
Un lavoro simile è stato fatto per l'individuazione di lenti gravitazionali forti con l'analisi attraverso l'intelligenza artificiale e con la supervisione umana. Così sono state trovate le prime 500 lenti gravitazionali forti. I numeri cresceranno ulteriormente con il passare dei mesi e per la fine del 2026 il catalogo arriverà a circa 7000 mentre per il 2030 toccherà quota 100 mila. Non solo lenti gravitazionali forti ma anche lenti gravitazionali deboli che producono distorsioni meno evidenti ma comunque importanti per capire l'interazione tra la materia ordinaria e la materia oscura e l'energia oscura.
4 Commenti
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Che siamo lontani si.. soli sicuramente no
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