Coronavirus, Elon Musk regala ventilatori polmonari in tutto il mondo

Il CEO di Tesla ha acquistato diversi ventilatori polmonari in Cina e può offrirli gratuitamente in tutto il mondo: "L'unico requisito è che vengano usati subito"
di Nino Grasso pubblicata il 02 Aprile 2020, alle 16:01 nel canale Scienza e tecnologiaElon Musk ha annunciato che lui e le sue aziende possono fornire ventilatori polmonari approvati dalla FDA agli ospedali di tutto il mondo, gratis, sfruttando la rete di consegna di Tesla. L'annuncio arriva in un momento in cui la carenza dei ventilatori polmonari può portare le strutture ospedaliere a decidere su chi può ricevere le terapie richieste per i pazienti con COVID-19 (la malattia portata dal nuovo coronavirus). E succede negli USA, come in tutto il mondo.
Nella fattispecie i ventilatori polmonari di cui è in possesso il CEO di Tesla vengono utilizzati per aiutare i pazienti infetti da COVID-19 che hanno bisogno di assistenza con la respirazione. L'emergenza sanitaria in corso di espansione in tutto il mondo ha aumentato drasticamente la necessità di attrezzature di questo tipo, soprattutto nelle ultime settimane in cui il numero di pazienti è cresciuto esponenzialmente. E l'Italia è fra i paesi maggiormente colpiti dall'epidemia.
"Abbiamo ventilatori extra approvati dalla FDA. Li spediremo negli ospedali di tutto il mondo dove consegna tipicamente Tesla. I costi per dispositivo e spedizione sono gratuiti. L'unico requisito è che i ventilatori polmonari siano usati subito per i pazienti, e non conservati in un magazzino", ha fatto sapere Musk nelle scorse ore. Musk si è contraddistinto per i toni aspri anche durante le prime fasi dell'emergenza coronavirus, ma adesso sta cercando di aiutare su più fronti.
Il 23 marzo, ad esempio, aveva donato 1.200 ventilatori polmonari alla città di Los Angeles dopo averli acquistati in Cina dove l'epidemia si sta velocemente sgonfiando. Il paese asiatico ha oggi una fornitura eccessiva di dispositivi ResMed, Philips e Medtronic e può offrirli agli stati in cui l'emergenza sanitaria è ancora forte. Nel corso di pochi giorni gli aiuti di Musk sono andati ben oltre il suo stato di appartenenza, la California, e adesso raggiungono il resto del mondo.
Il 27 marzo Musk ha risposto alle richieste del sindaco di New York City, Bill de Blasio donando centinaia di ventilatori polmonari alla città e allo stato di New York. Musk sta inoltre cercando di convertire la produzione di veicoli nello stabilimento di Fremont per realizzare ventilatori polmonari MedTronic PB 980, che dovrebbero essere disponibili "quando sarà umanamente possibile".
Insieme all'uso delle strutture di produzione di Tesla come potenziali siti per la produzione di ventilatori polmonari, gli sforzi di Elon Musk nell'aiutare il pubblico durante la pandemia in corso puntano a dimostrare che lo stesso Musk e le sue aziende sono disposti a fare un passo avanti quando la situazione lo richiede, anche mettendo da parte il mero guadagno.
16 Commenti
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cnn: “USA non invieranno più materiale sanitario agli alleati”-
per curiosità:
ma qualcuno ha visto i loro aiuti promessi in mondovisione?
Si stai tranquillo, dire una bufala è dire poco, quello che ha scritto certe "finezze" si vede che di lavoro fa...no non lavora scusa...è un pazzo complottaro che magari crede anche alla terra piatta.
Scrivere delle idiozie è male, ma crederci (o anche solo dar loro il beneficio del dubbio) semplicemente perché sono scritte è peggio.
Per essere più esaustivi la fallacia logica si chiama "cum hoc ergo propter hoc" (in inglese "https://en.wikipedia.org/wiki/Correlation_does_not_imply_causation"][U]correlation is not causation[/U][/URL]"
sei serio?
e allora potrebbe dipendere dal fatto che a novembre la gente beve meno birra, ed il sisema immunitario ne esce inevitabilmente indebolito...del resto chi beve birra campa 100 anni, gli altri...no
e allora potrebbe dipendere dal fatto che a novembre la gente beve meno birra, ed il sisema immunitario ne esce inevitabilmente indebolito...del resto chi beve birra campa 100 anni, gli altri...no
Infatti consiglio due bicchierini di grappa al giorno, uno dopo pranzo e uno dopo cena. Il virus non avrà scampo.
(post ironico e di natura non medica o scientifica, si invitano i lettori a bere con moderazione e a non credere a tutte le scemenze che leggono !)
credere a delle ipotesi può essere ingenuo.
pensare che le ipotesi siano a priori sbagliate è demente.
pensare che le ipotesi siano a priori sbagliate è demente.
Se “le ipotesi” non hanno alcuna base, allora quello che è “demente“ è considerarle vere per definizione, ovvero finché non sono provate false (“argumentum ad ignorantiam”
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