Blue Origin potrebbe licenziare oltre il 10% dei suoi dipendenti per una migliore efficienza

Blue Origin, società aerospaziale di Jeff Bezos, potrebbe licenziare oltre il 10% dei suoi dipendenti (oltre 2000 persone) per cercare una migliore efficienza in vista dei prossimi lanci spaziali nel corso dell'anno.
di Mattia Speroni pubblicata il 14 Febbraio 2025, alle 17:39 nel canale Scienza e tecnologiaBlue OriginArtemis
All'inizio di febbraio Blue Origin ha completato la missione suborbitale NS-29 mentre a gennaio è arrivato, dopo anni di ritardo, lo storico momento del raggiungimento dell'orbita con il primo lancio del razzo spaziale New Glenn. La società si sta preparando a migliorare la cadenza di lancio puntando anche a portare il lander lunare Blue Moon MK1 sulla superficie della Luna entro quest'anno. Nonostante questi successi la società statunitense starebbe per licenziare almeno il 10% dei suoi dipendenti.
Secondo quanto riportato da diverse fonti Blue Origin, l'azienda aerospaziale fondata da Jeff Bezos, si preparerebbe a un significativo ridimensionamento del personale nell'ambito di una riorganizzazione strategica volta a ridurre i costi e aumentare la frequenza dei lanci spaziali. L'amministratore delegato Dave Limp ha affrontato l'argomento durante una riunione con tutto il personale nelle scorse ore.
Attualmente il numero esatto dei licenziamenti non è ancora stato ufficializzato ma le fonti indicherebbero che la società potrebbe tagliare fino a 2000 posizioni. Ulteriori 500-1000 dipendenti potrebbero perdere il posto di lavoro in futuro, dopo una valutazione delle prestazioni. Attualmente Blue Origin non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito ma le molteplici fonti hanno riportato tutte le stesse informazioni.
Una delle problematiche principali è che la società negli scorsi anni ha assunto più personale del necessario per cercare di velocizzare lo sviluppo di tecnologie in diversi settori (dai satelliti, ai razzi spaziali fino ai lander lunari). Ora che la strategia sta prendendo forma risulterebbe esserci del personale in eccesso che dovrà essere ridotto per ridurre le spese e i costi di gestione così da ottimizzare le operazioni.
Un dipendente, rimasto anonimo, avrebbe dichiarato "c'è stata una sovraassunzione. Gonfiandosi internamente. Ho sentito che non vogliono che le persone lavorino di più, quindi non è una stretta per ottenere più ore gratis. Ma onestamente, sto solo aspettando di vedere cosa succederà come il resto di noi". Un altro dipendente avrebbe dichiarato che sono stati colti di sorpresa. Il CEO avrebbe scritto in una email interna che "siamo cresciuti e abbiamo assunto con incredibile velocità negli ultimi anni, e con quella crescita è arrivata più burocrazia e meno attenzione di quanto avessimo bisogno".
A essere intaccati dovrebbero essere diversi team, compresi quelli di ricerca e sviluppo, della parte ingegneristica e gestionale. Blue Origin si concentrerà quindi sull'aumentare la cadenza di lancio e rispettare i contratti siglati con i vari partner così da iniziare a guadagnare dai lanci e costruire un'immagine che sia di affidabilità (e contrastare SpaceX). Il prossimo lancio di New Glenn è ora previsto per la tarda primavera mentre lo stesso Limp ha dichiarato che la perdita del primo stadio durante il rientro dal primo lancio è stata causata da un problema ai motori BE-4, non specificando però quale sia stata l'origine.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPiù licenzi, meglio è
Più licenzi, meglio è
Fino a quando l'azienda diventa un guscio vuoto.
Le aziende che licenziano sono quelle che cercano di massimizzare gli utili in un settore senza ulteriori prospettive di crescita o che hanno seri problemi a livello di management.
Blue Origin sembra ricadere nel secondo caso.
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