Chrome in arrivo su Windows on ARM: Google e Microsoft collaborano

Sembra che gli ingegneri di Microsoft e Google stiano collaborando per supportare una versione del browser web Chrome compatibile con il sistema operativo Windows on ARM. A rivelare la novità è stato 9To5Google, che avrebbe scoperto alcuni "commit" relativi al progetto Chromium in cui si parla esplicitamente di funzioni del browser per la versione di Windows funzionante su architettura ARM. E nei task presenti nell'elenco dei lavori in corso si leggono anche nomi di tecnici Microsoft.
I nuovi dettagli in materia seguono gli annunci del mese scorso di un dirigente Qualcomm, con la società americana che sembrerebbe anch'essa coinvolta nei lavori alla base di una versione di Chrome compatibile con le architetture ARM su Windows 10. La novità non sorprende, visto che i benefici sono evidenti per tutte le tre società: Chrome è una delle app più celebri su Windows 10, ed è anche il browser più utilizzato su desktop, così come su mobile.
Potrebbe essere ostico per Windows on ARM riscuotere il successo desiderato senza una versione di Chrome sviluppata nativamente per l'architettura ARM. È da ricordare inoltre che i rapporti fra le divisioni Chrome di Google e Windows di Microsoft non sono sempre stati rose e fiori: oltre alle campagne di marketing a favore di uno o dell'altro browser da ambo le parti, solo lo scorso anno Microsoft aveva eliminato Chrome dal Windows Store per aver violato le politiche.
Microsoft non consente ad altri browser di presenziare sullo store di Windows 10, a meno che questi non utilizzino motori JavaScript e HTML compatibili con la Windows Platform. Microsoft aveva bloccato anche altri browser web incompatibili con lo store già a partire da Windows 8. A meno che la compagnia non allenti la presa su queste politiche, quindi, il nuovo Chrome nativo per architetture ARM su Windows potrebbe non arrivare su Windows Store.
La collaborazione fra Microsoft e Chrome potrebbe avere anche altri risvolti sulle app di terze parti basate su Electron. Software come Slack e Visual Studio Code funzionano in parte sfruttando le tecnologie presenti su Chromium, e la collaborazione potrebbe portare benefici sulle prestazioni con app che usano lo stesso sistema. Microsoft e Google stanno inoltre collaborando per aggiungere un'opzione dual-boot con Windows 10 anche sui Chromebook, con il progetto che è chiamato Campfire. Insomma, il rapporto di collaborazione fra Google e Microsoft potrebbe avere risvolti decisamente interessanti, sia su Windows on ARM, sia su tutti gli altri prodotti delle compagnie.
11 Commenti
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Gli facessero far la fine di Windows Mobile e via.
Ma che cavolate spari?
La maggior parte del core di osx e' unix, si sono addirittura presi e rifatto CUPS, pure il kernel avevano reso pubblico (ma non se lo e' filato nessuno...).
- https://opensource.apple.com/
Anche quando Apple era POWER c'erano uno sfacelo di software che giravano pure su x86, tant'e' che il portatili POWER erano tra i preferiti degli utenti linux.
...visto che si parla di browser web vuoi che parliamo di webkit?
ironico
No, forse non bastano.......o lavorano male...........
Eh si, infatti pretendere che i browser di terze parti presenti nello store non possano usare il proprio motore di rendering è sintomo di grande apertura...
Ad ogni modo l'articolo è un po' contraddittorio.
Da una parte si intitola "Chrome in arrivo su Windows on ARM: Google e Microsoft collaborano" per poi concludere che "... quindi, il nuovo Chrome nativo per architetture ARM su Windows potrebbe non arrivare su Windows Store."
Certo, se dovesse succedere sarebbe interessante sapere se Microsoft sia tornata sui suoi passi riguardo al motore unico oppure se goole abbia deciso alla fine di sottostare a questo limite.
Non capisco il tuo commento...
Ci credo che MS sia 'aperta' in questo caso, dato che ha tutto l'interesse a far si che il browser piu' usato sia presente sul suo sistema.
Google ha certamente molto meno interesse (che non vuol dire che non le convenga) di MS dato che Windows su ARM non e' detto che abbia successo.
Le aziende sono aperte o chiuse quando conviene a loro. Non certo perche' diventano buone.
MS ha perso la sua posizione dominante nel corso degli ultimi 10 anni e la sua 'apertura' e' la riflessione di cio'.
Fosse rimasta con la vecchia politica avrebbe potuto accelerare il suo ridimensionamento.
Non mi pare siano i soli.
definire buoni e cattivi, aperti e chiusi, belli e brutti, in casi come questo significa solo non avere oggettività
ad ogni modo il fatto che non verrà incluso nello store, ad ora significa poco, ad esempio potrebbe essere un ulteriore segnale che la spinta per supportare lo store (come base per un ecosistema 'privato') è calata se non terminata
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