Snapdragon X, partenza lenta? Venduti solo 720.000 notebook con chip Qualcomm
Secondo Canalys, il mercato non è corso ad acquistare i notebook Snapdragon X: nel Q3 ne sarebbero state vendute solo 720.000 unità, una percentuale ridottissima dei volumi dell'intero mercato.
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Novembre 2024, alle 10:41 nel canale PortatiliSnapdragonQualcomm
Qualcomm ha recentemente affermato che intende raggiungere un giro d'affari di 4 miliardi di dollari entro il 2029 nel settore PC, dove è entrata in pompa magna quest'anno, con i chip Snapdragon X.
L'azienda, che per la seconda generazione punterà sul core Oryon 3, non ha ancora diffuso dati relativi alle vendite di questi primi mesi, lasciando così un alone di mistero. Secondo quanto dichiarato da Canalysis a TechRadar, Qualcomm non starebbe raccogliendo un successo folgorante.
Nel primo trimestre pieno di presenza sul mercato, i notebook Snapdragon X avrebbero raggiunto meno di 720mila unità vendute. "Il dato rappresenta meno dello 0,8% dei PC globalmente consegnati nello stesso periodo", scrive TechRadar, indicando che si parla di "meno di uno ogni 125 notebook distribuiti".
"Nonostante una notevole crescita sequenziale del 180% nel terzo trimestre 2024 rispetto al secondo, la serie Snapdragon X rimane un segmento ridotto del più ampio mercato Windows, con meno dell'1,5% dell'ecosistema", scrive TechRadar citando Canalys.
Al momento, quindi, l'offerta PC di Qualcomm rappresenta una nicchia del settore. In questo ambito è Microsoft, che ha adottato la piattaforma Snapdragon X in modo convinto con i nuovi Surface, la prima forza, seguita da Dell. Poi ci sono HP, Lenovo, Acer e ASUS, tutte con volumi simili.
Nonostante Qualcomm non sia ancora riuscita a fare breccia, la categoria degli AI PC (dotati di CPU con NPU integrata) è salita al 20% di tutte le consegne nel Q3 2024, a quota 13,3 milioni di unità. D'altronde non può essere altrimenti, con i rinnovi di gamma.
"I dispositivi Windows hanno guidato per la prima volta il mercato degli AI PC, conquistando il 53% del segmento. L'aumento della domanda è stato sostenuto dal ciclo di aggiornamento a Windows 11 e dai progressi dei processori. La crescita sequenziale degli AI PC si è attestata al 49%, sottolineando il crescente interesse del mercato per le capacità di elaborazione in locale dell'IA".
Tuttavia, gli AI PC devono affrontare ostacoli significativi. I dati di Canalys suggeriscono che non hanno ancora convinto pienamente gli acquirenti del loro valore, probabilmente perché le soluzioni di IA più innovative sono ancora legate al cloud. Anche una recente indagine di Intel ha messo in luce questo fatto, un campanello d'allarme per tutto il settore.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNel senso che anche i possessori di quei 720.000 faranno il reso !
Ciao
In effetti se devo spendere 1500€ per un PC su cui poi avrò possibili compromessi software a cui sottostare tanto vale prendere un Mac che comunque dopo diversi anni sul mercato ha ormai raggiunto una buona affidabilità. Senza contare le novità sul x86
Sono sempre stati maestri nel cambiare tutto per non cambiare niente ed è inevitabile che falliscano quando poi provano sul serio a cambiare.
Fondamentalmente quel che ha salvato Microsoft dal baratro è stato proprio il supporto del software legacy, Office ed il fatto che Google ha fatto errori clamorosi nel non fornire da subito una "modalità desktop" per Android con supporto nativo multipiattaforma invece di puntare su ChromeOS.
Sono sempre stati maestri nel cambiare tutto per non cambiare niente ed è inevitabile che falliscano quando poi provano sul serio a cambiare.
Fondamentalmente quel che ha salvato Microsoft dal baratro è stato proprio il supporto del software legacy, Office ed il fatto che Google ha fatto errori clamorosi nel non fornire da subito una "modalità desktop" per Android con supporto nativo multipiattaforma invece di puntare su ChromeOS.
Scusa, ma ogni azienda cerca di sfruttare i punti che ha a suo vantaggio, che scopo avrebbe Microsoft nel tagliare la compatibilità con la massa enorme di software in circolazione?
E il fatto che su Windows tutto è "gratis", non dimentichiamolo...
Anche la pirateria ha dato (e continua a dare) a Win il successo che ha.
Nessuno. Appunto, sta dicendo che è uno dei pochi suoi punti di forza, sarebbe pazza a tagliarla (ma con MS, mai dire mai...)
Anche la pirateria ha dato (e continua a dare) a Win il successo che ha.
Però decidetevi, o la pirateria è ininfluente quando si parla di videogames, film, musica ecc. lo stesso deve essere quando si parla di programmi per PC o conta sempre non solo quando fa comodo.
Senza considerare che nel 90% dei pc "client" gira windows in varie versioni compatibile con praticamente tutto, chi sperpererebbe un patrimonio così per poi arrivare a cosa o fare piacere a chi?
La maggior parte degli utilizzatori di PC vuole solo usare i programmi che gli servono poi del resto frega praticamente niente, anzi si del prezzo importa eccome e se fai uscire un sistema nuovo incompatibile coi programmi e oltremodo costoso sarà sicuramente un successo...
E l'essere un sistema operativo praticamente monopolista nel settore home/client/workstation semplifica di molto il lavoro dei tecnici manutentori, pensa dovere avere a che fare con 100 sistemi operativi diversi per un tecnico di un software cosa vorrebbe dire.
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