Intel è sicura: con gli AI PC risparmierete 240 minuti a settimana in attività digitali di routine

Un nuovo studio commissionato da Intel (che potete visionare qui) mette in luce l'impatto delle incombenze digitali sulla vita quotidiana delle persone, evidenziando come gli AI PC possano rappresentare una soluzione.

La ricerca ha coinvolto 6.000 consumatori in Europa, rivelando che, in media, gli utenti perdono quasi 15 ore a settimana in attività di routine come la scrittura di email e la gestione di file. Questo tempo, equivalente a due giorni di lavoro, rappresenta un costo nascosto che molti non riescono a riconoscere.

Gli AI PC, grazie alla capacità di gestire localmente molte "operazioni" di intelligenza artificiale, si offrono come una risposta a questa problematica, promettendo un risparmio di circa 240 minuti (4 ore) a settimana su attività digitali di routine.

L'intelligenza artificiale vanta la capacità di elaborare un testo quasi istantaneamente (rispetto alla velocità media di digitazione umana di 60 parole al minuto). Pensate al resoconto di una riunione: può volerci il quadruplo della durata della riunione stessa per redirigerlo, mentre l'intelligenza artificiale può trascriverlo immediatamente.

Nonostante il potenziale, il sondaggio ha rivelato che l'86% degli intervistati non ha mai sentito parlare degli AI PC o non li ha mai utilizzati, suggerendo l'esistenza di un divario informativo: insomma, se su queste pagine ormai si parla quotidianamente di questo tema, al di fuori il pubblico generalista ancora non vi è entrato pienamente in contatto.

Questo scarto di conoscenza preoccupa, ma è anche un'opportunità: il 40% degli intervistati ha dichiarato che prenderebbe in considerazione l'acquisto di un AI PC se fosse meglio informato sui benefici.

Gli intervistati hanno affermato che, se potessero recuperare ore preziose, il 62% le spenderebbe con la famiglia, mentre il 48% dedicandole a un maggiore esercizio fisico. Inoltre, il 92% dei lavoratori a tempo pieno ha affermato che un miglioramento nella gestione del tempo contribuirebbe a un migliore equilibrio tra vita professionale e privata.

Anche i molti che sono informati sugli AI PC hanno una percezione del prodotto ancora non del tutto positiva: il 44% degli intervistati ritiene che i PC con intelligenza artificiale siano un espediente o una tecnologia futuristica, mentre il 53% ritiene che siano riservati solo a creativi o professionisti del settore tecnico.

I risultati del sondaggio indicano una correlazione tra una maggiore consapevolezza degli AI PC e l'adozione della tecnologia. Mentre solo il 32% degli intervistati che non ha familiarità con gli AI PC ne prenderebbe in considerazione l'acquisto, questa percentuale balza significativamente al 64% tra gli intervistati che ne hanno già utilizzato uno.

"Ciò", sostiene Intel, "mostra una promettente prospettiva per l'interesse dei consumatori verso questo tipo di dispositivo, ma dimostra anche la necessità di promuovere la consapevolezza sui casi di utilizzo reali di questa tecnologia emergente".

Alla domanda su quale funzionalità di un AI PC avrebbero più probabilmente utilizzato, gli intervistati hanno identificato la traduzione linguistica in tempo reale (39%), l'ottimizzazione della ricerca file (35%) e la sicurezza informatica avanzata (32%). Inoltre, il 40% dei consumatori ha un atteggiamento positivo riguardo alle capacità adattive degli AI PC di comprendere le loro abitudini e fornire un'esperienza più personalizzata.

In conclusione, lo studio di Intel mostra lo stato attuale delle cose: attualmente gli AI PC sono un argomento ancora oscuro ai più, talvolta - ci permettiamo - persino agli addetti ai lavori. Ancora gran parte dell'IA è su cloud, ed è necessario che la promessa di rivoluzionare il funzionamento dei PC in locale, con una IA sicura e personalizzata, si tramuti in realtà con applicazioni concrete e soprattutto d'impatto. Insomma, manca la "killer application".

È chiaro che siamo agli albori di un rinnovamento dell'informatica, e non si possono pretendere rivoluzioni dall'oggi al domani. Dall'hardware in evoluzione con l'integrazione della NPU nei microprocessori, come i Core Ultra 200V Lunar Lake di Intel, alla creazione di tool per dare agli sviluppatori la possibilità di implementare l'IA nel proprio software, è un lavoro in divenire a cui deve affiancarsi un'opera informativa parimenti importante, a più livelli, per raggiungere tanto l'addetto ai lavori quanto la casalinga di Voghera.