Meta, svelati i piani dei Reality Labs: occhiali a realtà aumentata pronti nel 2027

Meta, svelati i piani dei Reality Labs: occhiali a realtà aumentata pronti nel 2027

Quest 3, altri visori di realtà virtuale / mista e soprattutto nuovi occhiali che, uniti a una band neurale, permetteranno di interagire con contenuti virtuali. Bisognerà aspettare il 2027 per vedere però gli occhiali a realtà aumentata di Meta.

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Periferiche
MetaVirtual realityrealtà aumentata
 

Nei piani di Meta per i prossimi quattro anni ci sono molti dispositivi, a partire dal Quest 3 per passare a occhiali smart con interfaccia neurale comandata da uno smartwatch, nonché occhiali di realtà aumentata così evoluti che si diffonderanno, secondo la società, come gli smartphone.

È un fiume in piena The Verge, entrata in possesso di molte informazioni condivise dai vertici con migliaia di dipendenti della divisione Reality Labs, a oggi un comparto mangia soldi all'inseguimento del sogno chiamato metaverso.

Dal punto di vista della realtà virtuale, non è un mistero che Meta stia mettendo a punto il Quest 3, atteso quest'anno. Ma come sarà? Si vocifera che sarà due volte più sottile, almeno due volte più potente e costerà poco più del Quest 2. Tuttavia, al pari del Quest Pro, sarà più un visore di realtà mista che virtuale grazie a videocamere frontali che permetteranno all'utente di vedere il mondo che lo circonda.

Finora Meta ha venduto 20 milioni di visori Quest, giocando per lungo tempo anche sul prezzo contenuto, e per il Quest 3 la difficoltà sarà quella di convincere le persone a spendere un po' di più. "Dobbiamo entusiasmare gli appassionati", ha detto Mark Rabkin, vicepresidente per la VR di Meta, nell'incontro con i dipendenti. "Dobbiamo dimostrare alle persone che tutta questa potenza, tutte queste nuove funzionalità valgono la pena".

L'elemento fondamentale sarà per l'appunto la realtà mista che, nella visione di Rabkin, permetterà gli utenti a muoversi senza problemi nel mondo reale mentre indossano il visore, permettendo di indossarlo molto più a lungo. A dare ulteriore spinta arriveranno 41 nuove app e giochi, incluse nuove esperienze di realtà mista per sfruttare il nuovo hardware.

Nel 2024, poi, Meta ha intenzione di presentare un visore più "accessibile", al momento noto con il nome in codice Ventura. "L'obiettivo di questo visore è molto semplice: garantire il massimo impatto possibile al prezzo più interessante nel mercato consumer della realtà virtuale". Quanto a un successore del Quest Pro, Meta sembra avere in cantiere un visore chiamato in codice "La Jolla", successivo a Ventura, e in grado di riprodurre avatar fotorealistici.

Oltre ai nuovi Quest, Meta ha migliaia di dipendenti impegnati nella messa a punto di futuri occhiali AR e dispositivi da mettere al polso per controllarli. La differenza fondamentale rispetto alla realtà virtuale è che l'azienda vede in questi occhiali AR degli oggetti che indosseremo tutto il giorno in sostituzione degli smartphone. Zuckerberg li ha definiti "Santo Graal" che "ridefinirà il nostro rapporto con la tecnologia" entro la fine di questo decennio. Per arrivarci, però, si passerà per altri appuntamenti.

Questo autunno dovremmo assistere al lancio della seconda generazione dei Ray-Ban Stories, gli occhiali con videocamera integrata lanciati insieme a Luxottica nel 2021 (qui la nostra prova). La terza generazione è prevista per il 2025 e sarà dotata di un display che Alex Himel, vicepresidente di Meta per l'AR, ha definito "mirino" per visualizzare i messaggi di testo in arrivo, scansionare i codici QR e tradurre il testo da un'altra lingua in tempo reale.

Gli occhiali saranno dotati di una band che farà da "interfaccia neurale", consentendo a chi indossa gli occhiali di controllarli attraverso i movimenti della mano. Inoltre, la band permetterà di usare una tastiera virtuale e digitare le stesse parole al minuto consentite dagli smartphone. Parallelamente, Meta sta lavorando anche su uno smartwatch in abbinamento ai suoi occhiali.

"Non vogliamo che le persone debbano scegliere tra un dispositivo di input al polso e la funzionalità dello smartwatch che hanno imparato ad amare", ha affermato. "Quindi stiamo creando uno smartwatch con interfacce neurali. Questo dispositivo fornirà input: input per controllare i tuoi occhiali, input per controllare la funzionalità sul tuo polso e input per controllare il mondo intorno a te".

Himel ha mostrato ai dipendenti una demo degli occhiali in cui, durante una videochiamata, le telecamere sugli occhiali mostravano la prospettiva frontale di chi li indossava mentre veniva mostrata una vista in stile selfie dalla fotocamera sullo smartwatch. Lo smartwatch sarà un aggiornamento opzionale per la band fornita con gli occhiali e si integrerà con le app di social media di Meta come WhatsApp e offrirà funzionalità per la salute e il fitness.

I veri e propri occhiali a realtà aumentata di Meta, in sviluppo internamente per 8 anni con il nome in codice Orion, vedranno un "lancio interno" nel 2024 al fine di consentire ai dipendenti di testarli, mentre il pubblico dovrà attendere sino al 2027, quando Meta presenterà due linee differenti e la seconda generazione dello "smartwatch neurale".

Secondo Himel, se Meta riuscirà a creare un prodotto bilanciato in termini di caratteristiche e prezzo, avrà accesso a un pubblico potenzialmente sterminato fatto di quasi due miliardi di persone che indossano occhiali tradizionali, a cui sommare le centinaia di milioni che acquistano smartwatch ogni anno. I ricavi arriveranno non solo dalla vendita dei dispositivi, ma anche dalla pubblicità grazie alla vendita di beni virtuali, componenti aggiuntivi opzionali come backup su cloud e annunci in realtà aumentata.

2 Commenti
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demonsmaycry8401 Marzo 2023, 12:42 #1
che dire tanta roba se presentano qualcosa di maturo che funziona...speriamo si sbrighino...
supertigrotto01 Marzo 2023, 16:30 #2
Chiederei solo al quest 3:
Possibilità di collegamento hdmi o dvi senza la usb C che comprime il segnale,screen Door assente,120 hz e un fov di 140 gradi.
Non dico di fare un prodotto come i pimax,che arrivano anche a 200 di fov e sono superlativi,ma almeno qualcosa di più decente di quest 1 e 2 , Pico 4 e PsVr2.
Ma mi sa che chiedo troppo,perché il prezzo sarebbe elevato.

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