Le nuove Razer BlackShark V2 si avvicinano alle cuffie gaming ideali

Abbiamo provato le nuove Razer BlackShark V2, un prodotto a un prezzo abbordabile con cui il produttore di Singapore lancia il guanto di sfida alle HyperX Cloud II
di Rosario Grasso pubblicata il 30 Luglio 2020, alle 17:01 nel canale PerifericheRazer
Le nuove Razer BlackShark V2 si basano su driver da 50 mm definiti Triforce Titanium, questo perché divisi in tre parti in modo che sia possibile sintonizzare separatamente alti, medi e bassi. Se solitamente i driver si compongono di un'unica sezione fisica qui troviamo tre aree separate con l'obiettivo di migliorare il bilanciamento del suono e permettere di avere una migliore percezione sull'esatta posizione del nemico. La nuova tecnologia punta a offrire dei suoni fedeli e chiari a prescindere dalla loro natura, con una parte interna degli altoparlanti più spessa per garantire la maggiore nitidezza del suono possibile, a prescindere che siano medi o alti. Inoltre, le maggiori dimensioni permettono di raggiungere un volume complessivo più alto all'interno del padiglione.
I diaframmi rivestiti in titanio contribuiscono a una resa del suono impeccabile, mentre la struttura tripartita consente equalizzazioni specifiche per alti, medi e bassi. La risposta in frequenza, quindi, risulta perfetta, con la nuova soluzione di Razer che punta a scalzare dei punti di riferimento del settore come HyperX Cloud II e SteelSeries Arctis 5.
Razer ci ha fornito un esemplare delle nuove BlackShark V2 e dopo qualche giorno di prova dobbiamo dire che, oltre a una qualità del suono complessivamente alta, sono degne di nota per l'audio spaziale e la virtualizzazione. Si tratta delle componenti più importanti per i giocatori che si impegnano nell'ambito competitivo, perché permettono di identificare la zona di provenienza di ogni suono e avere una percezione chiara di ciò che sta avvenendo nel contesto di gioco.
Le BlackShark V2 arrivano insieme a una scheda sonora che si connette da una parte alle cuffie con jack da 3,5 millimetri e dall'altra al PC via USB (quindi le cuffie sono compatibili anche con Xbox One senza adattatore tramite il jack). La scheda sonora è molto importante per il supporto allo standard THX, come vedremo, ma anche per il microfono. Quest'ultimo è una soluzione che il produttore definisce Razer HyperClear che consiste in un microfono cardioide ottimizzato in modo tale da catturare con precisione la voce ed escludere i rumori provenienti dall'area circostante. L'housing del microfono è pensato per annullare la presenza di qualsiasi tipo di ostacolo per la voce, il che si traduce in comunicazioni con il team chiare ed efficienti.
Razer ha avuto in passato qualche problema con i microfoni delle sue cuffie gaming, perché andavano a catturare i suoni alti provenienti dalle cuffie. Con i nuovi esemplari, però, sta risolvendo questo problema e il microfono delle BlackShark V2 rappresenta sicuramente un passo in avanti consistente. Tramite il software Razer Synapse si può ulteriormente equalizzare il microfono, modificando il tipo di riduzione dei rumori ambientali, il volume, il range di frequenze per il parlato e altro ancora.
Abbiamo la cancellazione del rumore di tipo passivo (ovvero ottenuta tramite i materiali e non via software) anche per quanto riguarda i suoni in ingresso grazie all'utilizzo di uno speciale design chiuso per i padiglioni auricolari. Questi sono realizzati con morbidi cuscini rivestiti in similpelle disposti in modo tale da bloccare il rumore ambientale indesiderato. I cuscinetti sono, inoltre, in memory foam traspirante per aumentare il comfort e rendere l'esperienza piacevole anche quando particolarmente prolungata. Razer usa un tessuto a maglia traspirante che minimizza il sudore e riduce il calore generato dal contatto con la pelle.
BlackShark V2 sono così comode da indossare, e da questo punto di vista è di grande beneficio anche il loro peso ridotto (262 grammi). Il design è accattivante come sempre quando si tratta di soluzioni Razer, con l'unica pecca individuabile nei gancetti che collegano i padiglioni all'archetto, che non risultano piacevoli alla vista e danno la sensazione di fragilità. Sul padiglione sinistro si trova poi la rotella per regolare il volume e il tasto per silenziare il microfono.
La presenza della scheda audio rende inoltre possibile il supporto a THX Spatial Audio, un'integrazione tecnologica che può rivelarsi determinante. Tramite questo supporto, infatti, si riesce a garantire un posizionamento dei suoni particolarmente accurato in Virtual Surround 7.1, oltre che una calibrazione del suono Surround che beneficia dell'esperienza accumulata nel campo cinematografico.
Ancora più importanti sono i THX Game Profiles. Questi scenari sonori sono stati accuratamente calibrati da Razer in modo da garantire la resa migliore possibile in funzione del tipo di ambientazioni presenti nel gioco. THX, infatti, migliora la percezione dei suoni a seconda del tipo di terreno che si percorre. Se un nemico calpesta sporco, roccia, cemento, acciaio o vetro emetterà suoni diversi in funzione del tipo di superficie su cui si trova. Tramite THX Spatial Audio e con l'ausilio di questi profili le cuffie puntano a restituire il suono corretto in funzione delle caratteristiche effettive dell'ambiente.
I profili tengono conto dei materiali di cui sono costituite le pareti, delle dimensioni degli ambienti e del riverbero per riprodurre accuratamente il contesto uditivo del gioco. Tutto questo varia a seconda della conformazione del gioco e di come è stato realizzato, e per questo Razer mette a disposizione profili specifici per i principali titoli multiplayer competitivi come Apex Legends, CS:GO, Call Of Duty: Warzone, Battlefield 1 e Valorant. È comunque contemplato anche dai giochi che offrono un tipo di esperienza single player come Half Life: Alyx, Red Dead Redemption 2, Resident Evil 2, Metro Exodus e altri.
Il tutto è configurabile tramite il software Synapse con i THX Game Profiles che verranno resi disponibili pubblicamente a partire dalla giornata del 6 agosto. I giocatori possono impostare profili predefiniti per ciascun gioco o per le applicazioni musicali, video o di altro tipo. I vari profili si differenziano per la resa dei suoni che, come abbiamo detto, dipendono dalle superfici, introducendo all'occorrenza effetti di riverbero e di modifica del suono originale in tempo reale. L'equalizzazione può essere regolata nei minimi dettagli, con ulteriori opzioni disponibili per il potenziamento dei bassi, la normalizzazione e la chiarezza della voce nei dialoghi. Con le cuffie BlackShark V2, abbiamo notato che anche in caso di suoni provenienti alle spalle rispetto alla posizione del giocatore non si verificano distorsioni o perdite nella fedeltà.
Le nuove BlackShark arrivano anche nella versione BlackShark V2 X, più economica (69,99 € contro 109,99 €) ma anche priva della scheda audio e quindi del supporto a THX Spatial Audio. Rimane il 7.1 Virtual Surround, mentre la connessione è esclusivamente via jack da 3,5 millimetri e non USB. BlackShark V2 X non hanno neanche il cavo SpeedFlex, che abbiamo visto anche in alcuni mouse Razer. Anche questo è molto importante perché garantisce maggiore versatilità e aumenta il comfort quando si indossa il dispositivo, quasi a dare la sensazione che sia wireless. I cuscinetti ultra-foam in materiale traspirante sono altresì disponibili su BlackShark V2 e non nella versione X.
In definitiva, le BlackShark V2 X hanno tutte le carte in regola per poter superare le gloriose HyperX Cloud II nella loro fascia di prezzo. Sorprendono soprattutto nella resa dei suoni ambientali restituendo la scena uditiva in maniera fedele per quanto riguarda le distanze e le posizioni. Il tutto senza compromissioni nella qualità del suono: alti, medi e bassi si sono rivelati ben bilanciati, senza l'incorrere di suoni innaturali o metallici.
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