Il difficile futuro dei produttori di memoria

Prodotti standardizzati e margini ridotti: i produttori di memoria sono spinti a cercare strade alternative impegnandosi in altre gamme di prodotti, con molta attenzione al mercato delle periferiche per videogiocatori
di Paolo Corsini pubblicata il 05 Giugno 2013, alle 10:01 nel canale PerifericheSono vari i produttori di memorie DRAM presenti tra i padiglioni del Computex 2013, ma per tutti sembra valere una regola molto chiara. Il mercato è in una fase di sostanziale stabilità dal punto di vista dell'evoluzione tecnologica, con alcuni player che nel corso degli ultimi anni si sono ritirati lasciando un qualche margine di crescita ad alcune delle aziende di minori dimensioni soprattutto taiwanesi.
Le memorie DDR3 sono diventate nel corso degli anni quelle che possiamo definire delle commodities: una dotazione di 4 Gbytes in ogni sistema è pressoché uno standard di fatto e non è difficile trovare in sistemi desktop anche di fascia media quantitativi che partono da 8 Gbytes al salire. Il prezzo della memoria pesa in misura non incisiva sul costo complessivo di realizzazione di un sistema, mentre dal punto di vista puramente prestazionale le differenze sono ridotte. Passare a memorie con frequenze di clock più elevate dei 1.600 MHz standard delle soluzioni DDR3-1600 porta a benefici di fatto limitati ad alcuni specifici ambiti di utilizzo.
Negli stand del Computex tutti i produttori hanno mostrato sistemi abbinati a memorie DDR3 portate alla frequenza di clock di 3 GHz, utilizzando per questo l'apposito divisore implementato nel memory controller delle nuove CPU Intel della famiglia Haswell in abbinamento ad un lieve incremento nella frequenza di base clock. In altri casi ci si è spinti oltre, come per G.Skill che ha mostrato un sistema con memorie DDR3 portate a 3.252 MHz di clock pur se in abbinamento a latenze particolarmente contenute. Prodotti di questo tipo sono interessanti per fare del buon marketing e promuovere le proprie soluzioni, ma non incidono se non su una frazione delle vendite complessive.
In un mercato che è di fatto standardizzato è difficile riuscire a distinguersi con le proprie proposte. Se le frequenze di clock, tanto di default come in overclock, sono di fatto allineate tra i vari produttori a fare la differenza possono essere i design dei moduli stessi, il colore più o meno ricercato e la forza del brand sviluppato nel corso degli anni dal produttore. Se questo non è sufficiente ecco la nuova ricetta sviluppata in forme diverse da un po' tutti i player: quella di avviare la produzione di una serie di prodotti complementari dedicati al mondo dei videogiocatori: restando in casa G.Skill l'esempio è quello di una serie di cuffie con audio 7.1 che dovrebbero permettere di ottenere un migliore coinvolgimento nell'azione di gioco. A prodotti di questo tipo si abbina lo stesso tipo di branding sviluppato per le soluzioni memoria, alla ricerca di quello che a nostro avviso è un connubio un po' forzato tra una periferica importante per il videogiocatore come un headset e un prodotto, la memoria DDR3, che è sempre più percepito come un dato scontato in un sistema e per il quale forse non c'è l'attenzione sperata alle specifiche tecniche e ai dati prestazionali.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAh si?
Sinceramente non l'ho notato perchè seguo molto poco questo mercato.
Un po' come è successo per gli hdd: hanno preso la scusa dell'alluvione per far volare i prezzi... peccato che ad oggi gli stessi identici modelli costino di più rispetto a prima dell'alluvione.
In questo caso è stato peggio: non c'è stata alcuna alluvione o altra catastrofe da usare come scusa. Un vero e proprio vergognoso cartello, IMO. Ed i Governi non fanno mai niente contro queste cose, la CEE ogni tanto si sveglia qualche anno dopo e tira qualche mega-multa, ed i produttori le pagano con i soldi nostri e gli resta comunque un enorme profitto in più. Vere e proprie vergogne.
Me ne sono accorto solo ora. Adesso 8 GB della ram che ho io costano praticamente come 16 GB di allora. Sono praticamente raddoppiati.
qua ti do pienamente ragione pure io!
http://www.tomshardware.com/news/DR...DDR3,21910.html
Se ho capito bene la causa sarebbe da una parte il fatto che i vari produttori di chip ram hanno spostato la produzione verso il mercato mobile, dall'altro un violento terremoto che ha comunque danneggiato la catena produttiva.
al prezzo migliore online trovaprezzi siamo passati da €.90.60 di dicembre a €.108.00 di questa settimana con un aumento costante nel corso dei mesi
tiriamo ancora avanti, prima o poi sti prezzi (ma di tutti i componenti eh) dovranno calare per davvero (es. la cpu i7 3770k in 6 mesi è calata di 1€.... ma baffan...)
ciao ciao
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