Endorfy Navis F360 ARGB, un dissipatore a liquido che funziona bene ma costa troppo
Il Navis F360 ARGB di Endorfy è un dissipatore AIO da 360 mm che funziona bene, anche con le CPU più esigenti. In Italia, probabilmente per la scarsa distribuzione, costa un po' troppo. Questo, e la presenza di troppi cavi in vecchio stile, i principali nei.
di Manolo De Agostini pubblicata il 10 Aprile 2024, alle 15:21 nel canale PerifericheEndorfy
Al di fuori dei brand blasonati c'è un mondo di piccole e medie realtà nel settore hardware che cercano di trovare un loro spazio. Da qualche tempo vi parliamo dei prodotti di Endorfy, realtà polacca che realizza case, tastiere, mouse e tante altre periferiche: non mancano anche le soluzioni di raffreddamento.

A tal proposito, in redazione è giunto il Navis F360 ARGB, dissipatore a liquido AIO che possiamo definire il top di gamma di Endorfy: non c'è un 420 mm nella sua offerta.

In passato avevamo già provato il Navis F240, un buon dissipatore a liquido - senza ARGB - per piattaforme di fascia media. Oltre ad aver testato, lo usiamo quotidianamente su un PC con Ryzen 5 2600, un processore di qualche anno fa che non fatica certo a tenere su buoni livelli di temperatura.
Navis F360 ARGB punta a raffreddare le CPU moderne con un radiatore da 360 mm in alluminio su cui capeggiano tre ventole FLUCTUS 120 PWM ARGB da 120 mm. L'illuminazione LED, oltre le ventole, interessa anche la testata della pompa con il profilo e il logo.


Da un punto di vista della compatibilità con le piattaforme, Endorfy Navis F360 ARGB può essere installato sulle schede madri AMD socket AM5 e AM4, mentre per quanto riguarda la CPU Intel supporta i socket LGA 1700, 1200, 115X, 2066, 2011-3 e 2011 (SQUARE ILM).
La pompa e il radiatore sono collegati da due tubi intrecciati da 46 centimetri, mentre lo spessore complessivo dell'accoppiata radiatore-ventola è 5,4 centimetri. Ulteriori specifiche tecniche le trovate a questo indirizzo.
Endorfy Navis F360 ARGB, ma così era avvenuto anche per il Navis F240, arriva già montato, quindi le ventole sono già assicurate al radiatore in modo da non perdere tempo nel montaggio. Insieme a un piccolo tubetto di pasta termica e ciò che serve per l'installazione sulle diverse motherboard, in bundle troviamo un controller per l'illuminazione ARGB di ventole e pompa. C'è anche un prolunga 4 pin che serve a gestire con un unico connettore tutte e tre le ventole.
Una volta installato sulla motherboard ROG MAXIMUS Z790 DARK HERO di ASUS, dove è presente un Core i9-14900K, abbiamo svolto qualche test per saggiare le capacità di raffreddamento del dissipatore di casa Endorfy. Abbiamo subito eseguito Cinebench 2024 che mette sotto carico tutti i core, impostando la voce ASUS MultiCore Enhancement presente nel BIOS su Enforce All limits oppure su Remove All limits.Nel primo caso la CPU vede i valori PL1 e PL2 fermarsi a 253W, mentre nel secondo viene impostato un valore fittizio di 4095W che rappresenta l'assenza di limiti.
Il processore di Intel, nei due scenari, ha raggiunto i seguenti punteggi:
- No Limits (Remove All limits): 2229
- Limits (Enforce All limits): 2143

La richiesta energetica nettamente maggiore permette alla frequenza di salire, ma la CPU si avvicina ai 100 °C. Nello scenario "Limits", Endorfy Navis F360 ARGB si comporta davvero bene, posizionandosi al livello di dissipatori come l'ASUS ROG RYUJIN III 360 ARGB o l'Enermax LIQMAXFLOW 360, con una temperatura tra 75 e 80 °C.

Abbiamo dato un'occhiata anche il comportamento in gaming, dove il Navis F360 ARGB non ha nessun tipo di problema a permettere alla CPU di esprimersi al meglio.


In termini di rumorosità, Endorfy Navis F360 ARGB è silenzioso in idle e chiaramente si fa sentire quando posto sotto carico, ma è ben gestito dalla piattaforma e le ventole non diventano eccessivamente chiassose: s'inserisce quindi al livello di molti altri dissipatori in circolazione.
In un settore che si sta muovendo per rendere l'assemblaggio più facile e con meno cavi, il dissipatore di Endorfy è ancora vecchia scuola, quindi richiede di collegare vari connettori, tra cui uno SATA, alla piattaforma. Diciamo che l'obiettivo della società per il futuro dev'essere migliorare questo aspetto, perché le prestazioni ci sono tutte al momento.
L'altro neo, almeno in Italia, è il prezzo un po' alto, tra 150 e 160 euro quando si possono trovare ottimi dissipatori da 360 mm anche intorno ai 100 euro. Endorfy deve quindi curare la distribuzione, perché in Europa lo stesso dissipatore si può rintracciare più vicino ai 100 euro, la sua naturale collocazione.










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