EK presenta il custom loop più semplice di sempre: solo due tubi per un sistema completo

Al COMPUTEX 2025, EK by LM TEK ha mostrato diverse novità per il raffreddamento a liquido personalizzato, introducendo anche nuovi sistemi per server e workstation, oltre che un radiatore che integra pompa e serbatorio
di Vittorio Rienzo pubblicata il 28 Maggio 2025, alle 12:27 nel canale PerifericheEK Water Blocksgaming hardware
Al COMPUTEX 2025 abbiamo fatto un salto allo stand di EK by LM TEK, transizione avvenuta a marzo di quest'anno in seguito alla crisi che ha coinvolto EK Waterblocks nel 2024. Nonostante alcune figure chiave abbiano cambiato casacca, gli ingegneri di EK hanno presentato alcune novità davvero interessanti a partire dal nuovo EK-Quantum Surface P360M DDC 4.2 PWM.
Un nome piuttosto complesso per un prodotto incredibilmente semplice. Si tratta infatti di una combo che implementa in un radiatore da 360 mm sia la pompa che il serbatoio. Questo consente di avere in blocco tutte le parti che alimentano il loop, senza alcuna necessità di collegamenti complessi.
In questo modo, infatti, è sufficiente realizzare due tubi, uno per l'ingresso e uno per l'uscita del liquido, da collegare al waterblock ottenendo così un sistema completo e incredibilmente semplice.
Il Binary Pulse mostrato alla fiera dimostra quanto sia semplice ottenere due sistemi di raffreddamento separati, uno dedicato alla CPU e uno alla scheda video, con l'utilizzo di soli quattro tubi rigidi.
Certo, nonostante lo spessore generoso del radiatore, ci aspettiamo performance diverse rispetto ai sistemi complessi. Innanzitutto, la superfice dissipante si riduce, così come le ventole da 120 mm diventano due e non tre, poiché uno "slot" sarà dedicato a pompa e serbatoio.
In sintesi, dal sistema da 360 mm è lecito aspettarsi le prestazioni di un radiatore da 240 mm. Tuttavia, un'eventuale variante da 420 mm potrebbe essere davvero interessante, a patto di avere sufficiente spazio nel case. In questo caso, si otterrebbero le performance di un custom loop con radiatore da 280 mm, ma sostanzialmente con la stessa semplicità di un sistema AIO.
Ancor più interessanti, però, sono stati i sistemi per workstation e server. EK, infatti, ha presentato nuove soluzioni professionali ad elevate prestazioni che consentono di raffreddare fino a 8 GPU contemporaneamente senza sacrificare lo spazio.
Alla fiera abbiamo visto il sistema Rackmount 4U 8GPU, pensato per i server. In questo caso, l'azienda sfrutta radiatori EK-Pro Radiator P360 Multiport, abbinati a una combo pompa+serbatoio dotato di due pompe D5. Il risultato è un sistema decisamente compatto che consente di ospitare l'intera configurazione in un singolo carrello.
In maniera speculare, la Workstation X11 sfrutta la medesima configurazione con due radiatori installati rispettivamente sui pannelli superiore e frontale. Anche in questo caso, il loop consente di raffreddare sia la CPU che le sette schede video GeForce RTX 4090 WindForce V2 (le medesime installate in otto unità nel rack).
Anche in questo caso il risultato è decisamente pulito e ordinato, e offre elevate capacità di raffreddamento con un livello di rumorosità molto più contenuto rispetto alle tradizionali soluzioni ad aria.
In conclusione, nonostante la crisi, EK non smette di innovare proponendo soluzioni all'avanguardia, seppur andrebbero comunque testate sul campo per comprenderne l'efficacia rispetto ai tradizionali, e più complessi, custom loop.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSono sicuro che uno spazio di 60mm basti ed avanzi per la porzione dedicata alla pompa e ai connettori.
In questo modo l'ingombro sarebbe di 300mm complessivi, molto più facile da integrare in cabinet di larga diffusione. E sarebbe anche più gradevole .
Oltretutto la prima build fotografata nell'articolo ha una disposizione dei radiatori piuttosto criticabile dal punto di vista dell'ottimizzazione dei flussi.
Non mi sembra una genialata.
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