Sony taglierà 8000 posti di lavoro

Le cattive notizie, causate da un trimestre finanziario non certo facile, si susseguono e tocca ora al colosso giapponese, costretto a importanti tagli sulla propria forza lavoro
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 10 Dicembre 2008, alle 13:46 nel canale MultimediaSony
Dopo il responso ottenuto dalla chiusura della borsa Nipponica, Sony ha annunciato misure per rinforzare la propria struttura societaria, lasciando presagire qualche azione drastica. Citando le parole esatte del colosso giapponese: "series of measures to strengthen its corporate structure and bolster profitability across the Sony Group. These initiatives are in response to the sudden and rapid changes in the global economic environment.". Misure importanti, dettate quindi dalla situazione dell'economia mondiale, di certo non in uno dei momenti migliori della storia.
Sony ha stimato di dover ridurre i costi di circa 100 miliardi di yen, il corrispettivo di poco più di un miliardo di dollari, con il cambio attuale, entro il 31 Marzo 2010. La maggior parte dei tagli sarà effettuata sul ramo definito "electronic business": il colosso nipponico diminuirà gli investimenti per lo sviluppo di sensori CMOS e ha cancellato piani di espansione, compreso quello che prevedeva la prossima apertura di una fabbrica per la produzione di TV LCD per il mercato europeo. In totale Sony ridurrà gli investimenti nel business elettronico di circa il 30%.
La "riqualificazione" societaria non si ferma alla riduzione di investimenti, ma prevede anche la chiusura di circa il 10% delle sue 57 fabbriche, sempre entro il 31 Marzo 2010. Il processo porterà ad una razionalizzazione del personale, che, a spanne, comporterà il licenziamento di 8000 dipendenti dei suoi attuali 160.000 impiegati.
Il caso di Sony potrebbe rappresentare, secondo l'opinione di molti, non un semplice caso isolato ma soltanto la punta dell'iceberg: nei primi mesi del 2009 saranno altre le società che comunicheranno la propria "riqualificazione".
71 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infohai ragione avrebbero dovuto fare come in italia quindi ostinarsi di salvere quei 8.000 e poi mandare a casa 160.000.
ma noi siamo oltre altro che america
ma certa gente non capira' mai certi discorsi,certa gente pensa che le fabbriche crescano dal nulla e l imprenditore sia' li a rubare i soldi agli operai.....
Che schifo. Vergogna.
Gia' dovevano fare come in Italia che per salvare gli 8000 dell' Alitalia, affossano migliaia di aziende
che a loro volta licenzieranno come minimo 100.000 persone.
Che deve fare Sony? mica e' una ONLUS.....
Meglio 8000 che una corporation intera affossata. Che poi per la maggior parte secondo me stanno a prendere pure la palla al balzo per fare una bella ripulita di impiegati parenti del direttore tecnico, che conoscono la cugina del commerciale, che si era innamorata del trade marketing specialist, la cui sorella conosceva il capo filiale... Stai tranquillo che per la gente che vale, in un'azienda, ci si ripensa cinque volte prima di interrompere una collaborazione.
Ovvio che non è sempre cosi e la situazione non è generale, perchè in crisi ci siamo veramente. Ma vogliamo contare le posizioni duplicate all'interno di grandi corporazioni? Gente che prende lo stipendio per stare seduta a una sedia a non fare un'emerito cazzo? Io ne conosco parecchie di queste realtà.
ma noi siamo oltre altro che america
quoto, e aggiungo per poi alzare le tasse a tutti gli italiani per pagare il sussidio a quei 160000
noi proprio facciamo schifo a soluzioni di salvataggio
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