Provider australiano batte Hollywood in tribunale sul problema del download illegale

Storica sentenza australiana in tema di download illegale: vince iiNet, il provider accusato di non prendere provvedimenti contro gli utenti e di ospitare direttamente contenuti non leciti
di Alessandro Bordin pubblicata il 05 Febbraio 2010, alle 16:20 nel canale MultimediaIl problema è complesso, si sa. La grande diffusione di internet ha fatto nascere buone e cattive abitudini negli utenti; fra queste ultime troviamo il download illegale di contenuti coperti da copyright. Un'usanza molto diffusa, resa semplice dal mezzo informatico e da tutta una serie di applicativi creati per scambiare file in rete, siano essi leciti o no.
Se da una parte è comprensibile la reazione delle major discografiche e del cinema nel tentare di arginare il fenomeno, dall'altra non si contano i tentativi di farlo in maniera goffa o sommaria, spesso per mezzo di tribunali e sentenze.
Una di queste ha visto le major perdere su un tema in auge da qualche tempo, ovvero l'accusare i provider di non monitorare e denunciare gli utenti che scaricano materiale illegale, o bloccare in qualche modo i canali maggiormente utilizzati dalle reti peer-to-peer e similia. La storica sentenza è stata battuta in Australia, dove iiNet, provider locale, si è difeso dall'accusa di non aver adottato alcuna misura per impedire il fenomeno, oltre a quella di ospitare nei propri spazi il materiale coperto da copyright.
Il tribunale federale di Sidney non ha ravvisato alcuna colpa nel provider. Cade dunque l'accusa di responsabilità diretta nella violazione di copyright, poiché il provider si è limitato semplicemente a garantire quello per cui gli utenti pagano, ovvero la connettività. La sentenza giunge nonostante fosse chiaro che il provider era a conoscenza del problema e non abbia fatto nulla per impedire lo scambio dei file illegali, creando quindi un precedente che potrebbe essere citato in altre sedi giuridiche, dove si stanno svolgendo processi analoghi.
Non c'è comunque motivo di gioire o di piangere: il problema c'è e resta, da qualsiasi prospettiva lo si guardi. Ancora una volta il web ha bruciato le tappe, andando a creare delle falle legislative e sfuggendo a buona parte delle regole e dei controlli tipici del mondo non virtuale, con pregi e difetti del caso.
52 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSett prox vedremo come finirà tra FAPAV e Telecom su un caso simile, anche penso alla luce di questa sentenza...
Però Bordin ha centrato il punto: problema serio e reale, praticamente impossibile da arginare, tanto meno con tentativi buffi come questo. In realtà il vero limite è la mancanza di un accordo globale su un tema globale come questo, unitamente alla scarsa coscienza degli utenti, che pensano che siccome qualcosa si può avere gratis, è giusto anzi doveroso anzi financo naturale prenderla aggratise, indipendentemente dal fatto che costi €1, €50 o €100...
Qui chiudo, prometto che quando passeranno i soliti ingengeri non risponderò, rimando ai miei vecchi quanto chiari posts sull'argomento!
Sono troppo avanti io o troppo indietro loro ?
In italia hanno già posto rimedio
...hanno messo una "tassa" chiamata "Equo Compenso" sui DVD/CD vergini e tra poco la metteranno su qualsiasi supporto di memorizzazione digitale odierno (Hard Disk, schede di memoria etc) e futuroQindi la nostra SIAE non dovrebbe più rompere i maroni (i soldi entrano sempre), in teoria, in pratica continuerà a lamentarsi perchè isoldi che riceve dalla "tassa" non bastano a pagare 200k artisti che non vendono un'accidente e non hanno voglia di trovarsi un lavoro comune (ma questa è un'altra storia)
Non uso p2p o torrent per scaricare roba illegale, ho perfino un adsl basic in cui questi servizi risultano limitati alla fonte (per pagare un po' meno di canone), perché la SIAE non mi spedisce un'assegno a me? Ogni volta che devo acquistare un dispositivo di qualunque genere per archiviare i miei dati?
quindi che se ne farebbe la gente di connessioni tanto veloci, se si possonno usarle solo per giocare alla fine?
IMHO
Ultimamente la SGAE (la SIAE Spagnola) vuole mettere anche questa tassa sull'ADSL argomentando che la vecchia tassa nn copre tutti i soldi che perdono con la pirateria, ma nn pensano mai di abbassare i prezzi dei cinema o dei CD per combattere la pirateria
Ultimamente la SGAE (la SIAE Spagnola) vuole mettere anche questa tassa sull'ADSL argomentando che la vecchia tassa nn copre tutti i soldi che perdono con la pirateria, ma nn pensano mai di abbassare i prezzi dei cinema o dei CD per combattere la pirateria
Non volevo commentare queste notizie....... non ci posso credere cio che dici... ora che lo hai detto speriamo che nessuno al governo lo sappia che hanno la scusa si fare ancora piu cassa.... E poi ridondiamo che tutto cio che aumenta per una scusa o l'altra non diminuisce piu
L' ISP mi offre un servizio che io pago, nel mio caso infostrada, e non deve in alcun modo impedirmi mi scaricare nessun file, altrimenti dovrebbe cambiare la dicitura da ADSL senza limiti ad ADSL senza limiti di tempo ma occhio a cosa scarichi, mi è capitato spesso di scaricare mp3 di cui posseggo il cd originale, solo perchè non avevo voglia di rippare il cd, oppure che so scaricare un divx di un film che ho in blu-ray (vedi topic su blu-ray) per vedere alcune scene divertenti sul pc senza accendere la play ogni volta.. il provider non mi deve impedire tutto questo..
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