Backup personali di film e musica presto legalizzati in Regno Unito

A partire dal mese di giugno, agli utenti in Regno Unito sarà permesso il backup personale di contenuti multimediali difesi da diritto d'autore
di Nino Grasso pubblicata il 31 Marzo 2014, alle 10:41 nel canale MultimediaIl Regno Unito si sta preparando per un ammodernamento delle leggi sul diritto d'autore, che potrebbero portare alla legalizzazione delle copie di backup di contenuti multimediali protetti da copyright. Il governo potrebbe anche cambiare le regolamentazioni riguardo alle citazioni e la satira. Le nuove leggi sono attese per il mese di giugno.
Ai cittadini britannici sarà permesso pertanto di copiare CD, DVD ed altri supporti multimediali per uso personale esclusivamente per "il passaggio ad un formato diverso o per disporre di una copia di riserva", secondo quanto riportato da un documento dell'Intellectual Property Office (IPO) britannico: "Le modifiche alla legge ti permetteranno di copiare film o libri su un'altra piattaforma rispetto a quella in cui sono stati acquistati senza violare le leggi sui diritti d'autore", scrive TorrentFreak che riporta le novità.
Se da una parte le nuove leggi permetteranno il possesso di copie di backup personali su dispositivi detenuti dallo stesso utente o su servizi di cloud storage, dall'altra sarà logicamente ancora illegale dare accesso agli stessi ad altri utenti che non dispongono della copia originale. Non faranno parte della nuova normativa i software, così come tutti i contenuti noleggiati attraverso siti di video streaming online.
I detentori dei diritti d'autore potranno continuare ad utilizzare sistemi di protezione all'interno dei propri formati digitali o ottici, tuttavia gli utenti possono esporre denunce formali contro l'uso di sistemi "troppo restrittivi.
Secondo il governo, i cambiamenti permetteranno di incrementare i proventi annui del settore tecnologico britannico di circa 31 milioni di sterline. La revisione della legge sul diritto d'autore sarà dibattuta nelle due camere del Parlamento Inglese e potrebbe entrare in vigore già a partire dall'1 giugno.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPrendo a d esempio l'Italia: il diritto alla copia privata già esiste, quello che (assurdamente) non è permesso è l'aggirare le protezioni, impedendo di fatto di poter fare copie private (in barba al diritto).
Questo tra l'altro rende del tutto inesistenti i presupposti per i quali si paga l'equo compenso.
La vera rivoluzione in UK sarebbe se il diritto alla copia privata prevalesse su ogni altra legge, ovvero che si possa creare una copia di backup indipendentemente dalle protezioni applicate alla sorgente originale.
Ad oggi, almeno in Italia, per poter usufruire del diritto al backup, in molti casi, devo aggirare in qualche modo le protezioni (software e video) per la musica, ci sono meno problemi, mi estraggo le tracce e il gioco è fatto.
Quindi, in una eventuale "liberizzazione" del backup, che fanno, mi tolgono le protezioni? Mi danno le chiavi? Mi permettono un numero limitato di backup? In quest'ultimo caso, come fanno?
Ovviamente il discorso è valido per materiale su supporto fisico, per il digital download come funziona?
Che marasma...
Se la legge dice che si può fare una copia privata senza problemi, e al contempo che le protezioni anticopia sono legali/utilizzabili senza problemi, due cose permesse non ne fanno una vietata, almeno credo
Quindi se uno per copiare un disco protetto usa un programma, magari acquistato e che quindi a sua volta dovrà essere legale (tipo AnyDVD?), per rimuovere tale protezione e procedere di fatto a copiarne il contenuto, come si fa a dire che è illegale rimuovere le protezioni?
Quindi se uno per copiare un disco protetto usa un programma, magari acquistato e che quindi a sua volta dovrà essere legale (tipo AnyDVD?), per rimuovere tale protezione e procedere di fatto a copiarne il contenuto, come si fa a dire che è illegale rimuovere le protezioni?
In Italia è così.
Hai il diritto di poter fare una copia privata ma non di aggirare le protezioni, ovvero puoi fare un backup solo ciò che è privo di protezioni/DRM.
E' per questo che dico che l'equo compenso è illegittimo dato che si paga per un diritto che può essere esercitato in un numero limitatissimo di casi.
Delle 2 l'una: o si permette sempre la copia privata, o si elimina l'equo compenso (o si sposta il pagamento solo sulle opere per le quale è effettivamente possibile eseguire la copia e non sui media di destinazione).
E' per questo che per essere un vero passo in avanti in UK dovrebbero pemettere la copia privata indipendentemente dalle protezioni.
Hai il diritto di poter fare una copia privata ma non di aggirare le protezioni, ovvero puoi fare un backup solo ciò che è privo di protezioni/DRM.
E' per questo che dico che l'equo compenso è illegittimo dato che si paga per un diritto che può essere esercitato in un numero limitatissimo di casi.
Delle 2 l'una: o si permette sempre la copia privata, o si elimina l'equo compenso (o si sposta il pagamento solo sulle opere per le quale è effettivamente possibile eseguire la copia e non sui media di destinazione).
E' per questo che per essere un vero passo in avanti in UK dovrebbero pemettere la copia privata indipendentemente dalle protezioni.
Semplicemente in Italia siamo governati da una massa di buffoni:
Se una legge mi permette la copia privata come diritto e contemporaneamente un'altra legge mi vieta di aggirare le protezioni anticopia mi risulta lampante che le uniche protezioni legali siano quelle univoche legate al seriale ed alla biunivocità con l'utente che l'ha registrato, tutti gli altri sistemi antipirateria legati alla duplicazione del supporto sono illegali e tutti i contenuti che fanno uso di tale sistema dovrebbero essere illegali (perché violano il diritto di copia) e conseguentemente vietata la commercializzazione.
ok che è 'proibito' aggirare i DRM
ma, francamente, chi controlla questo?
la rete e quello che scorre in essa, e tantomeno i dati digitali dei singoli utenti, non si possono controllare.
Se una legge mi permette la copia privata come diritto e contemporaneamente un'altra legge mi vieta di aggirare le protezioni anticopia mi risulta lampante che le uniche protezioni legali siano quelle univoche legate al seriale ed alla biunivocità con l'utente che l'ha registrato, tutti gli altri sistemi antipirateria legati alla duplicazione del supporto sono illegali e tutti i contenuti che fanno uso di tale sistema dovrebbero essere illegali (perché violano il diritto di copia) e conseguentemente vietata la commercializzazione.
Quoto.
Quello che hai esposto è troppo semplice e logico per essere compreso dai nostri politici. Se fossero almeno in buona fede, e con un minimo di sale in zucca, prima di fare certe leggi o certe modifiche a leggi già esistenti, consulterebbero qualche normale "esperto" della materia in questione, e si farebbero poi consigliare. Ma quando invece si va a braccetto con le lobbies, le cose non potranno che andare sempre peggio per i cittadini.
Ma le avete mai sentite le bufale che sparano quando vengono intervistati? Ieri sera, a "La gabbia" su LA7, hanno aggiunto un nuovo "spazio" dedicato alle "SUPERCAZZOLE" che sparano i nostri disinformati politici, e certi manager stra-pagati, quando vengono intervistati.
Parlando di leggi in alcuni Paesi, l'altro giorno in TV hanno dato questi dati, che riguardano il numero (all'incirca) di leggi vigenti:
1. Gran Bretagna: 3.000 leggi
2. Germania: 5.500 leggi
3. Francia: 7.000 leggi
4. Italia: 150/200.000 leggi
Mi pare che la risposta fu data da uno dei due giornalisti che ha scritto il famoso libro "La casta".
La nostra lingua è talmente complessa che volendo si possono scrivere legge impossibili da interpretare ma solo da far rispettare.
I nostri politici si divertono a fare modifiche a leggi invece di riscriverle, ogni volta che un loro amico-finanziatore-compagno di merende lo chiede a proprio uso.
Nei paesi anglosassoni per esempio il furto è contemplato da un ristretto numero di leggi, che si tratti di un pacchetto di gomme o dell'auto, in Italia c'è una legge per ogni bene che possa essere rubato come se rubare un portamonete fosse diverso che rubare un telefonino, e spesso queste leggi si compenetrano rendendo l'applicazione delle stesse impossibile da attuare moralmente.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".