TSMC: il 2022 si chiude alla grande, ma la frenata è dietro l'angolo
Il colosso taiwanese della produzione di semiconduttori per conto terzi, TSMC, ha chiuso il 2022 con un ottimo Q4 ma avverte: il primo semestre del 2023 farà segnare un rallentamento. Cresce la produzione con processi produttivi a 5 nanometri.
di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Gennaio 2023, alle 08:51 nel canale MercatoTSMC
TSMC, il più grande produttore di semiconduttori per conto terzi al mondo, ha chiuso il quarto trimestre fiscale 2022 con un fatturato di 19,93 miliardi di dollari, un miglioramento del 26,7% su base annua ma in calo dell'1,5% sul terzo trimestre (qui pesa il cambio tra NT$ e $). Il margine lordo si è attestato al 62,2%, il margine operativo al 52% e il margine di profitto netto al 47,3%. L'utile netto è cresciuto del 78%.
Nel quarto trimestre le consegne di wafer prodotti a 5 nanometri hanno raggiunto il 32% del fatturato totale, mentre i 7 nanometri si sono fermati al 22%. Bene anche la produzione con processi a 16 e 28 nanometri, ancora molto usati (automotive e non solo), con un peso rispettivamente sul fatturato del 12 e dell'11%.
"La nostra attività nel quarto trimestre è stata frenata dalla debolezza della domanda del mercato finale e dall'aggiustamento delle scorte dei clienti, nonostante la continua diffusione delle nostre tecnologie a 5 nm", ha affermato Wendell Huang, VP e Chief Financial Officer di TSMC. "Entrando nel primo trimestre del 2023, poiché le condizioni macroeconomiche generali rimangono deboli, prevediamo che la nostra attività sarà ulteriormente influenzata dalla continua debolezza della domanda del mercato finale e dall'ulteriore aggiustamento delle scorte da parte dei clienti".
Per il primo trimestre 2023 TSMC si aspetta quindi un fatturato tra 16,7 e 17,5 miliardi di dollari, con un margine lordo tra il 53,5% e il 55,5%. La società taiwanese prevede investimenti per il 2023 tra 32 e 36 miliardi di dollari: nel 2022 prevedeva di spendere 40 miliardi di dollari in Fab ed espansione della produzione, ma poi ha rivisto il dato a 36,3 miliardi di dollari. "Prevediamo che il ciclo dei semiconduttori toccherà il minimo nel primo semestre e assisteremo a una ripresa nella seconda metà del 2023", ha affermato il CEO CC Wei.
Lo stesso CC Wei ha commentato le voci, sempre più insistenti, sullo sbarco in Europa con l'apertura di uno stabilimento produttivo. "In Europa ci stiamo impegnando con consumatori e partner nel valutare la possibilità di realizzare una fabbrica focalizzata sulle tecnologie specifiche per l'automotive, sulla base della domanda degli utenti e del livello di sostegno che otterremo dai governi". D'altronde l'impianto potrebbe sorgere proprio in Germania, la patria dell'auto made in Europe.
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