Bitcoin è la crypto che consuma più CO2 al mondo. Ci vorrebbero 431 milioni nuovi alberi

Tra le criptovalute che hanno inquinato di più in questo 2022, il Bitcoin è al primo posto con 86,3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2. Si tratta di un aumento sostanziale rispetto al 2021
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 13 Gennaio 2023, alle 08:47 nel canale WebBitcoin
Il Bitcoin è considerata la regina delle criptovalute, essendo la prima per capitalizzazione di mercato, ma è anche la prima per quanto riguarda il consumo energetico. Un primato certamente negativo per l'ambiente.
Secondo i dati svelati da forexsuggest, Bitcoin avrebbe prodotto circa 86,3 milioni di tonnellate di CO2 solo nel 2022. Ciò significa che il pianeta ha bisogno di 431,6 milioni di nuovi alberi per per risanare l'impatto delle emissioni nocive di un solo anno. Rispetto al 2021, il mining di Bitcoin ha causato un sostanziale aumento del consumo energetico, dato il meccanismo utilizzato chiamato Proof-of-Work (PoW), che richiede altissima intensità energetica.
Criptovalute: quante CO2 producono per transazione?
Tornando al Bitcoin, di gran lunga la criptovaluta più inquinante, utilizza un totale 1183,58 kWh per ogni singola transazione,ciò significa che produce 805.13 kg di CO2. Al secondo e terzo posto troviamo Polygon con 90.18 kWh per transazione e conclude il podio Bitcoin Cash con 18.96 kWh. Come vedete, Bitcoin è per distacco la più inquinante di tutte.
Consumo maggior per singola transazione:
- Bitcoin 1183,58 kWh
- Polygon 90,18 kWh
- Bitcoin Cash 18,96 kWh
Al contrario, le criptovalute con il minor consumo energetico per transazione sono: Stellar con 0,00003 kWh, IOTA con 0.00011 kWh, Nano con 0.000112 kWh, Ripple con 0.0079 kWh e infine Chia con 0.023 kWh per transazione.
Consumo minore per singola transazione:
- Stellar 0,00003 kWh
- IOTA 0,00011 kWh
- Nano 0,000112 kWh
- Ripple 0,0079 kWh
- Chia 0,023 kWh
Criptovalute: quali sono le più inquinanti, quanta CO2 emettono in un anno e quanti alberi servono per risanare?
Come precedentemente affermato, nel 2022 la criptovaluta che ha emesso più CO2 è il Bitcoin con 86,3 milioni di tonnellate di emissioni, ciò significa che servirebbero ben 431,6 milioni di alberi affinché le emissioni annuali di CO2 di Bitcoin vengano rimosse dall'atmosfera. Al secondo posto troviamo Litecoin con 525,2 mila tonnellate di CO2 emessa nel 2022, per un totale di 2,6 milioni di alberi da dover piantare. Al terzo posto troviamo Bitcoin Cash con 141,4 mila tonnellate di CO2 emesse per un totale di 707,3 mila alberi da dover piantare per compensare l'inquinamento.
criptovalute più inquinanti del 2022 (tonnellate di emissioni di CO2):
- Bitcoin 86,3 milioni di tonnellate
- Litecoin 525,2 mila tonnellate
- Bitcoin Cash 141,4 mila tonnellate
quali sono le criptovalute che stanno aumentando o diminuendo le loro emissioni?
Guardando verso il futuro ci sono alcune criptovalute che stanno aumentando, e altre che stanno diminuendo le loro emissioni, così è stato svelato il comportamento delle criptovalute negli ultimi due anni.
Ad esempio, Ethereum nel 2022 ha deciso di passare ad un nuovo meccanismo di consenso chiamato Proof-of-Stake, diminuendo le emissioni di CO2 dell'oltre 99% e velocizzando il processo di transazione. Nel dettaglio, nel 2021 Ethereum ha emesso nell'atmosfera ben 21,95 milioni di tonnellate di CO2, ma dopo merge del 2022 il consumo è stato ridotto a sole 8.824 tonnellate. In questo modo, sarebbe necessario piantare solo 44.121 alberi per compensare le emissioni annuali di Ethereum, rispetto ai 109.751.315 alberi dell'anno precedente. Al secondo e terzo posto delle crypto con la più rapida diminuzione delle emissioni di CO2 abbiamo Bitcoin Cash (90% in meno) seguita da Dogecoin (25% in meno).
Crypto con la miglior diminuzione emissioni CO2 tra 2021 e 2022:
- Ethereum < 99%
- Bitcoin Cash 90%
- Dogecoin 25%
Dalle notizie positive si passa a quelle negative. Infatti ora parliamo delle crypto che hanno subito il più rapido aumento di emissione di CO2 in questi due anni. Al primo posto troviamo Cardano con un aumento del 113% dal 2021 al 2022. Ciò è dovuto al suo forte aumento del consumo annuo di elettricità, passato da 7.051.032 kWh nel 2021 a 14.998.763 kWh nel 2022. Al secondo posto torna a far visita Bitcoin, con un aumento del 52%, seguita da Ripple con un aumento annuale del 21%.
Crypto con il maggior aumento di emissioni CO2 tra 2021 e 2022:
- Cardano 113%
- Bitcoin 52%
- Ripple 21%
125 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoInfatti l'articolo dice che ha preso un costo X di transizione moltiplicato per le transizioni tra il 2021 e 2022.
Abbiamo quindi utilizzato il calcolatore delle emissioni di anidride carbonica di Carbonify per calcolare la quantità di CO2 generata da ciascuna criptovaluta per ciascuna transazione, nonché una tariffa mensile e annuale. Questo calcolatore ci ha anche fornito il numero di alberi che dovrebbero essere piantati per contrastare l'inquinamento causato da ciascuna criptovaluta.
E' come prendere X miliardi di km fatti in un anno di tutte le auto e fare una media di inquinamento del CO2 e dire che tutte le auto hanno rialsciato X CO2 tra il 2021 e 2022, ma quante di queste sono elettriche ricaricate da fonti rinnovabili e quindi a 0 impatto di CO2 per quei km? (lasciate perdere la costruzione, non viene calcolata nel report)
Tenendo conto poi del fatto che chi ha un miner, per quanto poco performante possa essere, sicuramente non andrà ad attaccarsi ad una fonte fossile per ciucciare energia, visto che è la più costosa.
ma soprattuto, esistono ancora sti miner
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Buona domanda, credo sempre meno vedendo quante schede video usate si trovano
Sì è PoS, sono perplesso anch'io...a meno che non si consideri quanto tempo (e quindi quanta corrente) serva per una singola transazione di Polygon (acquisto, vendita..).
Boh
Boh
L'articolo si basa solo su quello, si vede quanto l'avete letto.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".