Stop alle acquisizioni oltre i 5 miliardi di dollari: si fa largo in USA la proposta di legge
Avanzata una proposta negli USA per limitare le grandi fusioni tra aziende che rischiano di concentrare troppo potere di mercato nelle mani di poche realtà
di Andrea Bai pubblicata il 18 Marzo 2022, alle 14:31 nel canale MercatoPresso il Congresso degli Stati Uniti d'America si sta facendo strada una proposta di legge, il Prohibiting Anticompetitive Mergers Act, che mira a contrastare le acquisizioni tra grandi società che rappresentino mosse potenzialmente anticoncorrenziali, una pratica che ultimamente è stata piuttosto in uso tra grandi aziende tecnologiche.
Proposta dalla senatrice democratica per il Massachussets Elizabeth Warren e dal rappresentante democratico per lo stato di New York Mondaire Jones, la legge punta a vietare qualsiasi accordo di acquisizione di valore superiore ai 5 miliardi di dollari.
"Negli ultimi cinque decenni le grandi aziende hanno avuto quasi libero sfogo sulla nostra economia, schiacciando concorrenti, diventando sempre più grandi, e abusando del loro potere di mercato per dissanguare i consumatori e schiacciare i lavoratori e le piccole imprese. Questo comportamento incostituzionale deve terminare. Il mio nuovo disegno di legge con il rappresentante Jones ripristinerebbe la tradizione antimonopolistica del nostro Paese vietando le fusioni più grandi e anticoncorrenziali e fornendo al Dipartimento di Giustizia e alla Commissione Federale sul Commercio strumenti più robusti per far rispettare le nostre leggi antitrust e ripristinare la vera concorrenza nei nostri mercati" ha dichiarato la senatrice Warren.

La nuova legge se approvata andrebbe ad impegnare il Dipartimento di Giustizia e alla Commissione Federale sul Commercio a considerare sia il valore di un'eventuale operazione di fusione/acquisizione sia il suo impatto sui lavoratori e, sulla base di tali considerazioni, darebbe loro il potere di opporsi all'operazione nel caso in cui andasse ad estendere significativamente la posizione di mercato e risultasse dannosa per i dipendenti.
"Nel 2021 le nostre agenzie antitrust hanno ricevuto più richieste di acquisizione che in qualsiasi altro anno nell'ultimo decennio. Dalle grandi fusioni tecnologiche tra aziende come Facebook e Instagram, alle fusioni agricole tra aziende come Wayne e Sanderson Farms, la recente impennata dei consolidamenti aziendali ha aumentato la disoccupazione, ridotto i salari e consentito alle aziende di aumentare ulteriormente i prezzi durante questo periodo di inflazione" ha commentato il rappresentante Jones.
Curiosamente l'acquisizione di Instagram da parte di Facebook avvenne nel 2012 per un controvalore di 1 miliardo di dollari ma, negli anni recenti, anche limitatamente al panorama tecnologico, si sono verificate numerose acquisizioni il cui valore ha di gran lunga superato i 5 miliardi di dollari. Di seguito ne elenchiamo alcune avvenute negli ultimi 20 anni, senza pretesa di completezza e in relazione solo a realtà statunitensi:
- 2014: Facebook acquisisce Whatsapp per 22 miliardi di dollari
- 2015: Dell acquisisce EMC per 67 miliardi di dollari
- 2016: Microsoft acquisisce Linkedin per 26,2 miliardi di dollari
- 2018: IBM acquisisce Red Hat per 34 miliardi di dollari
- 2020: AMD acquisisce Xilinx per 35 miliardi di dollari
- 2022: Microsoft acquisisce Activision Blizzard per 68,7 miliardi di dollari










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9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infostupida e miope... non credo proprio.
che poi, anche passasse, essendo limitate al "suolo" statunitense sarebbe come mettere un cancello senza prima aver fatto il recinto... vero anche quello.
facevano prodotti ottimi, e la stessa SUN che aveva acquisito Mysql
altro che
Sul fatto che non passi non ci metterei la mano sul fuoco, sull'essere una buona idea... dipende. Può limitare gli abusi, ma può anche porre dei limiti controproducenti.
Pensiamo per esempio alla nostra fusione tra Wind e H3G, che ha permesso ai due operatori in difficoltà di mettersi in una posizione di competere meglio con gli altri due e ha permesso ad un altro operatore innovativo di entrare nel mercato.
Diciamo che avrebbe senso se facesse suonare un allarme, richiedesse specifiche tutele e un percorso speciale.
Sul fatto che sia "solo in USA" non mi pare poco, le aziende di cui parliamo sono attive globalmente e bloccare per loro un mercato primario come quello statunitense impedirebbe di fatto l'acquisizione nella stragrande maggioranza dei casi.
senza senso
Non ne capisco il senso.Prima di tutto se ho degli stabilimenti fisici, raggiungere quelle cifre é piú facile senza avere una posizione predominante.
Anche nel caso di un patrimonio di brevetti si potrebbero avere problemi.
E poi basta spezzettare la societá da 5 mld in 3 societá piú piccole oppure cedere rami di azienda in piú passaggi.
Mi sembra il caso di politici incompetenti che vogliono regalmentare un ambito che non conoscono.
Ripensandoci, forse vogliono impedire a qualche societá straniera di comprare qualcosa in USA.
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