RISC-V, una coalizione di aziende per accelerare l'uso e lo sviluppo dell'ISA open source

RISC-V, una coalizione di aziende per accelerare l'uso e lo sviluppo dell'ISA open source

Una nuova società creata ad hoc da Bosch, Infineon, Nordic Semiconductor, NXP e Qualcomm Technologies punta ad accelerare lo sviluppo dell'ISA RISC-V per applicarla nel settore automobilistico e non solo.

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Mercato
RISC-VQualcommBoschInfineon
 

RISC-V, l'ISA open source nata all'Università della California - Berkeley, sta raccogliendo sempre più consensi nel mondo dell'elettronica: pur essendo in costante evoluzione e oggi non adatta a qualsiasi impiego, sta diventando sempre più duttile e per questo usata. Il fatto che poi non si paghino royalty per usarla, al contrario di ARM, rende il tutto ancora più appetitoso per il settore.

Non è quindi un caso che società come Robert Bosch GmbH, Infineon Technologies AG, Nordic Semiconductor, NXP Semiconductors e Qualcomm Technologies, Inc. abbiano deciso di unire le forze e fare un investimento congiunto in "un'azienda volta a promuovere l'adozione di RISC-V a livello globale consentendo lo sviluppo di hardware di nuova generazione".

Questa società, costituita in Germania, mira ad accelerare la commercializzazione dei prodotti futuri basati sull'architettura open source RISC-V. In pratica, creerà architetture di riferimento e aiuterà a fissare standard condividi nel settore. Il focus iniziale sarà il settore automobilistico, con un'eventuale espansione per includere dispositivi mobile e IoT.

"Bosch è convinta che le iniziative che promuovono le specifiche aperte RISC-V porteranno il mercato globale della mobilità a un significativo passo avanti. L'iniziativa contribuirà notevolmente a creare un ecosistema di semiconduttori affidabile ed efficiente con sede nell'UE", ha affermato Jens Fabrowsky, vicepresidente esecutivo di Bosch e responsabile del business dei semiconduttori.

"Siamo entusiasti di unirci ad altri attori del settore per guidare l'espansione dell'ecosistema RISC-V tramite lo sviluppo di hardware di nuova generazione. Qualcomm Technologies investe in RISC-V da più di cinque anni e abbiamo integrato i microcontrollori RISC-V in molte delle nostre piattaforme commerciali. Riteniamo che il set di istruzioni open source di RISC-V aumenterà l'innovazione e ha il potenziale per trasformare il settore", ha aggiunto Ziad Asghar, Senior Vice President of Product Management di Qualcomm Technologies.

10 Commenti
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supertigrotto04 Agosto 2023, 15:53 #1
Era ora che aumentassero l'impegno per sviluppare ulteriormente risc-V, è un progetto molto interessante.
sisko21404 Agosto 2023, 16:26 #2
Molto bene... non vedo l'ora che arrivi qualche cpu risc-v decente che possa competere con Arm
Sandro kensan04 Agosto 2023, 17:08 #3
Si leggono un sacco di news sui Risc V che provengono dalla Cina mentre qui non date mai nessuna notizia. Penso che se le agenzie americane non danno news voi non rimbalzate.
s0nnyd3marco04 Agosto 2023, 17:08 #4
Ecco un progetto sensato in cui l'Unione Europea potrebbe mettere i soldi piuttosto di finanziare guerre di paesi stranieri. Lo sviluppo di Risc-V permetterebbe di svincolarsi dai produttori stranieri per le infrastrutture mission critical.
LMCH04 Agosto 2023, 17:38 #5
NXP é anche in OpenHWGroup
( https://www.openhwgroup.org/membership/members/)
ma al momento non propone niente che sia basato su RISC-V, ne ha fatto annunci in proposito che io sappia.
Alcuni di loro usano già dei core RISC-V come coprocessori nei loro SoC, ma non sono accessibili agli sviluppatori esterni (il codice risc-v fa parte dei blob binari dei driver di alcuni sottosistemi dei SoC gestiti da quei coprocessori).
frankie04 Agosto 2023, 18:02 #6
Se non sbaglio Risc-V è presente come processore "che fa qualcosa" nei processori ARM...
das04 Agosto 2023, 20:21 #7
Ma perchè non si sente mai parlare dell'architettura Open Power? È già parecchio sviluppata e ci sono cpu potenti, molto più di quelli disponibili riscV
LMCH05 Agosto 2023, 00:34 #8
Originariamente inviato da: das
Ma perchè non si sente mai parlare dell'architettura Open Power? È già parecchio sviluppata e ci sono cpu potenti, molto più di quelli disponibili riscV


OpenPOWER Consortium prima e Foundation poi è stato l'ennesimo tentativo di IBM di allargare la base di utilizzatori della sua architettura POWER, ma non è così aperta, si finisce con il dipendere da IBm come fornitore di IP e di licenze.
Inoltre l'architettura POWER è orientata a roba ad alte prestazioni, non copre tutti i settori di mercato e nicchie coperti da RISC-V.
A livello di sistemi embedded sia NXP che ST propongono ancora chip basati su evoluzioni di PowerPC, ma entrambe stanno gradualmente sostituendo le linee di prodotto basate su PowerPC con nuovi prodotti basati su ARM.

N.B. POWER e PowerPC sono due cose diverse sebbene a livello di istruzioni siano relativamente compatibili.
das05 Agosto 2023, 20:42 #9
Originariamente inviato da: LMCH
OpenPOWER Consortium prima e Foundation poi è stato l'ennesimo tentativo di IBM di allargare la base di utilizzatori della sua architettura POWER, ma non è così aperta, si finisce con il dipendere da IBm come fornitore di IP e di licenze.
Inoltre l'architettura POWER è orientata a roba ad alte prestazioni, non copre tutti i settori di mercato e nicchie coperti da RISC-V.
A livello di sistemi embedded sia NXP che ST propongono ancora chip basati su evoluzioni di PowerPC, ma entrambe stanno gradualmente sostituendo le linee di prodotto basate su PowerPC con nuovi prodotti basati su ARM.

N.B. POWER e PowerPC sono due cose diverse sebbene a livello di istruzioni siano relativamente compatibili.


Ah ok, non lo sapevo. Pensavo fosse realmente Open
LMCH06 Agosto 2023, 00:18 #10
Originariamente inviato da: das
Ah ok, non lo sapevo. Pensavo fosse realmente Open


C'è anche da dire che neppure l'iniziativa di NXP, Qualcomm,Infineon, ecc. è open.

Se ho capito bene, mirano a progettare, VALIDARE E CERTIFICARE insieme (in modo da ridurre i costi) dei core RISC-V per applicazioni automotive (come minimo mi aspetto che tra le IP che svilupperanno ci saranno core che lavorano in lockstep ed altre cose simili) a cui loro avranno accesso, ma suppongo che terzi dovranno pagare licenze ecc.ecc.

Il vantaggio è che i loro prodotti allargheranno le possibilità di scelta per chi non vuole rischiare di ritrovarsi legato ad un singolo fornitore (di hardware o di IP).

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