BMW è prossima a portare sul mercato il suo primo SUV a idrogeno: la produzione di massa dell' iX5 Hydrogen dovrebbe partire dal 2025, in collaborazione con Toyota

Il marchio non intende focalizzarsi su un'unica linea produttiva e vede nel suo futuro auto elettriche, a combustione e a idrogeno
di Giulia Favetti pubblicata il 16 Agosto 2022, alle 15:31 nel canale MercatoBMWToyota
Secondo quanto riferito al quotidiano economico giapponese Nikkei da Pieter Nota, capo delle vendite BMW, la casa tedesca vedrebbe nel futuro del marchio tre linee produttive: auto a combustione interna (ICE), auto elettriche a batteria (BEV) e auto elettriche a idrogeno (FCEV). La produzione in piccole serie dovrebbe iniziare fra poche settimane mentre quella su scala dovrebbe essere avviata nel 2025 in partnership con Toyota che ultimamente ha fatto di questa tecnologia il suo cavallo di battaglia.
L'auto in questione è l'iX5 Hydrogen, le cui celle a combustione verranno fornite dal marchio giapponese, presentato dalla casa all'IAA Mobility nel settembre 2021. La produzione in piccole serie dovrebbe iniziare tra poche settimane e i primi veicoli dovrebbero essere consegnati entro la fine di quest'anno. Il SUV può immagazzinare fino a 6 kg di idrogeno all'interno di due serbatoi in materiale composito in fibra di carbonio a una pressione pari a 700 bar: le celle a combustibile, site nel vano motore, producono 125 kW di energia che va ad alimentare un motore elettrico in grado di gestire una potenza massima di 275 kW. Sopra quest'ultimo è stata montata una batteria tampone in grado di intervenire qualora l'energia erogata dalla cella non fosse sufficiente.
Nota non ha rilasciato ulteriori dettagli circa la possibilità di successivi modelli di vetture FCEV, limitandosi ad affermare che questa tecnologia sembra particolarmente indicata per SUV di grandi dimensioni. Sul futuro del marchio il dirigente BMW ha così commentato: "I veicoli elettrici hanno rappresentato una quota maggiore delle vendite del previsto e se la velocità attuale rimane possiamo raggiungere quel 50% uno o due anni prima di quanto prefissatoci... Tuttavia l'infrastruttura [di ricarica, ndr] non è la stessa ovunque... Crediamo nell'importanza di varie tecnologie - veicoli elettrici a batteria, anche idrogeno e motori a combustione efficienti - perché non vogliamo concentrare tutti i nostri investimenti in un'unica area".
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCmq bisogna che inizino a costruirei i distributori, altrimenti ci vai ancora meno lontano che con l'elettrico.
Almeno che non usino la "pasta" ad idrogeno di cui si era parlato in un articolo,l'idrogeno così compreso è pericoloso più di benzina,GPL,metano e batterie al litio messe assieme,inoltre è la molecola più piccola in natura,per quanto sia fatto bene il serbatoio e affini,piccole perdite sono facilissime da ottenere.
Almeno che non usino la "pasta" ad idrogeno di cui si era parlato in un articolo,l'idrogeno così compreso è pericoloso più di benzina,GPL,metano e batterie al litio messe assieme,inoltre è la molecola più piccola in natura,per quanto sia fatto bene il serbatoio e affini,piccole perdite sono facilissime da ottenere.
Non cambia molto tra 200 bar del metano e 700 dell'idrogeno... muori in entrambi i casi.
Infatti la preoccupazione corre al resto dell’isolato
Uno degli aspetti interessanti dell’elettrico è che le colonnine si possono mettere praticamente ovunque e che possono anche non essere presidiate.
Inoltre si può caricare direttamente a casa, se si ha un box con corrente.
Con l’idrogeno potrai recarti solo in distributori abilitati e addio ricarica domestica.
Non entro nel merito di altri fattori, ce ne saranno sicuramente anche a favore, ma già così mi sembra abbastanza bloccante.
Uno degli aspetti interessanti dell’elettrico è che le colonnine si possono mettere praticamente ovunque e che possono anche non essere presidiate.
Inoltre si può caricare direttamente a casa, se si ha un box con corrente.
Le mancanze dell'elettrico sono evidenti, e non ci sono batterie che tengono per risolverle: è semplicemente fisica. L'auto elettrica è impossibile da ricaricare in breve, a meno di installare delle colonnine da megawatt di potenza. La poca praticità è evidente e si risolve solo sostituendo le batterie con un vettore energetico, tipo l'idrogeno appunto.
Veramente sono allo studio, in fase avanzata, batterie a stato solido da mille km di autonomia e ricarica 20-80% in pochi minuti. Aggiungi la ricarica a induzione in autostrada e vedi che i limiti dell'auto elettrica scompaiono.
E poi c'è questo: https://insideevs.it/news/604667/ba...#comments-block
Vero, non ci avevo pensato che un volume che aumenta di 700 volte é peggio di una bomba.
Imbarazzante che si diffondano ancora queste idee fantasiose, come le fantomatiche autostrade a pannelli solari.
Faccio un paio di piccoli paragoni, innocui. Le emissioni di centinaia di milliWatt da un telefono o un WiFi mettono in allerta gente che li spegne la notte (...) e pensate che sia facile caricare a induzione con quanto, qualche centinaio di Watt almeno, a distanze di decine di centimetri? Nessuno ha notato che neppure gli smartphone appoggiati a pochi millimetri si ricaricano con /decine/ di Watt?
Parliamo poi di colonnine di ricarica: quanto costa fare scavi e portare migliaia di km di elettrodotti sufficienti a trasportare l'energia? Perché anche un piccolo condominio dovrà avere presto un allaccio ben superiore a certe potenze che in taluni casi vengono negati ad aziende in zone industriali...
L'idrogeno esplode, ah sì. La benzina brucia (ed esplode), ah ecco perché la usiamo. Le batterie non esplodono, ah no, quasi non esplodono. E non bruciano, ah no, quasi non bruciano (...). Insomma, comunque accumuli energia rischi che si liberi come non vorresti.
Mentre inventano le prossime batterie, dico nei prossimi vent'anni in cui si susseguiranno annunci di rivoluzionarie nuove batterie che stanno per essere prodotte, forse dovremo anche convivere con un po' di roba che brucia ed esplode involontariamente.
Ah giusto, ho trovato! Il gasolio non brucia né esplode facilmente! Ah... no, niente, come non detto.
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