Anche SK hynix vuole andarsene dall'Italia, 39 dipendenti licenziati

Anche SK hynix vuole andarsene dall'Italia, 39 dipendenti licenziati

Dopo Micron, anche SK hynix vuole lasciare l'Italia. La società sudcoreana vuole chiudere il centro di ricerca e sviluppo di Agrate Brianza e licenziare tutti i dipendenti. Scendono in campo i sindacati.

di pubblicata il , alle 09:11 nel canale Mercato
SK hynix
 

Non c'è solo il caso Micron a tenere banco, anche la sudcoreana SK hynix vuole levare le tende dall'Italia. La divisione del produttore di memorie DRAM e NAND, sita in quel di Agrate Brianza, sarà messa in liquidazione e chiusa. I lavoratori coinvolti da questa decisione, 39 in tutto, si occupano di ricerca e sviluppo e sono il "bottino" dell'acquisizione di Ideaflash avvenuta nel 2012.

Secondo quanto riportato dal sindacato Filcams Cgil Monza e Brianza, la motivazione dietro a questa chiusura sarebbe legata al "divario tecnologico tra la società italiana e la casa madre coreana e l'impercorribilità di un trasferimento di tecnologia determinato dalla necessità di ingenti investimenti e dai divieti della normativa nazionale coreana".

Diverso il destino invece di un centro di ricerca e sviluppo a Roma, attualmente di proprietà di Intel, il quale dovrebbe passare nelle mani di SK hynix entro il 2025, quando sarà completata l'acquisizione della divisione NAND di Intel.

"Riteniamo molto contraddittorie le motivazioni comunicate per la chiusura e i licenziamenti poiché il centro di ricerca italiano ha sempre raggiunto gli obiettivi e sviluppato i prodotti conseguendo i migliori risultati", dichiara Matteo Moretti, segretario generale della Filcams Cgil in Brianza, che aggiunge: "SK hynix è il secondo colosso mondiale dei semiconduttori con un fatturato nel 2022 di 34 miliardi di dollari e un utile netto di 1,7 miliardi di dollari".

L'assemblea dei lavoratori ha deciso di provare a coinvolgere anche le parti istituzionali, provincia e Comune, nel tentativo di "individuare soluzioni di tutela dell'occupazione e  il mantenimento di queste elevate professionalità e competenze nel territorio anche attraverso il coinvolgimento e l'interesse di altre realtà importanti attive nel settore della microelettronica".

"Richiamiamo l'azienda alla propria responsabilità sociale e ad adoperarsi per ogni soluzione di tutela dei livelli occupazionali", aggiunge Moretti. "L'obiettivo del percorso sindacale che intraprendiamo è quello di tutelare l'occupazione delle 39 lavoratrici e lavoratori e mantenere le competenze di eccellenza nel territorio, stimolando su questo tema l'impegno attivo delle istituzioni e il coinvolgimento delle aziende importanti e strategiche del settore presenti in Brianza che possono svolgere un ruolo risolutivo acquisendo le professionalità coinvolte".

6 Commenti
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Nui_Mg11 Aprile 2023, 09:33 #1
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Dopo Micron, anche SK hynix vuole lasciare l'Italia. La società sudcoreana vuole chiudere il centro di ricerca e sviluppo di Agrate Brianza e licenziare tutti i dipendenti.

Natürlich


Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Scendono in campo i sindacati.

Unax11 Aprile 2023, 09:37 #2
Richiamiamo l'azienda alla propria responsabilità sociale e ad adoperarsi per ogni soluzione di tutela dei livelli occupazionali"

ma a che servono questi appelli vani?
erupter11 Aprile 2023, 10:14 #3
Originariamente inviato da: Unax
Richiamiamo l'azienda alla propria responsabilità sociale e ad adoperarsi per ogni soluzione di tutela dei livelli occupazionali"

ma a che servono questi appelli vani?


L'italia è abituata al padre nostro e all'ave maria, mica a fare piani industriali, ecco quindi che anche i sindacati (così come già i politici) pregano
Gringo [ITF]11 Aprile 2023, 14:41 #4
Gli unici che non vogliono andarsene dall'Italia sono i Parlamentari Ormai !
Sandro kensan11 Aprile 2023, 16:24 #5
Mi viene in mente la famosa frase di Draghi: "Volete la Pace o i condizioantori?"

Mi sa che abbiamo la Pace e quindi i condizionatori se ne stanno andando.
WarSide11 Aprile 2023, 20:22 #6
Che strano.

E' già un miracolo che abbiano tenuto duro fino ad oggi. Tra 20/30 anni rimarrà solo il carrozzone fiat. Ah no, perché adesso non è neanche più un'azienda veramente italiana.

Rimarranno solo le aziende tessili in mano ai cinesi per sfruttare il bollino "made in italy" sui capi d'abbigliamento fatti nei sottoscala di prato con materie prime cinesi.

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