Un terremoto ferma la produzione di RAM nella fabbrica Micron a Taiwan
Domenica scorsa un terremoto ha colpito l'isola di Taiwan e ha causato lo stop della produzione in diversi impianti di semiconduttori: la statunitense Micron ha dovuto fermare la Fab 11 vicino a Taoyuan.
di Ciro Sdino pubblicata il 27 Ottobre 2021, alle 15:21 nel canale MemorieMicron










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27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl problema è che ci sono POCHISSIME fabbriche in tutto il mondo che producono un bene che negli anni è diventato indispensabile, e presente nel 90% degli oggetti che possediamo: I chip.
In 10 anni è aumentato a dismisura il numero di persone che possiede oggetti elettronici, ma è anche aumentato a dismisura la tiplogia di oggetti che richiedono chip. Tuttavia non è aumentata la capacità di produzione, e se è aumentata lo ha fatto in maniera del tutto inadeguata.
E' da li che viene lo shortage. E' il motivo per cui Intel(e non solo) si è decisa a stanziare 80 miliardi in 10 anni per l'aumento di produzione in Europa. (https://forbes.it/2021/09/09/intel-...e-chip-europa/). E lo stesso governo americano ne ha stanziati altri 50 per la produzione in USA.
Siamo nel 21° secolo, i chip sono usati anche nelle caffettiere e nelle lampade, e questa storia del "oh cazzo ha preso fuoco un cespuglio accanto all'unica fabbrica di chip dell'emisfero nord, quindi siamo nella merda" è allucinante.
Detto questo la situazione è molto più complessa di così. Uno dei problemi principali, ad esempio, è la mancanza dei substrati necessari, che sono prodotti da poche, specializzate aziende terze. C'è sempre stato scarso interesse nel produrre componenti a così basso margine, ma scalarne la produzione, anche con ingenti capitali, richiede tempo.
Detto questo è ovvio che ci siano relativamente pochi impianti produttivi, dal momento che ogni singolo impianto costa svariati miliardi di dollari e quelli cutting edge possono superare i 20 miliardi.
Non puoi aspettarti che ci siano migliaia di impianti simili al mondo.
Aggiungerei poi che ogni volta che c'è un mega ciclo di CAPEX, ovvero spesa in infrastruttura per aumentare la produzione, si finisce sempre ad avere produzione superiore all'offerta con consegunte crollo dei prezzi, come avviene ciclicamente con la DRAM e NAND. è ben probabile che ci troveremo in quella situazione nei prossimi 2-4 anni.
Il problema è che ci sono POCHISSIME fabbriche in tutto il mondo che producono un bene che negli anni è diventato indispensabile, e presente nel 90% degli oggetti che possediamo: I chip.
In 10 anni è aumentato a dismisura il numero di persone che possiede oggetti elettronici, ma è anche aumentato a dismisura la tiplogia di oggetti che richiedono chip. Tuttavia non è aumentata la capacità di produzione, e se è aumentata lo ha fatto in maniera del tutto inadeguata.
E' da li che viene lo shortage. E' il motivo per cui Intel(e non solo) si è decisa a stanziare 80 miliardi in 10 anni per l'aumento di produzione in Europa. (https://forbes.it/2021/09/09/intel-...e-chip-europa/). E lo stesso governo americano ne ha stanziati altri 50 per la produzione in USA.
Siamo nel 21° secolo, i chip sono usati anche nelle caffettiere e nelle lampade, e questa storia del "oh cazzo ha preso fuoco un cespuglio accanto all'unica fabbrica di chip dell'emisfero nord, quindi siamo nella merda" è allucinante.
è anche uno dei principali motivi del perchè la Cina vuole a tutti i costi "prendersi" Taiwan
Avrebbe delle fabbriche praticamente inutili (rese tali dalla sanzioni garantite USA), come quelle che ha già nella Cina continentale.
inutili... se lo dici tu...
Lo reputo un po' difficile... praticamente tutto è Made in China...
Salvo voler tornare indietro di qualche decennio... volenti o nolenti bisogna tollerare anche comportamenti che sono da biasimare...
Chiamalo opportunismo... ma questa è la realtà occidentale...
Cosa caxxo centra poi il terremoto, sarà durato si e no 5 min.
Beh, se se le prende a forza di bombe ( perché pacificamente col cacchio che quelli di Taiwan sono disposti a farsi fagocitare, specialmente dopo che hanno visto quello che è successo a Hong Kong ), probabilmente riuscirà a mettere le mani solo su un bel mucchio di macerie
Salvo voler tornare indietro di qualche decennio... volenti o nolenti bisogna tollerare anche comportamenti che sono da biasimare...
Chiamalo opportunismo... ma questa è la realtà occidentale...
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