Un terremoto ferma la produzione di RAM nella fabbrica Micron a Taiwan

Domenica scorsa un terremoto ha colpito l'isola di Taiwan e ha causato lo stop della produzione in diversi impianti di semiconduttori: la statunitense Micron ha dovuto fermare la Fab 11 vicino a Taoyuan.
di Ciro Sdino pubblicata il 27 Ottobre 2021, alle 15:21 nel canale MemorieMicron
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQUI diversi utenti sostengono* che le Fabs chips in aree sismiche si fanno dalla notte dei chip e che non conta nulla che si facciano appunto in aree sismiche
penso che si dovrebbero informare, nel caso, questi di Micron, riguardo ai post dove si spiega che non fa nulla un terremoto dove c'è una Fab, e quindi non buttare i wafers e di continuare la produzione come non fosse successo nulla
Dubito che i taiwanesi si taglino i gioielli di famiglia giusto per fare un favore agli Usa.
Ma che discorsi sono??
Secondo te la Cina che vuole Taiwan va a bombardare tutte le fabbriche?
Mah
Che è quello che ha dichiarato il ministro della difesa di Taiwan: in caso di invasione, sanno che Taiwan cadrà, ma lasceranno in mano al regime un cumulo di macerie fumanti e cercheranno di portarsi con sé quanti più invasori possibili. C'è una intervista sulla CNN se qualcuno come aqua84 fosse interessato..
I Taiwanesi faranno saltare tutto per vendicarsi dei cinesi, o pensi che dopo l'invasione quelli di TMSC continueranno ad avere il controllo delle fabbriche ?
Faranno come quelli che vengono sfrattati a forza e lasciano l'appartamento sventrato
Immagino che ci sarà pure un piano per far evacuare dirigenti e tecnici di valore in modo da non lasciare nemmeno know-how
https://www.taipeitimes.com/News/bi...0/22/2003766522
[B][I][U]questa volta è andata bene[/U][/I][/B]
Esatto.
Eppure il processo tecnologico in quella direzione è andato, ed è assurdo che i "mega analisti di mercato" non si siano accorti che la produzione sarebbe stata insufficiente nel lungo ma anche nel breve periodo.
Detto questo la situazione è molto più complessa di così. Uno dei problemi principali, ad esempio, è la mancanza dei substrati necessari, che sono prodotti da poche, specializzate aziende terze. C'è sempre stato scarso interesse nel produrre componenti a così basso margine, ma scalarne la produzione, anche con ingenti capitali, richiede tempo.
Detto questo è ovvio che ci siano relativamente pochi impianti produttivi, dal momento che ogni singolo impianto costa svariati miliardi di dollari e quelli cutting edge possono superare i 20 miliardi.
Non puoi aspettarti che ci siano migliaia di impianti simili al mondo.
Aggiungerei poi che ogni volta che c'è un mega ciclo di CAPEX, ovvero spesa in infrastruttura per aumentare la produzione, si finisce sempre ad avere produzione superiore all'offerta con consegunte crollo dei prezzi, come avviene ciclicamente con la DRAM e NAND. è ben probabile che ci troveremo in quella situazione nei prossimi 2-4 anni.
La produzione è a livelli record secondo i propri standard. E gli standard sono obsoleti e adeguati al mondo che era 15 anni fa.
Assurdo che si sia lasciata la produzione di quello che è sostanzialmente il bene più importante e determinante dell'epoca moderna, ovvero il chip, ad una rete produttiva cosi minuscola, e per altro pure stanziata in paesi esteri dove può "succedere di tutto", fuori dal tuo controllo.
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