Su PC stanno per arrivare le memorie CUDIMM. Di cosa si tratta?

CUDIMM sta per "Clocked Unbuffered Dual In-line Memory Module", e ne sentiremo parlare nei mesi a venire. Si tratta di una nuova "varietà" di DIMM che aggiunge un chip sul modulo al fine di garantire l'integrità del segnale e frequenze operative più elevate.
di Manolo De Agostini pubblicata il 19 Settembre 2024, alle 14:01 nel canale MemorieDDR5CUDIMM
Secondo indiscrezioni, tra le novità dei processori Intel Core Ultra 200 "Arrow Lake" attesi a fine ottobre potrebbe esserci il pieno supporto alle memorie CUDIMM, capaci di portare le RAM a operare ad altissime velocità. Ma cosa sono le CUDIMM?
Su PC tradizionali siamo avvezzi alle DIMM/UDIMM, a moduli di memoria unbuffered, il che significa che non c'è un buffer o un registro tra controller e chip di memoria. Il controller integrato nella CPU comunica direttamente con i chip di memoria e questo fa sì che tutto non solo sia più veloce, ma anche leggermente meno costoso per i produttori.
Arrivati però ormai a velocità oltre 8000 MT/s, i produttori iniziano a ravvisare una mancata integrità del segnale e quindi si sono trovati "costretti" a trovare una soluzione per poter salire ulteriormente con le frequenze. Ed è qui che entrano in gioco le CUDIMM.
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CUDIMM è la sigla di "Clocked Unbuffered Dual In-line Memory Module", una memoria DIMM evoluta che migliora l'integrità del segnale mediante un clock driver (CKD) installato sul modulo. Il CKD è un piccolo chip responsabile della rigenerazione del segnale di clock utilizzato dai chip di memoria, utile a migliorare la stabilità ma soprattutto a favorire il supporto a frequenze operative ancora più alte.
Per qualcuno il concetto di base non è così distante dalle Registered DIMM (RDIMM), destinate all'ambito server, che sono più costose in quanto il chip a bordo gestisce ben di più del segnale di clock.
Fortunatamente, i nuovi moduli sono compatibili con le piattaforme esistenti, in quanto si avvalgono dello stesso connettore a 288 pin delle UDIMM DDR5 sul mercato.
Al momento alcune società hanno annunciato l'arrivo di moduli con supporto XMP ad altissime velocità: Asgard ha anticipato l'arrivo di moduli DDR5-9600, come potete vedere nello screenshot in alto. Ci sono voci, non confermate, per cui in determinate modalità le CPU Arrow Lake di Intel potranno gestire memorie DDR5-10000, mentre al momento non è chiaro il supporto da parte di AMD con i Ryzen 9000.
Oltre ad Asgard, anche le cinesi Biwin e V-Color hanno annunciato l'arrivo di moduli di memoria CUDIMM, ma tutti saranno della partita, come G.Skill e Corsair. Nessuna di queste aziende ha confermato la compatibilità dei moduli con le future piattaforme LGA 1851 di Intel, ma i profili XMP menzionati dal software lasciano spazio a poche interpretazioni.
È probabile che i moduli ad altissima velocità richiederanno anche tensioni operative elevate, il che potrebbe comportare, unitamente alla presenza sul modulo del chip CKD e del già noto PMIC, temperature più alte. Per i produttori sarà quindi importante non tralasciare le soluzioni di raffreddamento al fine di garantire la stabilità in ogni condizione.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMagari siamo ancora allo stato embionale, ma con latenze 44-56-56 non siamo messi molto bene
Dubito che sarebbe fattibile anche perché ammesso che siano stabili a quelle velocità e considera che ad oggi già una RAM a 7600 è bella spinta servirebbe come minimo un aggiornamento bios per creare dei rapporti di clock tra FSB e DRAM abbastanza estremi. Non dico non sia fattibile in assoluto eh e forse su MoBo di fascia alta lo faranno davvero ma su fascia media e bassa ho qualche dubbio.
In ogni caso prima che siano sul mercato a occhio ancora passerà diverso tempo.
Magari siamo ancora allo stato embionale, ma con latenze 44-56-56 non siamo messi molto bene
Si noti che le latenze sono aumentate di parecchio ad ogni passaggio di classe delle RAM: DDR - DDR2 - DDR3 - DDR4.. ed adesso queste.
Ma infatti, secondo il mio parere conviene attendere e al massimo andare sulle dimm normale, altrimenti si rischia di avere dei ferma carte come hai tempi di rambus e ddr. Le rambus erano mostruose. io provai gli intel sia con le ddr che con le rambus.
Per la verità le latenze sono sempre rimaste uguali o lievemente diminuite.
Le latenze infatti sono espresse in cicli clock nelle specifiche della RAM, ma in realtà anrebbero tradotte poi in nanosecondi.
In sintesi una vecchia DDR1 da 200Mhz CAS2 significa che il tempo di accesso è di 10ns ( 200Mhz infatti significano 200 milioni di cicli clock al secondo e lui ne impiega 2, quindi il tempo di latenza è di 1 cento-milionesimo di secondo ).
Quindi una DDR2 da 400Mhz CAS4, anche se la latenza è indicata in 4 cicli, alla fine la latenza sarà sempre la stessa, in quanto anche se i clock sono doppi, ogni ciclo però impiega la metà del tempo. E lo stesso discorso vale anche per queste 4800Mhz CAS44.
Le latenze infatti sono espresse in cicli clock nelle specifiche della RAM, ma in realtà anrebbero tradotte poi in nanosecondi.
In sintesi una vecchia DDR1 da 200Mhz CAS2 significa che il tempo di accesso è di 10ns ( 200Mhz infatti significano 200 milioni di cicli clock al secondo e lui ne impiega 2, quindi il tempo di latenza è di 1 cento-milionesimo di secondo ).
Quindi una DDR2 da 400Mhz CAS4, anche se la latenza è indicata in 4 cicli, alla fine la latenza sarà sempre la stessa, in quanto anche se i clock sono doppi, ogni ciclo però impiega la metà del tempo. E lo stesso discorso vale anche per queste 4800Mhz CAS44.
Bravo Ripper89, stavo per scrivere io un commento simile al tuo, le tue sono sante parole
Purtroppo qui dentro è pieno di user che commenta scrivendo cose per sentito dire o letto ma non sanno neanche di cosa stanno parlando realmente; agli occhi di un esperto salta subito il grado di ignoranza ...
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