TSMC investirà altri 100 miliardi di dollari negli USA per produrre semiconduttori avanzati

La taiwanese TSMC si è impegnata a investire ulteriori 100 miliardi di dollari per la costruzione di nuovi impianti produttivi negli Stati Uniti, tra cui due dedicati al packaging avanzato. L'investimento si aggiunge a quello da 65 miliardi di dollari già in corso.
di Manolo De Agostini pubblicata il 04 Marzo 2025, alle 08:33 nel canale ProcessoriTSMC
27 Commenti
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Questi mettono sei impianti su un piatto dorato con 160 MLD.. e noi stiamo ANCORA a guardare !!
E vai, andiamo avanti cosi, continuiamo a farci del male !!
Noi in Europa pensiamo alle cose serie, quelle ggrriiin, le auto a pile , i tappini di plastica che non si staccano, insomma tanta roba!
Ed in UE ?? stanno a guardare !! Questi mettono sei impianti su un piatto dorato con 160 MLD.. e noi stiamo ANCORA a guardare !!
E vai, andiamo avanti cosi, continuiamo a farci del male !!
noi siamo impegnati ad affossare il mercato dell'acciaio e dell'automotive in Europa non abbiamo tempo per pensare a creare ricchezza..
CUT
Adesso hanno un costo del 30% circa superiore, ma dopo che avranno spostato più fabbriche e affinato la catena di approvvigionamento , tra qualche anno , i costi saranno di poco superiori.
Gli USA stanno riportandosi in casa la produzione.
Un 30% di aumento dei costi è poca cosa in confronto alla tranquillità di avere la gestione della produzione ed inoltre è più facile calmierare i prezzi se si vuole con bonus e detassazione quando hai in casa il business.
Ben fatto, per loro.. pessimo per noi che non vogliamo fare altrettanto
mmm....no, penso tu sia statunitense (perchè solo così capirei i nostri) comunque mi convince molto di più la tesi secondo la quale i motivi sono strategici, una cosa come questa in basso insomma
Se delocalizza e la Cina la invade Taiwan poi agli USA non frega più nulla di difenderla.
non hai caputo nulla senza la casa madre a taiwan le fabbriche in america non funzionano, sono collegate da remoto e da li parte tutto, le possono bloccare quando volgiono (detto ufficialmente dal ceo di tsmc) quindi se la cina li invade l'america resta con un pugno di mosche in mano
Gli USA stanno riportandosi in casa la produzione.
Un 30% di aumento dei costi è poca cosa in confronto alla tranquillità di avere la gestione della produzione ed inoltre è più facile calmierare i prezzi se si vuole con bonus e detassazione quando hai in casa il business.
Ben fatto, per loro.. pessimo per noi che non vogliamo fare altrettanto
i dazi nel merito non c'entrano un fico secco, semmai il chip act che peraltro è farina dell'amministrazione Biden, il pagliaccio arancione in poco più di un mese ha fatto solo disastri.
Non solo, anche ASML ha dichiarato che in caso di problemi " esterni " con TSMC, chiamiamoli così, è pronta a bloccare i suoi macchinari da remoto.
Comunque, ripeto, TSMC continuerà a produrre i suoi nodi avanzati in madre patria e non nelle FAB esterne.
Quando uno inizia con "non hai capito nulla" già mi fa venire i nervi.
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