Russia a secco di processori indigeni: poche migliaia di PC prodotti nel 2022

Russia a secco di processori indigeni: poche migliaia di PC prodotti nel 2022

L'addio di Intel e AMD al mercato russo e le tante sanzioni imposte dopo l'avvio dell'invasione in Ucraina stanno creando forti problemi all'ecosistema hi-tech del Cremlino. Quest'anno sono stati realizzati circa 15.000 PC con CPU locali e solo 8000 server.

di pubblicata il , alle 08:11 nel canale Processori
 

Il progressivo abbandono parte di Intel e AMD del mercato russo dopo l'invasione dell'Ucraina e le sanzioni sempre più stringenti inflitte da Bruxelles, Washington e i Paesi partner stanno creando non pochi problemi al mercato hi-tech locale. In base a quanto riferito dal quotidiano Kommersant, i produttori di PC russi faticano non poco a ottenere i processori necessari per creare i sistemi finali.

La Russia deve affrontare due problemi: il primo è che nonostante nel Paese vi siano diversi progettisti di chip, questi sono prodotti da TSMC, e Taiwan ne ha bloccato l'esportazione. Il secondo è che, come riportato nei giorni scorsi, gli "amici" di Pechino avrebbero vietato l'esportazione di processori Loongson verso la Federazione Russa. Una decisione motivata apparentemente dall'importanza strategica della tecnologia e il suo impiego nell'apparato militare-industriale cinese.

Il risultato è che la Russia non riesce a rimpiazzare le CPU occidentali "perdute", nonostante i canali paralleli. Quest'anno, secondo il ministero per lo sviluppo digitale, le comunicazioni e i mass media, i produttori locali sarebbero riusciti a commercializzare solo 15.000 PC e 8000 server basati sui processori Elbrus e Baikal (prodotti a Taiwan).

"Avremmo avuto molti più [PC e server basati su CPU russe] quest'anno se quei lotti di processori russi, Elbrus e Baikal, che sono stati ordinati e prodotti, fossero stati spediti", ha detto Maksut Shadayev, a capo del ministero. "La proprietà intellettuale e tutta la documentazione sono russi, ma non ci sono impianti di produzione in Russia per produrre quelle CPU, ragione per cui la produzione è stata ordinata in altri paesi".

C'è infatti uno squilibrio tra l'ecosistema produttivo russo e quello deputato alla progettazione: in Russia l'impianto più avanzato realizza chip ancora a 90 nanometri, processo che Intel usava per i Pentium 4 o NVIDIA per le GeForce 7900, mentre MCST fa produrre a TSMC i chip Elbrus a 16 nanometri.

Taiwan ha vietato le esportazioni in Russia e Bielorussia di processori con prestazioni superiori a 5 GFLOPS, che operano a 25 MHz o superiori, dotati di un'interconnessione esterna con una velocità di trasferimento dati di 2,5 MB/s o superiore e/o equipaggiati con una ALU più ampia di 32 bit. In sostanza, Taiwan non consente l'esportazione di processori avanzati in Russia, quindi TSMC non può spedire i chip che era stata incaricata di produrre.

TSMC non è l'unica a non poter o voler spedire chip in Russia. "I produttori stranieri che realizzano processori basati su design di sviluppatori russi si sono rifiutati di evadere gli ordini nel 2022, inclusa la spedizione di chip già prodotti", ha affermato Shadayev, come segnala il sito russo RBC.

61 Commenti
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silviop20 Dicembre 2022, 08:38 #1
La russia e' l'ultima ad accorgersi che bisogna avere le FAB in loco, gli stati uniti si stanno gia muovendo e l'europa sembrerebbe essa stessa muoversi in questa direzione , vedremo chi fara' prima.
Ginopilot20 Dicembre 2022, 09:02 #2
Produrrebbero sempre le loro cpu obsolete, buone solo per alcuni usi specifici.
Piu' semplice liberarsi di putin.
sisko21420 Dicembre 2022, 09:09 #3
E vabbè... tireranno fuori i cloni degli Z80 e degli ZX Spectrum.
Ne avevano anche di particolori, come lo ZS-Scorpion 256, un clone con 256 kbyte e floppy da 5,25 integrato.
Ut0NtU20 Dicembre 2022, 09:13 #4
Ma tu pensa questi russi...
Fa così schifo il decadente e moralmente corrotto occidente, però i beni di lusso prodotti da noi gli piacciono, ed anche parecchio.
Una bella autarchia come ai tempi dell'URSS e passa la paura.
A parte materie prima, vodka e caviale cosa diamine sono in grado i esportare i russi?
Che fossero coerenti fino in fondo con le loro ideologie: polenta, patate e cipolle per tutti.
toni.bacan20 Dicembre 2022, 09:20 #5
Originariamente inviato da: silviop
La russia e' l'ultima ad accorgersi che bisogna avere le FAB in loco, gli stati uniti si stanno gia muovendo e l'europa sembrerebbe essa stessa muoversi in questa direzione , vedremo chi fara' prima.

O hai le risorse (e le competenze) o invadi chi le ha
Putin ha fatto un all-in sulla conquista dell'Ucraina in modo da avere una posizione commerciale dominante e quindi maggiore potere economico, con cui comprarsi quello che gli manca, in cambio di una manciata di materie prime tra cui cibo e metalli vari.

(ho riassuntizzato il Bignami, ma la sostanza questa è
AlexSwitch20 Dicembre 2022, 09:21 #6
La " grande " Russia del piccolo Zar Putin che continua a dire che tutto va bene nel suo impero dai piedi di carta pesta bagnata.
Però i droni ora li deve comprare dall'Iran perchè non riescono a rimpiazzarli con la produzione nazionale, così come continuano ad usare corazzati vecchi perchè quelli nuovi high tech gli costerebbero uno sproposito e difficilmente potrebbero rimpiazzarli o ripararli.
Per non parlare della produzione automobilistica e di mezzi industriali che ha iniziato un marcato processo di regressione tecnologica.
ninja75020 Dicembre 2022, 09:22 #7
fosse così facile..

i processori arriveranno senza problemi facendo due dogane in più da paesi amici e non bloccati/sanzionati

ho visto un interessante sondaggio youtuber 1420 che intervista da un anno i russi per saggiare cosa ne pensano: ha fatto una intervista per strada chiedendo cosa avessero addosso al momento dell'intervista prodotto in russia. risposte NULLA. né smartphone né vestiti né scarpe.. eppure sono tutte cose che nonostante la "fuga" di molti brand continuano ad arrivare in russia

si bloccasse davvero tutto si sveglierebbero tutti quanti, da chi vive a mosca a quello che vive nella campagna
AlexSwitch20 Dicembre 2022, 09:32 #8
Originariamente inviato da: toni.bacan
O hai le risorse (e le competenze) o invadi chi le ha
Putin ha fatto un all-in sulla conquista dell'Ucraina in modo da avere una posizione commerciale dominante e quindi maggiore potere economico, con cui comprarsi quello che gli manca, in cambio di una manciata di materie prime tra cui cibo e metalli vari.

(ho riassuntizzato il Bignami, ma la sostanza questa è


Più che di posizione commerciale dominante, cosa impossibile vista l'arretratezza della Russia anche prima dell'invasione dell'Ucraina, la Russia ha scommesso tutto su una visione geopolitica fortemente russocentrica. Con fortemente intendo di condizionare con la forza la politica ed i rapporti con gli Stati e le Comunità confinanti, nonché di rafforzare estremamente il modello di potere autoritario in Russia. Modello che ricalca in chiave moderna quello zarista dove al vertice della piramide c'è un Presidente " onnipotente " sorretto da una corte di oligarchi a lui fedeli e ripagati con generosissime concessioni e prebende assieme ad un nucleo forte delle forze armate. Il tutto con la benedizione della Chiesa Ortodossa Russa che fa leva sulla fede ed i sentimenti nazionalistici degli ignoranti e degli esclusi dalle cerchie del potere.
Parafrasando: " Nulla di nuovo ad oriente "!!!
AlexSwitch20 Dicembre 2022, 09:41 #9
Originariamente inviato da: ninja750
fosse così facile..

i processori arriveranno senza problemi facendo due dogane in più da paesi amici e non bloccati/sanzionati

ho visto un interessante sondaggio youtuber 1420 che intervista da un anno i russi per saggiare cosa ne pensano: ha fatto una intervista per strada chiedendo cosa avessero addosso al momento dell'intervista prodotto in russia. risposte NULLA. né smartphone né vestiti né scarpe.. eppure sono tutte cose che nonostante la "fuga" di molti brand continuano ad arrivare in russia

si bloccasse davvero tutto si sveglierebbero tutti quanti, da chi vive a mosca a quello che vive nella campagna


1420 intervista nei quartieri bene di Mosca e S. Pietroburgo... Una frazione nell'oceano di 146 Min di cittadini Russi.
La triangolazione doganale ha un costo e vista la situazione tecnologica russa anche molto elevato: una CPU di ultima o penultima generazione la pagherebbero anche 4/5 volte il rispettivo valore di mercato, così come le GPU ad alte performance, per non parlare dell'hardware dedicato all'HPC o AI. Uno scenario davvero poco sostenibile anche per la Russia...
nickname8820 Dicembre 2022, 10:00 #10
Ban a parte dei processori Loongson che in realtà vale per tutti non solo per la Russia, ma a parte questo la Russia produceva PC ???
E da quando ? Semmai li "assemblava", come fanno la quasi totalità dei brands
O pensate veramente che grandi brands come Dell producano qualcosa dei PC che vendono ?


A parte questo perchè non comprano direttamente SoC ARM cinesi ( huawei ) da integrare con ArmonyOS o Android ?
Anzi ancora meglio, comprare i prodotti finiti di Huawei direttamente.

Il preassemblaggio è una piaga per tutto il mondo, adesso han trovato il modo di imporlo con i dispositivi mobile sigillati e con tutte le componenti saldate .....

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