Intel: nuova fabbrica in Israele nei pressi di Gaza nonostante le tensioni

Intel: nuova fabbrica in Israele nei pressi di Gaza nonostante le tensioni

Intel ha stretto un accordo con Israele per la costruzione di una nuova fabbrica a Kiryat Gat, nei pressi di Gaza, adiacente alla Fab 28. La costruzione del nuovo stabilimento prevede un investimento di 25 miliardi di dollari.

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Processori
Intel
 

Come riportato da Reuters, Intel ha trovato l'accordo con il governo israeliano per una nuova fabbrica a Kiryat Gat, nei pressi di Gaza. La Fab 38 rappresenta un investimento da 25 miliardi di dollari, il più grande mai realizzato da una società straniera per il paese.

La nuova fabbrica dovrebbe essere operativa a partire dal 2028 e proseguire la produzione almeno fino al 2035 secondo Intel. L'investimento complessivo, come accennato in precedenza, ammonta a 25 miliardi di dollari dei quali 3,25 miliardi saranno stanziati direttamente dal governo di Israele. Intel, inoltre, si è impegnata ad acquistare beni e servizi per un valore di 60 miliardi di shekel (circa 16,6 miliardi di dollari) dai fornitori locali entro i prossimi 10 anni.

"È una parte importante degli sforzi di Intel per promuovere una catena di approvvigionamento locale più resiliente, insieme agli investimenti nella produzione in corso e pianificati dall'azienda in Europa e negli Stati Uniti" ha scritto la società in una nota.

Le informazioni condivise dalla testata americana, confermate da Al Jazeera, sostengono che il chipmaker sia pronto a costruire la nuova fabbrica adiacente alla Fab 28. Intel, infatti, già opera in Israele: la Fab 28 impiega circa 12.000 dipendenti sul processo produttivo Intel 7 (10 nm Enhanced SuperFin) e supporta altri 42.000 posti di lavoro indiretti.

La Fab 38, invece, potrebbe utilizzare un processo produttivo perfino successivo al 18A, ovvero il nuovo nodo di Intel a 1,8 nm i cui chip esordiranno nel 2025. Tuttavia, al momento, il produttore americano non ha specificato su cosa si concentrerà il nuovo stabilimento.

41 Commenti
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Saturn27 Dicembre 2023, 12:34 #1
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Intel ha stretto un accordo con Israele per la costruzione di una nuova fabbrica a Kiryat Gat, nei pressi di Gaza, adiacente alla Fab 28. La costruzione del nuovo stabilimento prevede un investimento di 25 miliardi di dollari.


Beh giustamente tra la burocrazia e la pochezza del nostro "Bel Paese" in quanto a serietà e la situazione, che definire incasinata di quella zona in questo momento storico è poco, Intel giustamente non ci ha pensato mezzo secondo ad optare per la seconda. A posto, e noi torneremo a vendere le pretole in Italia !
hackaro7527 Dicembre 2023, 12:55 #2
Saturn stai dicendo un mare di corbellerie: l'impegno di Intel su Israele è di vecchia data e visto che il responsabile dello sviluppo è ebreo di origine israeliana e lavora lì da anni la cosa non mi meraviglia affatto. Intel ha i migliori cervelli lì e non negli USA, che che se ne dica, e quindi è ragionevole per loro investire nell'area. Poi, strategicamente dal punto di vista politico, Israele è l'unico vero alleato degli USA nella regione quindi anche a livello governativo sono legati a doppio filo.
h.rorschach27 Dicembre 2023, 12:57 #3
Che stranezza. È come se Leroy Merlin si accordasse con qualcuno qui sul forum per costruire un gazebo sul terrazzo mio.
Saturn27 Dicembre 2023, 13:16 #4
Originariamente inviato da: hackaro75
Saturn stai dicendo un mare di corbellerie: l'impegno di Intel su Israele è di vecchia data e visto che il responsabile dello sviluppo è ebreo di origine israeliana e lavora lì da anni la cosa non mi meraviglia affatto. Intel ha i migliori cervelli lì e non negli USA, che che se ne dica, e quindi è ragionevole per loro investire nell'area. Poi, strategicamente dal punto di vista politico, Israele è l'unico vero alleato degli USA nella regione quindi anche a livello governativo sono legati a doppio filo.


Beh PROFESSORE mi dica in quale università insegna e verrò a seguire le sue lezioni, ne ho bisogno evidentemente !

E quello che scrivi ad ogni modo NON CONTRADDICE assolutamente quanto affermo io, che le aziende serie piuttosto che investire e fare impresa da noi preferiscono andar in zona di guerra.

Le corbellerie, si.
elgabro.27 Dicembre 2023, 13:42 #5
Originariamente inviato da: Saturn
Beh PROFESSORE mi dica in quale università insegna e verrò a seguire le sue lezioni, ne ho bisogno evidentemente !

E quello che scrivi ad ogni modo NON CONTRADDICE assolutamente quanto affermo io, che le aziende serie piuttosto che investire e fare impresa da noi preferiscono andar in zona di guerra.

Le corbellerie, si.


Perché mai una azienda seria dovrebbe investire nel paese della mafia?
Saturn27 Dicembre 2023, 13:44 #6
Originariamente inviato da: elgabro.
Perché mai una azienda seria dovrebbe investire nel paese della mafia?


....eh....quanto tempo ho per rispondere ???

Sennò chiedi "al Prof." ! Lui ne sa di più !
CtrlAltSdeng!27 Dicembre 2023, 13:46 #7
Oh gran bella decisione Pat......

Il problema è che in quella zona la sabbia è ormai troppo mista di ossa di bambini palestinesi ammazzati dalle bombe americane, è un serio problema di qualità che il nostro prode dovrebbe da subito affrontare. Consiglierei ad IDF di cremarli direttamente in modo da non perturbare i processi produttivi Intel in futuro
CtrlAltSdeng!27 Dicembre 2023, 13:47 #8
Originariamente inviato da: elgabro.
Perché mai una azienda seria dovrebbe investire nel paese della mafia?


Ma piantala mafioso.....
silvanotrevi27 Dicembre 2023, 13:51 #9
beh è ovvio:

Ebrei = gente ricca, colta, oculata, tanti legami con gli Usa. Non è una sorpresa che Intel continui a investire lì. Se ne frega della guerra, tanto c'è sempre stata lì e sempre ci sarà.

Mica viene a investire in Itaglia, paese corrotto e in mano a criminali e furbetti imbroglioni di ogni tipo. Fa bene. Brava Intel
CtrlAltSdeng!27 Dicembre 2023, 14:12 #10
Originariamente inviato da: silvanotrevi
beh è ovvio:

Ebrei = gente ricca, colta, oculata, tanti legami con gli Usa. Non è una sorpresa che Intel continui a investire lì. Se ne frega della guerra, tanto c'è sempre stata lì e sempre ci sarà.

Mica viene a investire in Itaglia, paese corrotto e in mano a criminali e furbetti imbroglioni di ogni tipo. Fa bene. Brava Intel


Hai dimenticato il "signora mia!"

Dimmi che non sei mai uscito dal tuo paese senza dirmi che non sei mai uscito dal tuo paese tipico provincialismo autorazzista dell'italiano medio, ma tranquillo....si può guarire!

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