Intel: l'anno prossimo pochi componenti informatici

Paul Otellini, CEO di Intel, esterna le sue preoccupazioni circa la domanda per l'anno prossimo. Riuscirà l'industria a garantire volumi sufficienti?
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 19 Novembre 2009, alle 14:00 nel canale ProcessoriIntel
A parlare non è un semplice portavoce, bensì l'attuale CEO di Intel, Paul Otellini: secondo quanto riportato da Xbit labs, infatti, l'anno prossimo rappresenterà un momento critico per l'industria dei semiconduttori.
Nel corso dell'Intel Capital Summit, Paul Otellini ha annunciato che l'industria dei semiconduttori nel corso del 2010 non sarà in grado di rispondere alla crescente domanda del mercato. Secondo le stime di Intel, infatti, il mercato farà segnare una crescita variabile dal 12 al 18%, troppo per l'attuale infrastruttura.
"L'intera industria non è attualmente pronta. Una delle cose che mi preoccupa è quindi proprio questa: saremo in grado di garantire sufficienti quantità?" Queste le parole del CEO di Intel, il più grande produttore mondiale di chip.
Non è anomalo che Intel si preoccupi direttamente dell'intera catena produttiva: il successo di Intel dipende certo dalla produzione di chip, schede madri e quant'altro, ma appare chiaro che se al produttore finale manchino alcuni componenti, le vendite rimarranno bloccate. Le previsioni, per quanto al momento non sia dato sapere su quali basi siano state sviluppate, indicano in parte anche quello che abbiamo recentemente riportato relativamente al mercato delle schede video. Dopo un anno di crollo verticale, periodo in cui le aziende che già erano in difficoltà hanno dovuto issare bandiera bianca, la ripresa si è fatta viva nel corso del terzo trimestre, fomentando le speranze per il prossimo anno.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHanno appena stretto un accordo con AMD.
Non è che stanno già tirando fuori delle scuse per giustificare il "cartello" nel mercato CPU dei prossimi anni?
Hanno appena stretto un accordo con AMD.
Non è che stanno già tirando fuori delle scuse per giustificare il "cartello" nel mercato CPU dei prossimi anni?
Non so se sia proprio questa la scusa, ma probabilmente il cartello lo faranno
ma licenziare programmatori non incide sulla produzione di chips
aumento prezzi
Dipende se quei programmatori programmano in VHDL
ora il cerchio si restringe....indovinate un po
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