Spotify vola a quota 700 milioni di utenti, ma non fa ancora profitti: persi milioni di euro
Il risultato trimestrale evidenzia una solida crescita della base utenti e degli abbonati premium, con ricavi totali in aumento. Tuttavia, il servizio di streaming musicale continua a confrontarsi con costi elevati e una redditività sotto pressione, nonostante il rafforzamento di offerte come audiolibri e podcast video.
di Nino Grasso pubblicata il 30 Luglio 2025, alle 14:21 nel canale WebSpotify
Spotify ha chiuso il secondo trimestre del 2025 con luci e ombre: la piattaforma ha registrato un aumento rilevante di abbonati e utenti attivi mensili, superando le previsioni interne, ma il bilancio è stato chiuso con una perdita netta significativa.

Gli utenti attivi mensili hanno raggiunto i 696 milioni, segnando una crescita dell’11% su base annua e superando le stime di 7 milioni di nuovi utenti per il periodo. Il segmento premium, fondamentale per la sostenibilità economica di Spotify, ha visto un incremento del 12%, con 276 milioni di abbonati, anche in questo caso oltre la guidance aziendale di 3 milioni.
Spotify, ottimi risultati ma non si riesce a trovare il profitto
Nonostante i numeri siano positivi, il secondo trimestre è stato chiuso con una perdita netta di 86 milioni di euro rispetto a un utile di 274 milioni di euro dello stesso periodo del 2024. Il risultato è attribuibile principalmente a un aumento dei costi, tra cui spese per il personale, servizi professionali e investimenti in marketing. A incidere ulteriormente sono stati i cosiddetti oneri sociali, collegati all’aumento delle imposte sui salari per via dell'aumento del prezzo delle azioni. Questa voce ha gravato per 115 milioni di euro.
I ricavi complessivi sono saliti del 10%, raggiungendo 4,2 miliardi di euro, sostenuti in particolare dalla crescita dei ricavi premium di cui parlavamo sopra. Le entrate pubblicitarie, invece, hanno subito una leggera flessione, nonostante le aspettative della società su questo fronte come area di ulteriore sviluppo. Il margine lordo si è attestato al 31,5%, in linea con le indicazioni precedenti, mentre il reddito operativo ha raggiunto i 406 milioni di euro.
L’azienda sta puntando su una sempre più ampia offerta audio che comprende musica, podcast e audiolibri. Dal 2023, l’inclusione di audiolibri negli abbonamenti premium ha contribuito a una crescita del 35% delle ore di ascolto annuali in mercati chiave come Stati Uniti, Regno Unito e Australia. I podcast video stanno riscuotendo particolare successo, con una crescita venti volte superiore rispetto al formato audio tradizionale e oltre 350 milioni di utenti che hanno usufruito dello streaming di questa tipologia di contenuti.
A livello di mercato azionario, nonostante la correzione negativa dell’11% a seguito dei risultati trimestrali, il titolo Spotify risulta comunque in crescita di oltre il 50% dall’inizio dell’anno.
Guardando al prossimo trimestre, il management prevede di raggiungere 710 milioni di utenti attivi mensili e 281 milioni di abbonati premium, con un fatturato orientato a 4,2 miliardi di euro e un margine lordo del 31,1%. L’obiettivo di Spotify rimane quello di allargare i margini e tornare stabilmente all’utile, attraverso un potenziale incremento dei prezzi e una più rigida disciplina sulle spese operative.










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17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIo l'ho provato perchè era in "omaggio" con l'autoradio, una qualità audio penosa, neanche a 1 cent lo prenderei, altro che 10€ !
1.fm è gratis, non c'è praticamente pubblicità e ci sono tantissimi generi musicali con stream anche a 320 kbit
Qualunque azienda normale avrebbe già portato i registri in tribunale e chiuso bottega, come fanno questi?
VC
Qualunque azienda normale avrebbe già portato i registri in tribunale e chiuso bottega, come fanno questi?
perché un utile del 2024 di 274mln ha coperto il -84mln di quest'anno, bastava leggere e comprendere
Sì ma sono diversi anni che stava in perdita, come ha fatto ad arrivare al 2025 il mio dubbio. E poi parte il 2025 e riparte il negativo... in qualsiasi attività tradizionale un'azienda con risultati come questi sarebbe giudicata non sostenibile e farebbe scappare gli investitori.
La risposta che mi do è elementare, il sistema economico attuale è distorto.
Non c'è bisogno del blind test, ne di avere un fantasmagorico impianto, ne orecchie particolari...
Io uso 1.fm che nonostante l'impianto senza nulla di particolare, nonostante le mie orecchie non abbiano alcunchè di particolare, rispetto a spotify la differenza la sente anche un sordo !
intanto dipende molto da con che cosa si ascolta, con un paio di buone cuffie o un impianto decente, la differenza con apple music è chiaramente avvertibile, non saprei però se dipende tutto dalla qualità dello streaming o da quella dei master di partenza, come per tutte le prove audio bisognerebbe partire dallo stesso master e poi codificarlo e ascoltarlo ai diversi bitrate, in quel caso le differenze vanno cercate col lanternino e non è detto di riuscire a trovarle, un MP3 a 320kbs nella maggior parte dei casi suona come un CD.
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