Intel e TSMC, tornano le voci sulla joint venture: raggiunto un accordo preliminare?

Intel e TSMC, tornano le voci sulla joint venture: raggiunto un accordo preliminare?

Secondo The Information, Intel e TSMC avrebbero raggiunto un accordo preliminare per una joint venture sulle Fab e la produzione di chip. Per TSMC sarebbe prevista una partecipazione del 20% senza investimenti diretti. Sono molti, al momento, i punti oscuri della presunta intesa.

di pubblicata il , alle 06:08 nel canale Processori
TSMCIntel
 

Intel e TSMC avrebbero raggiunto un'intesa preliminare per la creazione di una joint venture destinata a gestire gli impianti produttivi dell'azienda statunitense. La notizia, riportata da The Information, segue indiscrezioni circolate in precedenza.

L'accordo verterebbe sull'acquisizione da parte di TSMC di una partecipazione del 20% nella nuova entità senza un investimento diretto in capitale, ma con un contributo in termini di know-how e formazione per il personale Intel. La struttura azionaria completa della joint venture non sarebbe ancora chiara, ma nei mesi scorsi si vociferò che TSMC aveva sondato il terreno con NVIDIA, AMD, Broadcom e Qualcomm per una possibile partecipazione.

Lip-Bu Tan, CEO di Intel

L'iniziativa avrebbe il benestare delle autorità statunitensi, in particolare dalla Casa Bianca e dal Dipartimento del Commercio, che da tempo cercano soluzioni per stabilizzare Intel e rafforzare la capacità produttiva di semiconduttori nel Paese. Il governo americano si opporrebbe alla vendita degli impianti Intel a un investitore straniero, ma vedrebbe con favore un'alleanza strategica, che potrebbe offrire un nuovo impulso al colosso dei chip in difficoltà.

L'insuccesso nel capitalizzare il boom dell'intelligenza artificiale e la rincorsa a TSMC sul fronte produttivo, con l'intento di diventarne un competitor aprendosi alla produzione per conto terzi, hanno generato un calo di competitività e messo in crisi i conti economici di Intel.

L'azienda di Santa Clara ha infatti registrato una perdita netta di 18,8 miliardi di dollari nel 2024, il primo risultato negativo dal 1986, e il valore azionario di Intel è crollato del 60% nel corso dello scorso anno. Intel è stata costretta a licenziare oltre 15.000 dipendenti e rivedere le spese in conto capitale per fermare l'emorragia.

L'intesa con TSMC, se confermata, arriverebbe a poche settimane dopo la nomina di Lip-Bu Tan come CEO di Intel. L'ex membro del CdA e veterano dell'industria dei semiconduttori ha dichiarato che intende rilanciare il settore produttivo di Intel partendo dal processo produttivo 18A, entrato nella fase di risk production.

Al momento rimangono molti "punti oscuri" sulla presunta joint venture e alla sua portata. Non è chiaro, ad esempio, quali impianti produttivi di Intel verrebbero inclusi nella joint venture né come TSMC integrerebbe la propria strategia di investimento da 165 miliardi di dollari negli Stati Uniti con questo impegno. Intel, se Intel intende competere con TSMC nel campo della produzione per altre società, a che pro andarle in soccorso?

4 Commenti
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omerook04 Aprile 2025, 09:22 #1
puzza di compra e chiudi!
supertigrotto04 Aprile 2025, 09:34 #2
Non vorrei che facessero il giochetto del tipo,tsmc aiuta le fab di Intel a riprendersi passando parte dell' esperienza e dei segreti dei suoi semiconduttori per poi essere scaricati in un secondo momento,di solito gli americani hanno sempre fatto così,anche nelle guerre che hanno avviato,prima fanno gli amiconi,poi ti pugnalano alle spalle.
Non è la prima volta che delle multinazionali o aziende americane si comportano così,basta andare a fare delle ricerche storiche,diverse aziende italiane si sono ritrovate fregate dagli americani,quindi se fossi in tsmc starei attento.
euscar04 Aprile 2025, 10:10 #3
Potrebbe essere una strategia americana per portarsi in casa TSMC e abbandonare Taiwan al suo destino.
Max Power04 Aprile 2025, 16:55 #4
Originariamente inviato da: euscar
Potrebbe essere una strategia americana per portarsi in casa TSMC e abbandonare Taiwan al suo destino.


Se possono lo faranno.

Hanno abbandonato l'Ucraina, figurarsi di Taiwan.

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