Il campione europeo della produzione di chip ha preso una scoppola: che è successo ad ASML?

Martedì ASML ha pubblicato per errore in anticipo i risultati finanziari del terzo trimestre, fornendo anche le stime per il 2025. A fronte di buoni ricavi per il 2024, la società olandese regina dei macchinari litografici avanzati e punta di diamante di un'Europa che insegue sui semiconduttori, ha diffuso prospettive al ribasso per il 2025, scatenando il pandemonio sulle azioni: nel giro di due giorni il valore di mercato di ASML è sceso di quasi 75,7 miliardi di dollari, passando da 343 a circa 269 miliardi di dollari. L'andamento di ASML ha influenzato anche altri titoli tecnologici.

La società olandese ha chiuso il Q3 2024 con ricavi per 7,5 miliardi di dollari, superando le attese grazie alle vendite di macchinari DUV e un "Installed Base Management" - ovvero la gestione (aggiornamento, mantenimento, ecc.) dei sistemi litografici già sul campo - migliore delle previsioni a 1,54 miliardi di euro.

Tuttavia, gli ordini netti hanno raggiunto 2,6 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi di euro legati a sistemi EUV, meno delle attese fissate a 5,6 miliardi di dollari. L'azienda ha chiuso il trimestre con un portafoglio ordini superiore a 36 miliardi di euro. 

Per il quarto trimestre, ASML prevede un aumento significativo delle vendite, che si attesteranno tra gli 8,8 e i 9,2 miliardi di euro. Per l'intero 2024, ASML stima di raggiungere un fatturato intorno ai 28 miliardi di euro, in linea con le indicazioni precedenti. Tuttavia, la proiezione aggiornata di ASML per il 2025 è ora compresa tra 30 e 35 miliardi di euro, una cifra che si colloca all'estremità inferiore delle precedenti stime fissate tra 35 e 40 miliardi di euro.

A pesare sulle stime due motivazioni principali: le ulteriori restrizioni sui macchinari litografici che possono essere spediti in Cina e la frenata di Intel sui piani di espansione produttiva, in particolare per quanto riguarda il sito tedesco di Magdeburgo.

La Cina ha rappresentato circa la metà del fatturato dell'azienda negli ultimi trimestri, quindi le maggiori restrizioni alle esportazioni stabilite dagli USA, più una frenata da parte di Pechino sugli acquisti di macchinari più vecchi, non può che incidere su ASML, tanto che l'azienda prevede per il 2025 un giro d'affari con le realtà cinesi pari al 20% del fatturato totale.

"Penso che tutti noi leggiamo i giornali", ha affermato Roger Dassen, direttore finanziario di ASML. "Tutti vediamo che ci sono speculazioni sui controlli delle esportazioni. Quindi, questo ci spinge ad adottare una visione più cauta sulle vendite in Cina. Per questo motivo, abbiamo dichiarato di ritenere che le vendite in Cina per il prossimo anno saranno pari, diciamo, al 20% delle vendite previste per il prossimo anno".

ASML ritiene però che il futuro sia roseo: il boom dell'IA non ha ancora toccato il picco e le capacità produttive sono ancora limitate. Il 14 novembre ASML terrà un Analyst Day in cui illustrerà i suoi piani per il futuro.