FinalSpark, la startup svizzera che vuole costruire il primo processore vivente al mondo

FinalSpark, la startup svizzera che vuole costruire il primo processore vivente al mondo

Una startup svizzera di biocomputing ha lanciato una piattaforma online che fornisce accesso remoto a 16 organoidi cerebrali umani. FinalSpark sostiene che i bioprocessori "consumano un milione di volte meno energia rispetto ai processori digitali tradizionali".

di pubblicata il , alle 08:31 nel canale Processori
 

FinalSpark, una startup svizzera attiva nel campo del biocomputing, ha presentato la prima piattaforma online che consente ai ricercatori di tutto il mondo di condurre esperimenti a distanza su neuroni biologici in vitro.

Fondatori di FinalSpark, il Dr. Fred Jordan e il Dr. Martin Kutter

La piattaforma garantisce accesso 24 ore su 24 a 16 organoidi di cervello umano per sviluppare il primo processore vivente al mondo. Questi bioprocessori, composti da neuroni viventi in grado di apprendere ed elaborare informazioni, consumano un milione di volte meno energia rispetto ai processori digitali tradizionali, riducendo potenzialmente l'impatto ambientale associato all'uso crescente dei computer.

Organidi cerebrali sugli elettrodi

Già tre dozzine di università hanno espresso interesse a utilizzare la piattaforma. FinalSpark ha concesso l'accesso gratuito a nove istituzioni solo per uso di ricerca.

"Crediamo fermamente che un obiettivo così ambizioso possa essere raggiunto solo attraverso una collaborazione internazionale", afferma il dottor Fred Jordan, cofondatore di FinalSpark.

Ulteriori dettagli sulla Neuroplatform e sul processo di candidatura per gli istituti di ricerca sono disponibili sul sito web di FinalSpark all'indirizzo.

Una pubblicazione scientifica che illustra nei dettagli la Neuroplatform di FinalSpark, intitolata "Open and remotely accessible Neuroplatform for research in wetware computing", è disponibile anche sulla rivista Frontiers.

Neuroni umani sugli elettrodi

La convergenza dell'intelligenza artificiale, i recenti progressi della biologia e le tecnologie delle cellule staminali hanno aperto nuovi orizzonti nel campo della biologia sintetica e del wetware computing. "È un momento stimolante per essere un ricercatore", afferma il Dr. Martin Kutter, cofondatore di FinalSpark.

7 Commenti
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Qarboz27 Maggio 2024, 09:10 #1
In caso di guasto hardware occorre chiamare un tecnico elettronico o un medico?
agonauta7827 Maggio 2024, 09:41 #2
Un startup e un progetto fantasioso , cosa potrebbe mai andare storto . Sarà un successo assicurato
TorettoMilano27 Maggio 2024, 09:44 #3
Originariamente inviato da: Qarboz
In caso di guasto hardware occorre chiamare un tecnico elettronico o un medico?


uno psichiatra
The_Hypersonic27 Maggio 2024, 09:45 #4
Noi siamo i borg. Abbassate i vostri scudi e arrendetevi. Assimiliremo le vostre peculiarità biologiche e tecnologiche alle nostre. La vostra cultura si adatterà a servire noi. La resistenza è inutile.
!fazz27 Maggio 2024, 09:58 #5
le gelatine bioneurali della voyager
Unrue27 Maggio 2024, 11:57 #6
Originariamente inviato da: agonauta78
Un startup e un progetto fantasioso , cosa potrebbe mai andare storto . Sarà un successo assicurato


Sapessi quanti colossi sono nati così.
UtenteHD27 Maggio 2024, 14:07 #7
Ah me piu' che fantasioso lo vedo come un passo importante richiesto per la Tech futura ed anche per eventuali arti artificiali ed altro nel campo medico.
Poi se non saranno Loro a farcela e lo faranno altri, beh e' comunque un inizio.

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