AMD vende a terzi i macchinari di produzione a 130nm

AMD ha deciso di cedere ad un'azienda russa i macchinari per la produzione di processori con transistor da 130 nanometri
di Andrea Bai pubblicata il 13 Novembre 2006, alle 13:34 nel canale ProcessoriAMD
Advanced Micro Devices ha siglato un accordo con Angstrem, azienda russa situata a Zelenogrado, che prevede la cessione dei macchinari destinati alla produzione a 130 nanometri (0.13 micron), che attualmente sono situati presso lo stabilimento Fab 30 di AMD a Dresda. Angstrem è un'azienda che produce chip e microprocessori per le necessità militari e governative del Paese.
Il costo relativo solamente ai macchinari dovrebbe essere di circa 250-300 milioni dollari, mentre invece il costo dell'intero progetto potrebbe ammontare fino a 700 milioni di dollari.
Attualmente Angstrem realizza wafer da 100mm e 150mm con processi produttivi di 0.8 micron, 1.20 micron, 1.50 micron e 2.0 micron. Angstrem prevede di poter arrivare ad un volume di produzione di 12 milioni di chip all'anno, una piccola parte dei quali sarà destinata anche a mercati internazionali e non solo ad uso interno.
La vicenda non deve sorprendere: AMD infatti è prossima alla riorganizzazione della produzione presso la Fab30, in concomitanza con l'imminente avvio delle operazioni alla Fab36, e si trova quindi nella situazione di dover smantellare gli attuali macchinari. Le fabbriche di AMD, infatti, producono solamente processori e non vi è quindi la possibilità di poter riutilizzare le infrastrutture per la produzione di altri componenti come chipset o controller. La soluzione più conveniente è quindi quella di vendere le macchine a terzi, per recuperare una parte dell'investimento iniziale da rimettere in gioco per altre operazioni.
Fonte: Xbitlabs
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE poi solo pensare che quelle macchine hanno prodotto il mio XP-M uuuuhhhh mi vien da piangere sig sig sig
P.S. qualcuno mi spiega perchè non si possono riadattare alla produzione di altri chip come ram, chipset e VGA? Non basterebbe qualche piccola modifica?? Che ne so da qualche milione di €? e avere un comparto di produzione per chipset.
a maggior ragione attrezzature, come le macchine per litografia, del valore di milioni (di €) l' una...
Un conto sono i macchinari prodotti in serie, altra cosa quando sono finalizzati a produzioni ad hoc.
In più un buon impianto si auspica lavori 24/7, quindi aggiornarlo diventa terribilmente costoso visto che lo fermi a tempo indefinito di solito.
In più renderlo modificabile non sempre costa poco... di solito raddoppia di prezzo.
Comunque se una ditta certificata per uso militare li ha presi dovevano essere impianti parecchio ben messi, in quell'ambito le certificazioni sono strettissime.
ATI progetta chipset, le fonderie sono tutte contoterziste.
Ciao!
Perchè altrimenti che ci starebbero a fare i produttori di questi macchinari?
...
Si possono modificare ma costa quasi quanto comprarne altri...avendo ovviamente qualcuno che li modifichi e questo qualcuno non esiste!Per le future missioni su marte russe.... va benissimo così.
D'altronde acquisire di botto la tecnologia per produrre computer con tale tecnologia, non ultimissima ma pur sempre avanzata, è un bel colpo per la ristagnante economia russa.
Magari tra qualche anno avranno imparato come fare... e proporranno i loro chips a 0,013 micron.
Mica scemi i russi!
:o)
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